Scegliere la barca giusta per te, in base alle tue esigenze

Scegliere la barca giusta non è sempre facilissimo. C’è il diportista che, per una lunga passione nautica, per una tradizione di famiglia o per delle idee chiare di partenza sa benissimo cosa desidera, sia esso un Rib o un cutter. C’è invece chi ha qualche dubbio, sapendo per esempio di desiderare una barca a motore per la pesca, senza però riuscire a decidersi tra un gozzo e un fisherman; e ancora, c’è chi magari si sta preparando per la patente nautica, e non ha la più pallida idea di chi barca desiderare, spaziando quindi dalla goletta al trimarano, dalla day-boat al grande cabinato. Oggi vogliamo aiutarti a scegliere la barca giusta per te a partire non dai modelli, ma dall’analisi delle tue effettive esigenze. Sei un diportista principiante o esperto? Userai la barca per pescare o per delle crociere? Navigherai da solo o sempre con un equipaggio pronto a fornire supporto? Queste sono solamente alcune delle domande che “ti faremo” nei prossimi paragrafi

Scegliere la barca giusta: che tipo di diportista sei?

Ancora prima di guardare al mercato, per sceglier la barca giusta, è bene fare un po’ di “autoanalisi”. Al di là dei prezzi, al di là delle dotazioni, al di là delle mode: qual è la barca che può effettivamente rispondere alle tue esigenze? Una persona che desidera semplicemente uscire in barca la domenica per pescare in piena tranquillità, magari con un amico, può optare per una barchetta da pesca di dimensioni ridotte, carrellabile, con motore fuoribordo e facile da manovrare. Chi invece desidera fare delle crociere vorrà maggiore spazio, più potenza, più stivaggio, dovendo optare per un cabinato da 10 metri o più. Ma ancora prima di pensare alle dimensioni: durante la navigazione vuoi sentire il suono del motore o quello delle onde? Cerchi una comunione con la natura o la possibilità di navigare come vuoi tu a prescindere dal vento? Sei disposto a lavorare sodo durante la navigazione, oppure desideri una navigazione confortevole e con uno sforzo ridotto o persino nullo? Vivi la navigazione come sport o come pura evasione? Rispondere a queste domande ti aiuterà a capire se sei un / una diportista da barca a vela o da barca a motore.

Scegliere la barca giusta per te, a vela

Rispettosa dell’ambiente, silenziosa, con consumi ridotti, per una navigazione più naturale e più sportiva, dipendendo però dal vento, su uno scafo con poco spazio e con un pescaggio profondo, e necessitando di una lunga pratica prima di padroneggiare il mezzo: la vela presenta ovviamente pro e contro. Nel momento in cui si decide di scegliere la barca a vela, però, buona parte del lavoro è stato fatto. Da lì “basta” scegliere il modello, sapendo che esistono molti tipi differenti, seppur con una varietà leggermente minore rispetto alle barche a motore.

Sei un navigatore principiante o un navigatore esperto?

Prima di tutto, per capire quale barca e vela scegliere, è bene pensare al proprio livello di pratica e di dimestichezza con la navigazione. Di per sé, una barca a vela è più difficile da manovrare e gestire rispetto a una barca a motore, e questo deve essere messo in conto. Il diportista principiante, fresco magari di patente nautica, potrà optare per una piccola barca a vela, come un piccolo day-sailer, da utilizzare per soddisfacenti navigazione diurne. Il navigatore più esperto invece ha invece maggiore scelta, prendendo in considerazione anche barche a due alberi, cruise pensati per lunghi viaggi e con interni spaziosi, progettati cioè per garantire una vita a bordo confortevole, per arrivare fino ai più larghi catamarani.

Scegliere la barca a vela ideale: con chi navigherai?

Per scegliere la barca a vela giusta bisogna poi pensare a chi ci accompagnerà durante la navigazione. Avere più persone può voler dire avere più supporto, sapendo che con la barca a vela, oltre un certo limite, un equipaggio è fondamentale; ma vuol dire anche necessitare di più spazio e, in caso di crociere su più giorno, di maggiore privacy sottocoperta. Soprattutto nel mondo delle barche a vela, insomma, il numero delle persone a bordo si traduce quasi proporzionalmente nei metri di lunghezza dello scafo: e qui ci si riconnette al già visto tema del proprio livello di navigazione e al tema, che vedremo, dopo del budget.

Meglio una barca monoscafo o multiscafo?

Nel caso del velista principiante, fosse unicamente anche per una pura questione legata all’ormeggio e alle manovre in porto, la barca a vela monoscafo dovrebbe essere l’unica opzione da prendere in considerazione. L’esperto come visto potrebbe invece guardare anche al multiscafo, ovvero al catamarano o al trimarano. Estremamente stabili, permettono di raggiungere grandi velocità, e di avere uno spazio abitativo di alto livello; peccano però quanto a manovrabilità, e di certo presentano costi di acquisto (e di manutenzione) superiori rispetto ai monoscafi.

Qual è il tuo budget per acquistare la tua barca?

