Patente nautica in Italia: tutto quello che devi sapere

Quando serve la patente nautica, e quando invece non è obbligatoria? Che differenza c’è tra le licenza A, B e C? E ancora, meglio puntare verso una patente entro le 12 miglia, o optare per la patente senza limiti? E che differenza c’è tra l’esame per la barca a vela e quello per le sole barche a motore? Quanto costa l’esame, e come prepararsi per passarlo al primo colpo? Quando si parla di patente nautica le domande sono davvero tante, poiché non sono poi tantissime le persone che effettuano questo passaggio e anche perché, diciamolo, la normativa è mutata più volte negli ultimi anni. Vediamo quindi di dare risposta a ogni quesito, fornendo una guida completa alla patente nautica in Italia!

Quando serve la patente nautica in Italia

Iniziamo con il chiarire quando serve la patente nautica in Italia e quando invece la normativa ci dice che questo documento non è obbligatorio. È quindi necessario sapere che sono principalmente 3 le condizioni da esaminare per capire quando la patente nautica è obbligatoria, ovvero:

  • In base alla lunghezza della barca: come sappiamo in Italia si distingue tra natante da diporto e imbarcazione da diporto, con il primo che deve essere di lunghezza inferiore ai 10 metri. Si pensa quindi comunemente che, a livello di lunghezza, il limite per condurre una barca senza patente nautica sia quello dei 10 metri; non è così! Le regole ci dicono infatti che di per sé è possibile condurre qualsiasi natante e imbarcazione senza patente nautica fino alla lunghezza massima di 24 metri (lunghezza oltre la quale non si parla più di imbarcazioni da diporto, quanto di navi). Ma attenzione: ci sono anche le altre condizioni da rispettare, e come si vedrà il requisito relativo alla lunghezza viene di fatto cancellato da quello relativo alla motorizzazione!
  • In base alla distanza dalla costa: in base alla distanza dalla costa, nel mondo della nautica, cambiano i regolamenti relativi agli obblighi da rispettare, alle dotazioni di sicurezza da avere a bordo della barca e sì, anche all’obbligo o meno di avere una patente nautica. Chi naviga entro le 6 miglia dalla costa – a patto di rispettare le altre condizioni – può essere sprovvisto di patente nautica, che invece diventa automaticamente obbligatoria – a prescindere dalle altre condizioni – una volta superato il limite delle 6 miglia della costa. Come vedremo tra poco, peraltro, tutte le patenti nautiche permettono di navigare oltre le 6 miglia, ma non tutte consentono di superare le 12 miglia dalla costa.
  • In base al motore della barca: la condizione che prende in esame la motorizzazione della barca è di fatto la più importante di tutte, quella che alla fine nella maggior parte dei casi definisce la presenza o meno dell’obbligo di licenza per condurre la propria barca. In estrema sintesi, semplificando al massimo, è possibile dire che la patente è obbligatoria solo per le barche con motore nautico superiore ai 40 cavalli, sia esso un motore fuoribordo o entrobordo. Le cose sono in realtà un filino più complicate, con delle specifiche che cambiano in base alla tipologia di motore; ecco quando la patente nautica è obbligatoria in base alla potenza del propulsore della barca:
  • Con un motore con più di 30 kw (o più di 40,8 cv)
  • Con un motore con una cilindrata superiore a 750 cc (in caso di carburazione o iniezione a due tempi)
  • Con un motore con una cilindrata superiore a 1.000 cc (se a carburazione a 4 tempi fuoribordo o in caso di iniezione diretta)
  • Con un motore con una cilindrata superiore a 1.300 cc (se a carburazione a 4 tempi entrobordo)
  • Con un motore con una cilindrata superiore a 2.000 cc (se motore a ciclo diesel)

Va infine ricordato per completezza che è sempre necessario – a prescindere da quanto detto finora –  avere una patente nautica per guidare una barca usata per “trainare” chi fa sci nautico, nonché per condurre una moto d’acqua.

