Quanto dura un gommone in PVC e come ripararlo?

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Come si ripara un gommone

Questa domanda rimbalza un po’ tra tutti i diportisti. Sì, perché questo tema interessa tantissimo tutte quelle persone che, muovendosi per lo più sotto costa, si affidano interamente a questo protagonista della nautica minore, e che quindi pescano e fanno escursioni con il proprio gommone di dimensioni piccole, medie o grandi. Ma il topic della riparazione del gommone, e quindi delle varie colle e tattiche necessarie, interessa anche i diportisti che si muovono su delle ben più grandi barche a vela e motore, e che al gommone – sotto forma di tender, e quindi di natante di servizio – si affidano per delle brevi escursioni, oppure per raggiungere la terra ferma durante gli ormeggi in una cala.

E se è vero che l’attenzione dei gommonauti per il proprio mezzo pneumatico è più viva – essendo quello il loro mezzo principale – nemmeno quella dei diportisti ‘maggiori’ va trascurata, essendo il tender esposto a continue minacce. Si tratta infatti di un natante che viene alato e varato di continuo, che viene trainato e strattonato, per non parlare dei sempre rischiosi contatti con le rocce. Insomma, praticamente a tutti i diportisti interessa come riparare i gommoni, utilizzando al meglio le varie colle per gommoni in neoprene o in PVC. E questo perché, per l’appunto, i guasti sono sempre dietro l’angolo. Ma prima di andare a vedere come riparare un gommone affidandosi a carta abrasiva, silicone per barche e quant’altro, è decisamente il caso di vedere come proteggere la nostra unità di diporto pneumatica dalle minacce esterne.

Come proteggere il gommone

Il gommone è un’unità nautica decisamente moderna: si tratta infatti di una tecnologia concepita all’inizio del ventesimo Secolo, per poi evolversi grandemente – soprattutto in ambiente militare – nei decenni successivi. Tutt’oggi, si può affermare, i gommoni sono in continua evoluzione. Il punto forte del suo gommone è la sua capacità di sopportare e di mantenere in superficie dei pesi molti alti, pur essendo a sua volta un mezzo leggerissimo. La galleggiabilità di questi mezzi gonfiabili, infatti, è rimarchevole.

Il suo punto di forza, però, nasconde anche il suo più forte svantaggio: stiamo parlando di un mezzo leggero il quale, a differenza di una barca con una carena in legno o in altro materiale, può essere messo k.o. da un semplice buco, fatto per esempio da un amo durante una seduta di pesca un filino distratta.

Qui, però, non staremo a sottolineare come proteggere il gommone durante la navigazione o durante il suo utilizzo. No, in questo post, prima di passare alla riparazione del gommone, vedremo come proteggerlo al meglio prima di metterlo in acqua, così da prevenire per quanto possibile i guasti inerenti l’usura e la vecchiaia.

Tipicamente, durante i mesi più freddi dell’anno, il gommone viene non solo tirato debitamente a secco, ma anche in parte sgonfiato e coperto con un telo su misura. Già qui, però, è necessario prendere nota di una particolare accortezza, ovvero quella di non tenere per 6 o 7 mesi il gommone completamente tappato dal telo di copertura e protezione. Molto meglio, per evitare la formazione di umidità eccessiva e quindi di muffe, ricordarsi di tanto in tanto – specie con le belle giornate – di scoprire il gommone, così da lasciarlo respirare un po’. Già questa accortezza, al sopravvenire della bella stagione, ci farà trovare un gommone in condizioni accettabili.

Nella maggior parte dei casi, per quante precauzioni si possano prendere in fase di rimessaggio, nel momento in cui il gommone viene scoperto e approntato per tornare in acqua, non si presenta perfetto. I tubolari in quel momento sono tipicamente sporchi e impolverati, e nemmeno la presenza di muffa, per quanto si sia lasciato respirare il mezzo di tanto in tanto, è da escludere a priori. Tutto questo, oltre a essere un vero e proprio pugno nell’occhio dal punto di vista estetico, è anche potenzialmente pericoloso dal punto di vista della durata del gommone e del suo rivestimento. Un buon trattamento di pulizia e di manutenzione del gommone a inizio stagione, dunque, è d’obbligo.

come riparare gommone e gommone tender

Per prima cosa, sarà necessario risciacquare abbondantemente il gommone con dell’acqua, così da togliere la polvere e tutto lo sporco più superficiale. L’utilizzo dell’acqua ha anche il vantaggio di raffreddare il tubolare – nel casi il gommone sia stato sotto il sole – così da approntarlo all’utilizzo del detergente. Come è possibile vedere nel nostro negozio di nautica online, esistono molti detergenti per la pulizia delle barche, alcuni dei quali appositamente pensati e realizzati per la pulizia del gommone. Il secondo passo è dunque quello di fare un lavaggio certosino con un detergente decapante per gommone, il quale andrà dunque a eliminare non solo lo sporco ‘normale’, ma anche le eventuali tracce di vecchie cere e di silicone. Questa operazione, come vedremo tra poco, è d’obbligo anche prima di qualsiasi riparazione, così da preparare il tessuto a ricevere la colla. Il detergente dovrà essere applicato su delle piccole aree, poco per volta, e quindi risciacquato con abbondante acqua.

