Tutto quello che devi sapere sull’elica di prua

Negli ultimi anni sono andati aumentando – e migliorando – gli accessori nautici e gli strumenti meccanici ed elettronici tesi ad aiutarci durante la navigazione. Alcuni di essi sono del tutto nuovi, mentre altri sono arrivati dal mondo delle navi a quello dei diportisti. Oggi parliamo per l’appunto delle eliche di manovra e, più nello specifico, dell’elica di prua, la quale fino a qualche anno fa era montata sulle sole imbarcazioni di grandi dimensioni. Attualmente, però, si tende a installare l’elica di prua – in inglese chiamata “bow thruster” oppure “bow propeller” – anche in barche di dimensioni ridotte, anche al di sotto dei 12 metri.

Ma a che cosa serve l’elica di prua, chiamata anche elica di prua esterna ? La risposta è molto semplice: il bow thruster è uno strumento che rende più facili le manovre in porto, andando a rendere altamente controllabile la prua, così da agevolare le manovre più difficoltose. Azionando l’elica di prua è infatti possibile spostare la prua, spostandola lateralmente durante le operazioni di ormeggio: le manovre necessarie, così, si riducono e si semplificano.
La ricerca di strumenti che possano facilitare le manovre di ormeggio non deve stupire: i porti sono infatti sempre più affollati, e al calare dello spazio in banchina si accompagna anche un discreto e continuo aumento della larghezza delle navi da diporto. Poter contare su un aiutino in più – soprattutto per gli ormeggi difficili, magari complicate da vento forte di traverso – è un vantaggio da non trascurare. Attenzione: va sottolineato fin da subito che no, l’elica di prua non costituisce un rimedio miracoloso, e che le operazioni di ormeggio restano comunque delicate e bisognose della massima attenzione, preparando ogni passaggio con tutta la cautela del caso.

I cantieri, ormai, presentano questo optional anche su scafi che si aggirano intorno ai 10 metri. Pur anticipando fin d’ora che, di fianco ai numerosi vantaggi, il bow thruster presenta anche alcuni piccoli svantaggi, possiamo comunque affermare che l’elica di prua si tratta di un accessorio da prendere assolutamente in considerazione per tutte le barche al di sopra dei 10 o 12 metri, siano esse barche a vela o a motore.

Come è fatta l’elica di prua?

Iniziamo con il descrivere brevemente le fattezze di quest’elica di manovra, per poi lasciare ai paragrafi successivi i dettagli relativi alle varie tipologie. Si tratta ovviamente di un accessorio nautico che viene installato al di sotto della linea di galleggiamento, che si può quindi vedere solamente quando una barca viene tirata a secco. Basta però aggirarsi in qualsiasi salone nautico per vedere nella maggior parte della barche da diporto un particolare tunnel posizionato a prua che attraversa trasversalmente lo scafo, con un tunnel del diametro dai 14-15 centimetri in su. All’interno di questo tunnel viene posta dunque la nostra elica di manovra, la quale permette di spostare lateralmente la prua.

I vantaggi dell’elica di prua

Di fatto abbiamo già anticipato quelli che sono i principali vantaggi dell’elica di prua, i quali corrispondono di fatto con le sue stesse funzionalità. Chi frequenta da tempo il mondo nautico sa bene quanto possono essere difficoltosi certi ormeggi, soprattutto con delle condizioni meteorologiche avverse: o in prima persona o dalla banchina, tutti i diportisti navigati hanno visto quanto il vento di traverso possa complicare la vita di chi vuole ormeggiare senza rischiare di danneggiare né la propria barca né quella dei vicini di posto. Grazie a questa elica di manovra posta a prua, sarà possibile azionare brevemente l’apposito comando per rimettere in posizione la prua – scaduta magari sottovento – così da abbassare il livello d’ansia e rendere le operazioni più lisce. Non è difficile, dunque, capire perché delle unità di diporto al di sopra un certo numero di piedi dovrebbero assolutamente installare un’elica di prua – facendo attenzione a montarla nel posto esatto, come vedremo poi.
Con questo particolare articolo nautico, però, non esistono solamente dei vantaggi. No: anche l’elica di prua presenta dei piccoli inconvenienti che qualsiasi diportista dovrebbe conoscere prima di decidere o meno per l’acquisto.

Bow thruster, gli svantaggi

Il peso. Sì, il primo e principale svantaggio di qualsiasi articolo per la nautica è costituito dal peso, siano questi dei parabordi barca, sia questo un verricello elettrico per carrello barca, un elemento d’arredo e via dicendo. Quando si aggiunge un nuovo accessorio sulla propria barca,infatti, si deve sempre tenere in considerazione che questo andrà ad aumentare il peso complessivo dell’imbarcazione, influendo in qualche modo sulle sue prestazioni.