Quando la patente per la barca non è obbligatoria

In base a quanto detto finora, risulta semplice capire quando è possibile condurre una barca senza patente nautica e senza rischiare quindi sanzioni. Un diportista che si muove su una barca spinta da un motore di potenza inferiore ai 40 cavalli entro 6 miglia dalla costa – diamo per scontato che lo scafo sia di lunghezza inferiore ai 24 metri – potrà navigare senza nessun problema. Di certo, però, affrontare l’esame della patente nautica significa imparare tante nozioni e competenze importanti per la navigazione sicura, e consente di avere maggiori possibilità, quanto a motorizzazione e quanto a distanza dalla costa.

Requisiti di età per guidare una barca

Al di là dell’obbligo di patente nautica, è bene ricordare che solo le persone maggiorenni possono condurre le imbarcazioni, laddove chi ha compiuto 16 anni può condurre dei natanti con motore (e quindi scafi fino ai 10 metri di lunghezza). È necessario inoltre aver compiuto almeno 14 anni per poter condurre dei natanti a vela con superficie velica superiore ai 4 metri quadrati, nonché per condurre delle unità a remi oltre 1 miglio dalla costa.

patente nautica in italia

Le tipologie di patente nautica in Italia: A, B e C

Ora si è capito quando serve la patente nautica in Italia e quando invece è possibile condurre una barca senza dover vantare questa licenza. La nostra guida alla patente per la barca continua presentando le 3 diverse tipologie di licenza, ovvero:

  • La patente nautica di tipo A: la licenza più diffusa, ovvero la patente nautica per antonomasia, che permette la conduzione di imbarcazioni e di natanti. C’è di fatto il 99% di probabilità che le persone che desiderano ottenere la patente per la barca stiano guardando esattamente verso la tipologia A (che come vedremo tra poco può essere entro le 12 miglia o senza limiti)
  • La patente nautica di tipo B: parliamo in questo caso di una licenza pensata per condurre la navi da diporto, ovvero gli scafi con una lunghezza superiore ai 24 metri. Si tratta di un’esigenza non particolarmente comune, perché sono di fatto poche – se confrontate con natanti e imbarcazioni – le navi da diporto che popolano i nostri porti!
  • La patente nautica di tipo C: tipologia peculiare di licenza nautica, la patente C permette non la conduzione di natanti e imbarcazioni, quanto invece la loro sola direzione. Si tratta dunque di una licenza pensata per persone con disabilità, che prevede dunque la presenza di un’altra persona a bordo, per svolgere tutte le operazioni manuali necessarie, nonché di un dispositivo elettronico per l’arresto dei motori in caso di caduta in mare.

Patente entro le 12 miglia o senza limiti?

Ora possiamo concentrarci solamente sulla patente nautica di tipo A, la più scelta, la più diffusa. Ma non tutte queste licenze sono uguali: ci sono infatti le patenti nautiche entro le 12 miglia, ovvero il livello entry level ma spesso più che sufficiente, e le patenti senza limiti, che permettono per l’appunto di navigare a qualsiasi distanza dalla costa. Cosa devi sapere per capire quale scegliere? Prima informazione che ti può essere utile è che è sempre possibile, una volta ottenuta una patente entro le 12 miglia, decidere di effettuare un esame integrativo per avere una licenza senza limiti. Altra cosa che probabilmente vorrai sapere è la differenza tra esame per licenza entro le 12 miglia e esame per patente per barca senza limiti: ci sono delle differenze piuttosto grosse quanto a test, a domande e quindi a preparazione, ma ne parleremo più approfonditamente nella sezione dedicata all’esame, tra poco. Va inoltre sottolineato che è assolutamente possibile condurre una barca abilitata per la navigazione senza limiti con una patente entro le 12 miglia (a patto di restare entro il limite, ovviamente). Per dire, con una licenza entro le 12 miglia è possibile navigare fino in Grecia o fino in Spagna, a patto di seguire la costa, oppure muoversi dalla Toscana alla Sardegna, sfruttando a questo proposito la linea “entro le 12 miglia” che si crea navigando tra Livorno, Gorgone e Capraia e la Corsica, oppure tra Piombino, Elba e Pianosa.