Una volta risciacquato con cura il detergente, è il momento di valutare se serve un’altra sessione di pulizia o se si può invece passare oltre. In ogni caso, si sconsiglia di non lasciare agire troppo a lungo il detergente, e si sconsiglia anche di usare dei detergenti generici: in entrambi i casi, infatti, si rischia di andare a corrodere il rivestimento del gommone.

Nel caso in cui i tubolari presentino della muffa, non si può e non si deve far finta di niente. Meglio perdere qualche minuto in più e proteggere il nostro gommone, utilizzando degli appositi detergenti rimuovi-muffa, avendo cura, anche in questo caso, di lavorare su piccole zone e di sciacquare completamente la zona trattata dopo pochi secondi.

Una volta pulito e tolta l’eventuale muffa, il gommone è pronto per essere protetto. Il prodotto centrale, in questa fase della manutenzione del gommone, è la cera. Non si tratta ovviamente di una cera qualsiasi – come potrebbe per esempio essere quella per i pavimenti – quanto invece di una cera appositamente pensata per i gommoni, sia per PVC che per neoprene. Questo prodotto, una volta steso e distribuito omogeneamente, ha la capacità di donare una rinnovata elasticità al gommone, il quale diventa più resistente all’abrasione nonché alle intemperie.

Preparare al meglio il gommone per l’estate e proteggerlo dall’usura, come abbiamo potuto vedere, non è affatto difficile. Ora che abbiamo visto come prevenire i danni, dunque, possiamo passare al cuore di questa piccola guida, e quindi alla parte dedicata alla riparazione dei guasti al gommone: andiamo a sporcarci le mani, dunque, con la colla per gommoni in neoprene o PVC (e già che ci siamo, anticipiamo che in queste attività è sempre opportuno utilizzare i guanti!).

Quanto dura un gommone in pvc e come ripararlo con colla e pezze

Un amo da pesca birichino, uno alaggio distratto, un atterraggio sulle rocce, uno strattone di troppo: ci sono tanti modi per bucare o strappare un gommone o un tender. Per fortuna, nella maggior parte dei casi, non tutto è perduto, anzi. A patto di poter contare sui giusti accessori per riparare il gommone, è possibile far tornare il proprio natante come nuovo, o quasi. Ma non pensare di iniziare subito a stendere sul tuo tubolare della colla per gommone in neoprene e di finire in 2 minuti: la procedura per tappare quel buco o ricucire quello strappo è leggermente più lunga.

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Per prima cosa, devi capire qual è il materiale che dovrai andare a riparare. Non tutto i gommoni infatti, sono uguali. In tutti i casi i tubolari sono realizzati con dei tessuti rinforzati, i quali però vengono rivestiti e impermeabilizzati con dei materiali gommosi differenti: in alcun casi si ha a che fare con del PVC, il quale presenta delle giunzioni vulcanizzate, mentre in altri casi si ha che fare con dei tessuti impermeabilizzati con del neoprene. É per questo motivo che, nel nostro e-commerce dedicato agli accessori nautici, puoi trovare due tipi di collanti, ovvero le colle per gommoni in neoprene (come la colla Adeprene forte di Adeco) oppure le colle per gommoni in PVC (come per esempio la colla Adegrip PVC di Adeco).

Usare una colla Adeprene su un gommone in PVC o, al contrario, una colla per PVC su un gommone in neoprene, non porterebbe a nessun risultato buono. Per questo è assolutamente necessario capire con sicurezza qual è il materiale di costruzione del proprio mezzo. In assenza di indicazioni o di indizi certi, quindi, ti consigliamo di fare una telefonata al produttore.

Nel momento in cui avrai acquistato la giusta colla per gommoni, dunque, potrai procedere con la riparazione. Ma attenzione, non ti basterà il collante: prima di mettere mano al gommone dovrai procurarti dei pennelli, un cucchiaio, una siringa (o un contagocce), del detergente per gommoni, della carta abrasiva e una pezza adatta per coprire e riparare il danno.

riparare gommone con colla

Il primo passaggio sarà quello di sgonfiare il gommone. Alcuni pensano che la tensione possa aiutare il lavoro, e potrebbe anche essere vero; a essere compromesso, però, sarebbe il risultato, e per questo motivo è meglio non rischiare. Fatto questo, si pulirà per bene la porzione di tessuto da riparare, per poi passare la carta abrasiva sia sulla parte che riceverà la pezza sia, eventualmente, sulla pezza stessa. Questo passaggio è necessario per fare in modo che le due superfici si prestino a essere incollate perfettamente.