Tutto questo vale ovviamente anche per le eliche di prua: i modelli più piccoli pesano poco più di dieci chilogrammi, mentre i modelli medi, pensati per gli scafi di circa 16 metri, pesano circa 30 chilogrammi. Non basta, peraltro, tenere in considerazione la sola elica e il solo motore elettrico: non va dimenticata nemmeno la batteria nautica necessaria, la quale ricarica la nostra imbarcazione di ulteriori chilogrammi.
Tra una cosa e l’altra, anche per un’imbarcazione di dimensioni non eccessive, si potrà arrivare agevolmente a 50 chilogrammi di carico in più per l’installazione dell’elica di prua. Non si tratta certo di un peso particolarmente alto, soprattutto se confrontato con gli indiscutibili vantaggi che il bow thruster ci offre in fase di ormeggio. Ciononostante non si può trascurare il fatto che gran parte di questo peso – se non la totalità di esso, in caso di batteria elettrica montata nelle vicinanze dell’elica – è posizionato decisamente a poppa, andando potenzialmente ad aumentare il beccheggio. La risposta vincente e immediata sarebbe quindi quella di spostare indietro, verso poppa, l’elica di di manovra, arretrandola quel tanto che basta per ridistribuire in modo migliore il peso sull’imbarcazione. Come vedremo tra poco, però, questo arretramento non potrebbe che diminuire l’efficacia complessiva del bow thruster.

Il tunnel stesso, poi, presenta dei piccoli svantaggi, creando una certa resistenza all’avanzamento. Si tratta comunque, va evidenziato, di un fenomeno trascurabile, il quale però scomparirebbe del tutto optando per un modello a scomparsa. Di cosa si tratta?

L’elica di prua a scomparsa

Non esistono solamente le eliche di prua a tunnel. Esistono infatti anche le eliche di prua a scomparsa. Se le prime restano sempre nella stessa posizione, essendo localizzate al centro di un tunnel ricavato nello scafo, le seconde possono invece ritrarsi all’interno dello scafo stesso durante la navigazione o il riposo, per uscire dalla propria sede solamente nel momento dell’utilizzo. Come si può immaginare, l’installazione di un’elica di prua a scomparsa è più delicata di quella di un modello a tunnel, richiedendo peraltro uno spazio maggiore all’interno dell’imbarcazione. Va però ricordato che, uscendo dallo scafo al momento del bisogno, scivolando verso il basso, l’elica di prua a scomparsa permette un’installazione marcatamente a prora, così da essere molto efficace. Non essendoci un tunnel intorno a essa, inoltre, questa elica tende ad avere meno resistenza, e quindi a poter raggiungere risultati migliori a fronte di motori meno potenti.

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elica di manovra a prua

Scegliere l’elica di prua giusta per la propria barca

Concentriamoci sulle eliche di prua a tunnel, le più diffuse, che permettono un’installazione after-market abbastanza semplice, a patto d’essere fatta da dei professionisti esperti (il fai da te, in questo caso, è assolutamente vietato: un errore potrebbe risultare molto costoso). Come puoi scegliere l’elica di prua perfetta per la tua barca? Tutto parte, ovviamente, dalle dimensioni della tua unità di diporto, in base alle quali dovrai scegliere la potenza del motore elettrico della tua elica di manovra e le sue stesse dimensioni (e quindi il diametro del tunnel). Non esistono, va sottolineato, delle regole precise da seguire, ma alcuni parametri ci possono aiutare nella scelta e nel definire il corretto dimensionamento dell’elica.

Il linea di massima, la potenza necessaria del motorino elettrico cresce con l’aumentare delle dimensioni della barca e con l’aumentare delle lunghezza del tunnel. Come è facile capire, un tunnel breve accoppiato con un’elica di dimensioni importanti sarebbe l’optimum, accoppiata che permetterebbe di raggiungere dei risultati soddisfacenti anche con dei motori non particolarmente potenti. Possiamo però dire che, in generale, un motore da 3 Kw, in grado di generare una spinta di circa 60 chilogrammi, è generalmente sufficiente per delle barche di 10-12 metri, laddove invece, per delle imbarcazioni tra i 15 e i 18 metri, sarà necessario orientarsi verso dei modelli di 6 Kw, con una spinta di circa 100 chilogrammi. Per le imbarcazioni di dimensioni superiori servono invece delle eliche di prua con dei motori da 10 Kw, i quali vengono tendenzialmente utilizzati per azionare non una, ma due eliche, posizionate all’interno dello stesso tunnel.

La posizione giusta: dove installare l’elica di manovra?

Le performance dell’elica di prua non sono influenzate solamente dalla potenza del motore e dalla grandezza delle sue pale: anche la sua posizione nello scafo della barca ha infatti una voce in capitolo. Sono due i parametri principali da tenere in considerazione: profondità e posizione rispetto alla prua. Più profonda e i più a prua è l’elica, meglio potrà funzionare. Tenendo dunque conto di questi due requisiti, e senza dimenticare quanto abbiamo detto circa il peso dell’elica e la sua influenza sul beccheggio, è necessario individuare il posto esatto in cui installare questo dispositivo – pur ricordando ancora una volta che, per il montaggio di questo accessorio nautico, è d’obbligo rivolgersi a dei professionisti esperti.

