Artificiali ed Esche Naturali per Seppie

Pescare le seppie a eging è molto particolare. Questa tecnica di pesca richiede una certa perizia, solitamente maggiore rispetto allo spinning, eppure è capace di dare enormi soddisfazioni quando si riesce a concludere la battuta di pesca mettendo nel sacco una preda astuta come la seppia.

Come abbiamo già visto nella guida completa per la pesca alla seppia, utilizzare la giusta attrezzatura (canna, mulinello e lenza) non è sufficiente, in quanto la maggior parte del “lavoro sporco” nella cattura di questi cefalopodi è svolta dalle speciali esche dette totanare.

Diamo un’occhiata a quali sono le migliori esche artificiali e naturali per aumentare al massimo le possibilità di cattura quando la seppia è il nostro bersaglio.

Premessa per la pesca alla seppia

Prima di addentrarci nel discorso relativo alle esche, è bene ricordare in maniera sintetica alcuni accorgimenti da tenere a mente prima di dedicarsi alla pesca di questi cefalopodi:

  1. Il periodo migliore per catturare queste prede è la stagione mite, quindi autunno o primavera, quando seppie e calamari si avvicinano alla riva e alle scogliere per la riproduzione.
  2. Le condizioni migliori per catturare la seppia sono quelle di mare calmo e acqua limpida. Le seppie, infatti, devono vedere l’esca per poter abboccare, e questo rende molto meno consigliabili giornate con acqua torbida e mare mosso.
  3. La seppia si affida soprattutto alla vista per cacciare, ma vede in bianco e nero. Occorrerà quindi far leva sui contrasti di colore nella scelta delle esche sia artificiali che naturali (tenendo conto dell’illuminazione del luogo scelto per la pesca).
  4. Bisognerà evitare gli strattoni durante la fase di recupero per ridurre il rischio di strappare i delicati tentacoli dell’animale e perdere la preda.
  5. Il trecciato da utilizzare, qualunque sia il tipo di esca scelta, è sempre molto fine. La seppia è infatti molto diffidente e tenderà a insospettirsi in caso dovesse scorgere la lenza anche solo un attimo.

Pescare le seppie con esche naturali

Partiamo parlando delle esche fresche che possono attirare allo scoperto questo elusivo cefalopode. Bisogna in primo luogo tenere conto che la seppia si alimenta nuotando sul fondale, sabbioso o roccioso che sia, e che quindi la sua dieta si compone principalmente di piccoli pesci, crostacei o molluschi.

In sintesi, per la pesca in mare dalla barca delle seppie si possono usare:

  • Boghe
  • Sugarelli
  • Sarde

Se invece ci accingiamo a praticare l’eging alla seppia da riva, da una scogliere o da un porto, possiamo usare:

  • Un gambero
  • Un mollusco
  • Un gamberetto

Considerando che per ottenere maggior successo nelle battute di pesca alla seppia sarebbe meglio insidiarla di notte, può essere una buona idea agire in notti di luna piena oppure appostarsi presso luci artificiali che illuminino per bene le nostre.

Pesca della seppia con esche artificiali

Esiste una vasta selezione di artificiali per seppie (detti anche “egi”) tra cui scegliere, ma questo articolo serve a identificare quelli che più degli altri possono portare al successo le vostre battute di pesca ai cefalopodi. Per ciascuna totanara riassumeremo le caratteristiche principali e le ragioni che la rendono così efficace.

Sugoi Medusa Egi 3.5

Sugoi Medusa Egi 3.5

Totanara Giapponese di alta qualità per la cattura dei cefalopodi come le seppie. La particolare forma ondulata le permette di imitare alla perfezione il nuoto di un piccolo gambero, rendendola un’esca perfetta che riesce ad ingannare qualsiasi preda a un prezzo assolutamente competitivo. Doppio cestello in acciaio inox con punte affilate per facilitare la cattura e rivestimento in tessuto e decorato con colori di grande visibilità .L’arancione è quasi una garanzia visto il grande contrasto che è capace di produrre con acqua limpida.

Da non perdere:   Qual è la migliore cassetta da pesca per ogni tipo di pescatore? 

Sugoi Blaze Egi 3.0

Sugoi Blaze Egi 3.0

Totanare luminose, resistenti e perfettamente bilanciate, garantiscono la cattura della preda grazie ad un’azione di nuoto precisa ed estremamente naturale. Particolarmente indicato per attirare tutti i cefalopodi, soprattutto nelle situazioni con illuminazione limitata, dove i colori chiari in abbinamento a uno Starlite possono fare la differenza. Il prezzo è assolutamente a buon mercato, considerando l’efficacia dell’esca!