Fatto questo, è possibile preparare la colla, la quale, come puoi vedere sul nostro negozio online, è composta da due sostanze, ed è quindi formata dalla colla vera e propria e dall’attivatore. Seguendo le proporzioni indicate dal produttore, e aiutandoti con il cucchiaio per la colla e la siringa/contagocce per l’attivatore, dovrai dunque procedere a mescolare in un piccolo contenitore i due elementi, fino a quando avrai una sostanza omogenea.

A questo punto, usando un pennello non troppo grande né troppo piccolo in base all’area da riparare, potrai stendere la colla sul PVC o sul neoprene. D’istinto saremmo tentati di stendere solo uno strato e di applicare subito la pezza. È molto meglio, invece, stendere tre strati successivi, attendendo un paio di minuti tra la stesura di uno strato e l’altro, in modo da creare una base solida alla tua riparazione. Questa operazione dovrà essere effettuata sia sul gommone che sulla pezza.

Quando entrambi avranno ricevuto il terzo strato di collante – e dopo aver aspettato come di consueto qualche minuto – potrai far aderire le due parti. E sta qui la parte più delicata del lavoro, perché sarà necessario incollare la pezza senza che si formino delle bolle d’aria tra questa e il gommone: in caso contrario, la riparazione avrà vita breve, e anzi, dovrà essere rifatta dall’inizio seduta stante, dopo aver tirato nuovamente a lucido il materiale. Quando la tua pezza sarà perfettamente aderente alla parte al gommone, ti consigliamo di pressare con forza ogni sua parte, premendo dal centro verso l’esterno. Per completare il tutto, ti consigliamo di adagiare sulla riparazione un peso per mezza giornata, o in ogni modo per tutto il tempo di asciugatura della colla per gommoni, così come espresso dal produttore.

I kit per riparare il gommone

Non sempre è possibile riparare il proprio gommone nella comodità del proprio giardino o del proprio garage. Spesso, infatti, bisogna riparare un tender una volta tirato a bordo della barca, mentre altre volte si rendono necessarie delle riparazioni d’emergenza in mare, per poi eventualmente correggere il tiro una volta arrivati alla banchina.

Da molti anni, in commercio, esistono dei kit per la riparazione di tender e di gommoni, i quali sono pensati per essere portati sempre a bordo ed essere utilizzati nel momento più opportuno. Al loro interno, oltre alla colla e all’attivatore, si trova tutto il necessario, ovvero il pennello, la carta abrasiva, un set di pezze di diverse misure, dei guanti e via dicendo.

Esistono però dei kit per la riparazione dei gommoni che fanno totalmente a meno della colla: parliamo degli intelligenti kit Clamseal, i quali possono essere utilizzati per le riparazioni di emergenza – e senza l’utilizzo di colle o di altri accessori – per i buchi sia sopra che sotto la linea di galleggiamento. Per poter utilizzare questo particolare accessorio è necessario avere a che fare con fori di dimensioni inferiori ai 9 centimetri. Basterà introdurre la parte inferiore del Clamseal all’interno del buco e, fatto questo, tirare la cordicella per far aderire la ‘toppa’, così da formare un sandwich che, stretto a dovere con l’apposita manovella, sarà in grado di garantire la pressione necessaria.

riparazione gommone

Il rifacimento dei tubolari del gommone

C’è anche un’altra strada da percorrere, in condizioni peculiari, per la riparazione del gommone. Parliamo del rifacimento dei tubolari del gommone, un intervento che potremmo definire “estremo” ma che può essere l’unica soluzione quando i tubolari sono estremamente invecchiati e danneggiati, tanto da non poter essere più rimessi a nuovo con le attività viste sopra.

Quando non c’è kit di riparazione per gommone che tenga, ma allo stesso tempo la carena è in buon  stato, è possibile procedere quindi con il rifacimento dei tubolari, che consiste nella sostituzione totale di questi elementi. Tale intervento, va sottolineato, deve essere fatto da professionisti. In tutti i casi, prima di intervenire in questo modo, è bene farsi fare dei preventivi da varie aziende, e soppesare i pro e i contro di questa operazione: in certi casi potrebbe essere infatti più conveniente passare direttamente a un gommone nuovo. Il rifacimento, infatti, dovrebbe essere preso in considerazione solamente in presenza di una carena messa molto bene, su un modello di gommone ancora performante e attuale.

Ti consigliamo di avere sempre a bordo del tuo gommone dei kit come quelli che ti abbiamo presentato!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. Grazie ! Ottimi consigli per la gestione di queste “spiacevoli” avventure.
    Avete qualcosa di simile per l’incollaggio dello specchio di poppa ? Dovrei sistemarlo e vorrei basarmi su qualcosa del genere per procedere nella giusta direzione! La stagione è in arrivo e meglio non tardare 😉

    • Buongiorno Fabio, in realtà tutto dipende da quanta pressione perdono effettivamente i tubolari in questi 15 giorni. Ti consigliamo di portare il gommone alla pressione indicata dal produttore e di controllare qual è la pressione dopo 24 ore, meglio se alla stessa temperatura. Nel caso in cui la perdita di pressione sia evidente, può sicuramente essere utile controllare le valvole, o controllare la presenza di microfori nei tubolari.

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