Si è già accennato alla questione costi. Idealmente, il budget da destinare all’acquisto di una barca a vela dovrebbe salire in base alla propria esperienza; il diportista principiante dovrebbe spendere poco per la prima barca a vela, guardando a uno scafo di dimensioni ridotte, magari una barca di seconda mano; il diportista più esperto potrebbe invece spendere qualcosa di più, sapendo di poter fare “valere” l’investimento. Ma si sa, in realtà a dominare la scelta sono le proprie effettive disponibilità. In ogni caso, è bene pensare al fatto che il budget a disposizione non può essere risucchiato totalmente dall’acquisto della barca: nei costi è bene considerare anche quelli relativi alla manutenzione della barca, all’ormeggio, al rimessaggio invernale e via dicendo (abbiamo visto qui quanto costa mantenere una barca).

Scegliere la barca giusta a motore o a vela

Scegliere la barca giusta per te, a motore

Più comoda per navigare, più facile da usare, più veloce, con pescaggio ridotto, ma anche più rumorosa, con consumi maggiori, e di certo meno “naturale” rispetto a una barca a vela: la barca a motore è adatta per chi vuole arrivare al porto, accendere il motore e guidare la propria barca in base alle proprie necessità, controllando la velocità con “un dito” senza dipendere dal vento. Detto questo, scegliere la barca a motore ideale non è per nulla scontato, poiché esistono i modelli più differenti! Vediamo anche qui come individuare il modello ideale in proprio alle proprie esigenze.

Da non perdere:   Barca pieghevole e richiudibile: scopriamola

Scegliere la barca a motore perfetta: qual è il tuo livello di guida?

Nel caso della barca a motore, il livello di capacità dovrebbe portare a scafi di dimensioni diverse e a motori di potenze differenti. Semplificando al massimo, per quanto possa sembrare banale, il diportista principiante dovrebbe optare per delle barche di dimensioni ridotte, spinte da motori magari prestanti, ma non esagerati; il diportista esperto, invece, può spaziare verso barche di dimensioni medie, grandi o persino enormi, spinte da propulsori potenti. Riguardo alle dimensioni, la situazione da tenere in considerazione è quella tipica dell’ormeggio in porto: pensiamo a come potrebbe essere frustrante, stressante e persino rischioso trovarsi a manovrare una barca “troppo grande” in un porto turistico gremito, e come invece può essere comodo manovrare una barca “giusta” nello stesso luogo, con la massima disinvoltura!

Per cosa userai la barca: pesca, brevi escursioni, sport acquatici, crociere?

Scegliere la barca giusta a motore vuol dire prima di tutto pensare a quello che è il proprio progetto di navigazione. Ancor più che nel caso della barca a vela, qui l’attività può cambiare davvero tutto! Ci sono piccole barche pensate semplicemente per delle uscite solitarie per la pesca o tutt’al più per delle brevi gite domenicali: parliamo dei gozzi più piccoli, dei cruiser più ristretti, o dei gommoni rimorchiabili per la pesca da diporto, con tutto il necessario per raggiungere i propri spot di pesca preferiti o per passare delle giornate serene lungo la costa con amici o parenti.
E chi invece volesse una barca per delle gite di una giornata, o per fare degli sport acquatici, a partire dallo sci nautico? Serviranno allora probabilmente delle barche più veloci, o degli scafi cabinati del tipo cabine cuddy, ottimi per delle escursioni giornaliere. E si arriva infine alle vedette più grandi, o persino agli yacht, ovvero alle imbarcazioni a motore di alta gamma per eccellenza.

Meglio una barca dislocante o planante?

Un discorso parallelo a quello visto sopra è quello relativo alla forma dello scafo della barca a motore. Come sappiamo esistono degli scafi dislocanti, con linee idrodinamiche, pensati per una navigazione non troppo dispendiosa, così da avere un’autonomia maggiore; e ci sono invece le barche plananti, che però, per raggiungere la planata, necessitano di una potenza maggiore, che si traduce in un maggiore consumo. La possibilità è però quella di raggiungere velocità impensabili con una barca dislocante: la navigazione lenta, talvolta ovviamente necessaria, non risulta però particolarmente confortevole, per via della grande mole di acqua spostata e per l’assetto a prua alta, che limita la visibilità.

Motore fuoribordo o entrobordo?

Un pensierino va fatto anche per quanto riguarda il motore, che potrebbe essere fuoribordo o entrobordo. Certo, la dimensione della barca porta già automaticamente a spingersi da una parte o dall’altra, con le soluzioni fuoribordo tipiche delle dimensioni più ridotte. Ci sono però altre caratteristiche da considerare, con i motori fuoribordo che in media garantiscono maggiore manovrabilità, una manutenzione semplificata e una maggiore leggerezza, pur essendo tendenzialmente più rumorosi rispetto agli entrobordo, che restano nascosti.

Quanti soldi sei disposto a spendere per la tua barca a motore?

Infine, anche per la scelta della barca a motore giusta, subentra il fattore immancabile del budget. Vale almeno in parte qui lo stesso discorso fatto per la vela: sarebbe bene iniziare con barche piccole e meno costose per poi, eventualmente, passare a barche più grandi e più costose. In questo senso, la prima “barchetta” piccola e usata può esser vista come il trampolino di lancio verso qualcosa di livello più grande, più costoso, più completo, per fare il prossimo investimento “forte”forti” di una maggiore pratica al timone e da una più grande esperienza nautica.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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