DTD Red Shrimp Egi 3.0

DTD Red Shrimp Egi 3.0

Una seppia o un calamaro non possono resistere a un un gambero e ai suoi colori brillanti. Come il nome suggerisce, il Red Shrimp di DTD riproduce proprio questo tipo di preda, con le colorazioni brillanti a disposizione capaci di massimizzare il contrasto con il fondale in condizioni di visibilità normali. Gli occhi luminosi, inoltre, sono capaci di capitalizzare ogni bagliore per produrre riflessi capaci di attirare la seppia.

Sugoi Egi Raptor 3.0

Sugoi Egi Raptor 3.0

Come la sua controparte in prima posizione, abbiamo tra le mani una totanare giapponese di grande qualità capace di attirare una seppia quanto un calamaro. La corona in acciaio inossidabile ha gli aghi sistemati in modo da aumentare la tenuta e diminuire le possibilità che la seppia venga lasciata andare con l’azione di pesca. La particolarità sta nella fantasia del motivo lungo il corpo, disegnato apposta per stimolare l’aggressività dei cefalopodi.

DTD Real Fish Egi 3.0

DTD Real Fish Egi 3.0

La definizione dell’eging Tip Run per la pesca di seppie secondo DTD, questa esca è estremamente realistica e indicata per la pesca dei cefalopodi. La colorazione verde, in particolare, riproduce in maniera perfetta un sugarello ed è equipaggiata con pinne in silicone attivo lungo il corpo per rendere massima l’idrodinamicità, insieme ad anello e corone in acciaio inox per la massima durabilità. Il prezzo è più alto delle sue controparti, ma la qualità dell’esca vale ogni centesimo.

Shimano Sephia Clinch Flash Boost Egi 3.0

Shimano Sephia Clinch Flash Boost Egi 3.0

Shimano non può mancare in nessuna classifica di attrezzatura ed esche per la pesca a eging, e quest’esca rappresenta probabilmente la più particolare di questa classifica. Con una tecnologia brevettata dalla casa giapponese (Flash Boost), una lamella riflettente retta da molle si trova all’interno del corpo dell’artificiale ed emette continuamente riflessi sfruttando i raggi UV. Considerando quanto la seppia confidi sulla vista per cacciare, un simile accorgimento vale l’intera cifra spesa per questo artificiale, probabilmente il migliore per rapporto tra qualità e prezzo in questa carrellata sull’ attrezzatura.

DTD Weak Fish Oita Egi 2.5

DTD Weak Fish Oita Egi 2.5

Abbiamo detto che la seppia è una creatura molto astuta. Perché allora non catturarla con le sue stesse armi? La linea Weak Fish Oita nasce da questa idea semplice ma funzionale. La coda bianca rende questa esca una delle migliori per pescare la seppia, in quanto in natura sono i pesci più deboli e piccoli ad avere la parte terminale di questo colore. Anche le ferite, per l’effetto dell’acqua di mare, tendono a diventare bianche e a segnalare al predatore che è il momento di attaccare: non sarà un’esca fluorescente, ma sicuramente è capacissima di facilitare una cattura!

Conclusioni

Abbiamo dato un’occhiata a quali sono alcuni dei migliori artificiali da utilizzare per la tecnica dell’eging per praticare la pesca ai cefalopodi, in particolare le seppie.

Alcune sono più costose di altre, ma tutte in fin dei conti sono ottime per attirare prede come seppie, calamari e totani. Nel caso la selezione non ti convincesse, esiste un catalogo molto ampio di esche artificiali per l’eging tra cui scegliere. Se invece, compreso quale esca fa per te, volessi una mano per la selezione della canna perfetta per approcciarti a questo tipo di pesca, abbiamo scritto una guida relativa a come scegliere una canna da eging.

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Scritto da
Luigi Oriani
Luigi Oriani
Nato a Milano nel 1992, la pianura che circonda la sua città non gli impedisce di sviluppare una grande passione per il mare. Chiedetegli di descrivere il suo momento ideale e vi parlerà di un tramonto in barca, sorseggiando un bicchiere di bianco nella baia di Corfù mentre il pesce sfrigola sulla griglia.

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