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Esame per barca a vela o a motore?

Chi sceglie di prepararsi per la patente nautica non deve decidere unicamente tra la licenza con o senza limiti di navigazione dalla costa. È bene sapere che esiste una patente nautica A per barche a vela e barche a motore e patente A per la conduzione delle sole barche a motore: anche in questo caso a livello di test ci sono delle differenze, con qualche quesito in più per chi desidera condurre uno scafo dotato di vele, e soprattutto con una prova in mare, che sarà a vela per i velisti. In fondo in fondo, la scelta tra le due strade non è così difficile: quali barche vorrai condurre nei prossimi anni? Hai interesse per la navigazione a vela, o ti limiterai a muoverti a motore su barche sprovviste di superficie velica?

Quanto costa fare la patente nautica in Italia

Prima di vedere come si ottiene nel concreto la patente nautica, è bene affrontare la questione prezzo. Quanto costa fare la patente nautica in Italia? Ebbene, i prezzi non sono tutti uguali: cambiano tra chi sceglie di fare la patente per barca da privatista e chi invece decide di affidarsi a una scuola nautica, in base alla tipologia di patente , e via dicendo. Partiamo per esempio dai prezzi medi individuati da Unasca, ovvero dall’Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica:

  • 1.200 euro per la patente nautica entro 12 miglia, con 5 ore di esercitazioni pratiche
  • 1.400 euro per la patente nautica senza limiti, con 5 ore di esercitazioni pratiche
  • 3.000 euro per la patente per navi da diporto

Va detto che questi costi rilevati da Unasca ad alcuni sembrano un filino alti, ma per l’appunto, non esistono dei costi fissi a livello nazionale, con le varie scuole che in base ai servizi garantiti propongono diverse tariffe: cercando bene si trovano ancora oggi offerte inferiori ai 600 euro per la patente nautica A entro le 12 miglia. Va inoltre precisato che chi decide di affrontare l’esame per la patente della barca da privatista dovrà affrontare solo costi ammnistrativi come tasse, marche da bollo e certificato medico, così da spendere circa 100 euro: senza dubbio, però, affrontare l’esame da privatista risulta più difficile. Occhio, però: a partire dal 2022 è obbligatorio per tutti avere almeno 5 ore di manovre certificate, così da innalzare il costo anche per i privatisti!

I documenti da presentare per l’ammissione all’esame per la patente nautica

Visto quanto costa in media fare la patente nautica in Italia, completiamo la nostra visione sulla parte “burocratica” elencando qui sotto i documenti che devono essere presentati per essere ammessi all’esame. Si parla di:

  • Modulo di domanda per l’ammissione a sostenere l’esame, compilato in tutte le parti obbligatorie (si tratta dell’ex modello G che veniva indicato nel DPR 431/97);
  • Devono essere allegate al modulo di cui sopra 2 foto in formato tessera;
  • Il modulo di domanda deve essere accompagnato da una marca da abollo da 16 euro;
  • Per essere ammessi all’esame è necessario un certificato medico con un’ulteriore marca da bollo da 14,62 euro, anch’esso con una fototessera in duplice copia (così da portare il totale delle fototessere necessarie a 4); il certificato medico deve essere rilasciato da una struttura sanitaria pubblica ASL, e quindi non dal medico di famiglia;
  • L’attestazione del pagamento avvenuto per l’esame alla capitaneria di riferimento (con i dati dei conti correnti che cambiano quindi di caso in caso; si parla tipicamente di 25 euro) con causale “CAPO XXIII – CAPITOLO 3567 C.E.E.D. MINISTERO DEI  TRASPORTI – TRIBUTO ESAME CONSEGUIMENTO PATENTE NAUTICA”;
  • L’attestazione di un secondo pagamento, questa volta compreso tra i 20 e i 60 euro (in base alle disposizioni della capitaneria e al tipo di esame), sempre alla capitaneria di riferimento, con causale “Diritti di ammissione agli esami per il conseguimento della patente nautica, art.64 del decreto legislativo 8 luglio 2005, n. 171”;
  • Il modello della Dichiarazione di Sostenibilità compilato;
  • Per ottenere la patente nautica, in caso di superamento dell’esame, saranno inoltre necessari un’altra marca da bollo da 16 euro, da applicare sulla licenza stessa; e una terza attestazione di pagamento, questa volta da 1,65 euro, con causale ” CAPO X – CAPITOLO 2385 – C.E.E.D. – PROVVEDITORATO GENERALE DELLO STATO – PAGAMENTO STAMPATO PATENTE NAUTICA”.

