La manutenzione del tender

Mai scordarsi della manutenzione del tender. Certo, i diportisti sono sempre concentrati sulla manutenzione della propria barca, degli impianti di bordo e via dicendo. Non sempre, però, si ricordano della manutenzione di quello che è un alleato prezioso della navigazione in mare. Il tender è infatti un battello di servizio fondamentale per raggiungere terra quando si opta per l’ancoraggio in rada, nonché ovviamente per esplorare la costa placidamente, per puro interesse escursionistico, o magari per raggiungere delle spiaggette solitarie.
Certo, gli spostamenti con il tender sono solitamente brevi, e vanno fatti solo e unicamente con meteo propizio e mare calmo. Eppure, per non andare incontro a fastidi o veri e propri pericoli, è bene programmare nel tempo delle vere e proprie sedute di manutenzione del tender, da fare al momento del rimessaggio invernale, al momento del varo e in generale prima di ogni periodo di utilizzo. Della manutenzione del motore del battello di servizio abbiamo già parlato: oggi ci limiteremo quindi alle azioni necessarie per la manutenzione della struttura di questo piccolo gommone.

Manutenzione del tender: controllare tubolari e valvole

Iniziamo la manutenzione del tender da quella che è l’operazione più importante di tutte, ovvero il controllo della tenuta dei tubolari in pressione. Come procedere? Semplice: si parte gonfiando i tubolari leggermente sopra alla pressione consigliata, in modo da tendere al massimo i tubolari. Fatto questo, bagneremo tutti i tubolari con dell’acqua e sapone, creando una pellicola su tutta la superficie – potrebbe essere utile dotarsi di pennello – e in particolare vicino a valvole e raccordi. II questo modo sarà possibile individuare piuttosto facilmente eventuali perdite, che dovranno essere riparate con i kit di riparazione per gommone (abbiamo già visto come riparare i gommoni usando questi pratici kit). Nel caso ci siano delle perdite a livello della valvola, è bene procedere immediatamente con la sostituzione, dopo avere sgonfiato il tubolare, stringendo poi per bene la nuova valvola con la chiave apposita.

Il tender ha bisogno di vernice antivegetativa?

Ecco una bella domanda: il tender ha bisogno di vernice antivegetativa? Ebbene, in linea di massima, no. Questo perché il tender di fatto resta in acqua, di solito, per periodi brevi, anzi, brevissimi. Per evitare la formazione di vegetazione sul fondo, la quale potrebbe dapprima compromettere performance e consumi del motore, e poi danneggiare il tender stesso, basta solitamente pulire il tender con una spugna ogni due o tre giorni durante le crociere.

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Talvolta, però, il tender è maggiormente esposto. Pensiamo per esempio all’utilizzo in acque particolarmente calde, magari un utilizzo quotidiano durante delle lunghe vacanze: ecco, in quel caso può essere una buona idea usare della vernice per barche antivegetativa, particolarmente elastiche, adatte al PVC e al neoprene.

La pulizia del tubolari del tender

Come è noto, quando si parla di barche e di accessori nautici, la manutenzione è fatta anche e soprattutto di pulizia. Sì, perché la vegetazione, il salino, le tracce di carburante e via dicendo non possono che danneggiare con il tempo i nostri supporti. Ecco quindi che, anche per quanto riguarda la manutenzione del tender, la pulizia ha un ruolo fondamentale. Come procedere con la pulizia dei tubolari del tender? Esistono ovviamente tanti detergenti sgrassatori per gommoni, che andrebbero usati sempre, senza mai affidarsi a degli sgrassatori a uso domestico che potrebbero intaccare pericolosamente lo strato esterno dei tubolari.
Per un lavaggio perfetto dei tubolari si parte con una sciacquata d’acqua dolce per eliminare eventuali residui di sabbia. Una volta bagnato i tubolari, si procede mettendo del detergente per gommoni su una spugna – mai e poi mai direttamente sul tubolare asciutto – per poi pulire i tubolari con movimenti circolari, evitando se possibile di effettuare questa operazione in pieno sole (in caso, meglio procedere per aree piccole, così da risciacquare immediatamente la parte pulita). Quando tutto il tender sarà stato perfettamente pulito, si potrà terminare l’opera con l’applicazione una cera protettiva.

Cosa preparare per le uscite con il tender

Con una bella manutenzione regolare nel tempo, il tender è sempre pronto all’utilizzo. Ma è davvero così? In realtà, per poter essere usato in sicurezza per esplorare la costa, e per allontanarsi significativamente dalla barca madre, è bene pensare al tender come a un’imbarcazione a sé stante, che deve quindi avere tutte le dotazioni di bordo del caso. Parliamo quindi di una cima per l’eventuale ormeggio, di un’ancora a grappino, di una radio VHF marino, di una piccola tanichetta con il carburante d’emergenza, delle pagaie (non si sa mai), di un fischietto e, ovviamente, dei giubbotto salvagente.

Seguendo questa guida, potrai sempre contare su un tender performante, pulito, resistente e soprattutto sicuro!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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