Partiamo dalla profondità: per garantire un buon funzionamento dell’elica di prua, tra il bordo superiore del tunnel e la linea di galleggiamento doverebbero esserci almeno 20 o 25 centimetri, così da garantire un’immersione ottimale – per evitare anche, come vederemo tra poco, la cavitazione dell’elica. Pur ricercando la profondità, bisogna ricordare che sotto al tunnel devono essere lasciati tutti i centimetri utili per il riempimento e le fasciature di rinforzo, per non andare a compromettere lo scafo. Al di sotto del tunnel dell’elica, infatti, viene praticato un riempimento in resina.
Per il montaggio dell’elica di prua è poi bene sottolineare che più sarà a prua l’elica, maggiore potrà essere la sua efficacia nello spostare lateralmente – con il minimo sforzo – la prua stessa della barca.

La cavitazione

Per capire perché l’elica di prua deve essere sufficientemente profonda, sia per essere efficiente che per durare nel tempo, è necessario ricordare il fenomeno della cavitazione, un concetto non certo sconosciuto ai lupi di mare. Si tratta infatti di un problema che può coinvolgere tutte le eliche di cui una barca a motore è dotata: non si parla, quindi, delle sole eliche di manovra.

Si ha a che fare con la cavitazione dell’elica nel momento in cui la pressione nella parte anteriore dell’elica è talmente ridotta dal far passare l’acqua circostante dallo stato liquido a quello gassoso. Se potessimo dunque assistere alla cavitazione dell’elica potremmo vedere il formarsi di tante bolle, con l’elica a superare i regimi di rotazione previsti – per la ridotta resistenza – e con il crollo della spinta propulsiva. Non è tutto qui: si dà infatti il caso che le bolle, finendo tra le pale, possono creare le cosiddette ‘bruciature da cavitazione’, deteriorando la superficie dell’elica stessa. Nemmeno il motore, peraltro, ne esce incolume, visti i giri raggiunti.

elica di prua a tunnel
Crediti foto: Max Power

L’unità di controllo

Il controllo dell’elica di prua avviene attraverso un apposito comando posizionato a fianco del volante nautico. Tale mini-joystick – seguendo la natura stessa dell’elica – può essere spostato solo a destra o a sinistra, per azionare l’elica e traslare la prua da una parte o dall’altra. In una barca a motore con piedi poppieri avremo dunque, per esempio, il joystick grande per i piedi poppieri, accompagnato dalla levetta per l’elica di prua, da utilizzare parallelamente e in modo integrato in fase di ormeggio.

Nel nostro negozio di nautica online puoi trovare eliche di prua per barche a vela e per barche a motore, nonché i pannelli di comando necessari. Per ogni modello troverai una minuziosa descrizione, con l’indicazione delle spinta, della potenza e del peso. Potrai dunque scegliere tra le più piccole eliche di manovra per imbarcazioni dai 6 agli 8 metri, con una potenza di circa 3 Kw, per arrivare fino ai modelli più potenti, da installare su barche – a vela o a motore – di oltre 20 metri: in questo caso, per esempio, si potrebbe optare per l‘Elica di Prua Max Power da 15 Kw, che con la sua spinta di 195 chilogrammi permette di manovrare senza difficoltà unità di diporto importanti in spazi ristretti.

https://www.hinelson.com/blog/cavitazione-elica-barca/

L’elica di manovra a prua non elimina qualsiasi problema

L’elica di prua, come abbiamo visto, può essere estremamente utile. Abbiamo però visto che ci sono anche alcuni piccoli svantaggi, che possono peraltro essere ridotti ulteriormente con un’installazione perfetta, nonché con la scelta della più adatta tra le eliche di manovra. Attenzione, però: in chiusura di questo lungo post sull’elica di prua esterna vogliamo sottolineare ancora una volta che questo accessorio per barche aiuta il diportista, facilitando le manovre in porto, ma di certo non cancella ogni difficoltà: manovrare negli spazi stretti resta sempre e comunque un’attività da fare con mille o più attenzione. Dobbiamo quindi mettere in evidenza che l’elica di prua può rendere estremamente semplice una manovra di ormeggio ben impostata, ma non può salvare una manovra sbagliata in partenza. Anzi, in certi casi l’elica di prua potrebbe persino complicare le cose, nella convinzione di poter “aggiustare” tutto all’ultimo secondo . Detto questo, qualsiasi diportista benedirebbe la propria elica di prua e si batterebbe il cinque da solo per averla acquistata e montata trovandosi ad affrontare senza troppa pena un ormeggio con forte vento di traverso, di quelli che da soli costringerebbero a un ormeggio all’inglese.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. Vorrei sapere quali conseguenze pratiche comporta la realizzazione del tunnel per l’elica di prua, in occasione dei rinnovo del certificato di sicurezza. Grazie.

    • Buongiorno Peppe, ti consigliamo di controllare gli spazi per l’installazione del motore dell’elica. In merito ai modelli ti consigliamo i Kit completi, in cui puoi trovare tutto il necessario per effettuare un montaggio completo; il modello disponibile adatto ad un’imbarcazione (gommone) da 10 metri è per esempio questo: https://www.hinelson.com/it/15184-elica-btq-140-40.html

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