L’esame per la patente nautica

Come funziona l’esame per la patente nautica? Va detto prima di tutto che negli ultimi anni – e più precisamente nel 2022, per effetto del decreto del 24 gennaio del 2022 – l’esame per la patente nautica è cambiato parecchio. Cosa è successo? Prima di tutto, il listato dei quiz è ora unico e identico per chi desidera fare la patente nautica senza limiti come per chi desidera la sola patente entro le 12 miglia. A differenziare questi due esami è quindi ora unicamente la prova propedeutica:

  • nel caso della patente entro le 12 miglia, la prova è su elementi di carteggio, con 5 semplici quesiti a risposta singola; si passa con 4 risposte esatte;
  • nel caso della patente senza limiti, la prova è una prova di carteggio nautico vera e propria, con 4 quesiti indipendenti; si passa con 3 risposte esatte;

Si passa quindi al quiz base, uguale per tutti, con 20 quesiti a risposta alternativa (con una sola risposta vera e due risposte false). Devono essere corrette almeno 16 risposte affinché l’esame risulti superato.

Chi desidera la patente per la barca a vela deve inoltre rispndere a un’ulteriore prova a quiz, con 5 domande a risposta singola (anche qui, si passa con 4 risposte corrette

La seconda parte dell’esame è quella pratica, che può essere per l’appunto su barca a motore o su barca a vela, in base alla patente scelta: durante la prova pratica si effettuano le principali manovre in barca, dall’accosto alla banchina al recupero dell’uomo a mare, per arrivare all’esecuzione dei nodi fondamentali. Nel caso della barca a vela c’è anche la discussione orale circa la gestione delle emergenze in mare.

esame patente nautica

Come prepararsi agli esami

In linea di massima, per prepararsi all’esame di patente nautica è sempre necessario ritagliarsi un po’ di tempo per studiare: c’è chi si prepara in meno di un mese, ma va detto che mediamente si impiegano 2-3 mesi per arrivare ai test con una buona preparazione. Chi si rivolge a una scuola, magari con lezioni settimanali, avrà vita più facile: per gli altri sarà fondamentale riuscire a memorizzare e capire le nozioni presenti nei libri per la patente nautica. Va detto che una bocciatura non è una tragedia. È infatti possibile ripetere l’esame, facendo però passare almeno 30 giorni. Chi fallisce la prova pratica dovrà ripetere solamente quest’ultima, con 3 possibilità complessive per passare questa parte dell’esame senza dover ripetere anche la parte teorica.

Il rinnovo della patente nautica

Questa guida alla patente per la barca non poteva che terminare con un accenno al rinnovo della patente nautica. Questa ha una durata di 10 anni per tutti i diportisti al di sotto dei 60 anni; superata questa età, la scadenza è ogni 5 anni. Non è affatto difficile rinnovare la patente: riuniti i documenti necessari, ovvero certificato medico, bollo da 16 euro, tessera sanitaria, patente nautica scaduta o in scadenza e 2 fototessere, ci si può rivolgere a un’agenzia per il disbrigo pratiche, oppure rivolgersi direttamente alla propria Capitaneria di appartenenza, dopo aver scaricato l’apposito modulo online sul sito delle Guarda Costiera. Meglio non aspettare gli ultimissimi giorni: la Capitaneria ha infatti fino a 30 giorni per completare le pratiche!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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