Lavori per Vivere in barca – HiNelson Vivere in barca

Ho mollato gli ormeggi nel 2017 e, dopo aver venduto tutto sono riuscito a fare circa 10.000 miglia in Mediterraneo, Atlantico e Caraibi. Ma Vivere in Barca ha un costo e quindi, presto o tardi, a patto che tu non sia un Paperon De’ Paperoni sorgerà la necessità di trovare un lavoro.

Una delle mie grandi passioni è scrivere e quindi dopo qualche tempo di lavoro sugli articoli e sui video del mio blog personale ho cominciato a guardarmi intorno cercando un lavoro che mi desse la possibilità sia di mantenere la mia famiglia e la barca.

Ho così trovato un’Azienda che cercava proprio una figura da inserire nel proprio organico come Writer, mi sono proposto e poco dopo ho cominciato a scrivere articoli. Ad oggi ho al mio attivo circa 150 articoli di nautica. Oltre agli articoli ho cominciato a fare qualche video informativo sulla manutenzione in barca e altri topic inerenti alla nautica il che mi ha permesso di sviluppare il canale su cui sei approdato e stai guardando questo video. L’Azienda di cui parlo è HiNelson, una giovane realtà con solide fondamenta e sicuramente uno sguardo verso il futuro e l’innovazione della nautica.

Grazie ad HiNelson ho la possibilità di sviluppare la mia creatività ed approfondire le mie idee oltre ovviamente al vantaggio di poter continuare a fare quello che amo, e cioè navigare e vivere in barca.

Non nego di essere fortunato e quindi, dato che arrivano molte mail in mi cui viene chiesto quali tipo di lavori si possono svolgere dalla barca in questo nuovo episodio di Vivere in Barca affronteremo proprio questo argomento, lavorare con o dalla barca.

Innanzitutto devi sapere che navigare e lavorare sulla tua barca è bellissimo ma faticosissimo. Voglio cominciare quindi dividendo in tre categorie i lavori da barca. Cominciamo con la prima!

Charter

Il metodo più usato per vivere in barca e forse uno dei più remunerativi… a patto che ti piaccia avere sempre qualcuno in giro per casa tua. Proprio per questo “PUO”” sembrare un lavoro semplice ma in realtà non è così. Oltre a dover essere in possesso di bastanti conoscenze tecniche e pratiche per poter garantire la sicurezza del tuo equipaggio dovrai possedere anche doti da buon Istrione dato che nessuno vorrebbe tornare su una barca su cui non si è trovata a suo agio.

La normativa per effettuare servizio charter in Italia è in continuo mutamento quindi ti consiglio come primo passo di informarti online e successivamente chiamare il tuo commercialista il quale potrà fornirti tutte le info e l’aiuto del caso.

Sappi che ogni parte del Mondo ha le sue regole sul charter e quindi, prima di saltare da una nazione all’altra informati se la tua licenza è valida o devi chiedere un’integrazione per il paese in cui vuoi fare noleggio barca. Un occhio di riguardo dovrà essere per le assicurazioni dato che, come dicevo, sarai responsabile di un equipaggio e dei passeggeri.

Se sei all’inizio della tua esperienza in vela ti sconsiglio vivamente questo mestiere per iniziare, i problemi che sarai chiamato ad affrontare potrebbero essere superiori alle tue forze e la tua avventura potrebbe essere molto breve.

 

Lavori in presenza

Aspetta. Può darsi che la tua attuale professione si situi nelle vicinanze della cantieristica navale ma anche così fare affidamento sui lavori manuali è molto periglioso e a meno che tu non sia dotato di abilità manuali fuori dalla norma ed in questo caso potresti farti notare da un cantiere devi sapere che ogni porto e ogni marina ha i suoi esperti.

Quindi i lavori manuali come il meccanico, l’elettrotecnico o il resinatore non sono molto richiesti in luoghi molo frequentati da barche. Potresti avere più fortuna in luoghi fuori dalle piste battute dei vacanzieri. Ma è una via poco praticabile dato che in ogni posto in cui calerai ancora o ormeggiare al molo c’è un tuttofare che già si occupa di quello che avevi in mente tu.

Ripeto, a meno che tu non sia un fenomeno in qualche lavoro in particolare pensaci bene prima di iniziare una vita in barca cercando di ricavare il tuo salario solo con le tue abilità manuali.

Anche decidere di cercare un lavoro nel posto in cui approdi volta per volta non è una buona strategia. Molto spesso terra e mare sono inconciliabili anche per solo per condizioni meteo marine e quindi se sei ancorato in rada con trenta nodi e vivi in solitaria te la sentiresti di lasciare la barca dove si trova per andare in negozio o al ristorante dove hai trovato lavoro? Come vedi questa è un opzione praticabile solo in due modi; o hai qualcuno che ti aiuta sulla barca oppure hai un ormeggio sicuro dove lasciarla in attesa del tuo ritorno.

Lavori da remoto

Lavoro da remoto vuole dire tutto e niente. Dato il periodo storico particolare in cui stiamo vivendo molte aziende già prospettano ai loro dipendenti il lavoro remoto dato che permettere un sensibile calo dei costi ed un miglioramento della produttività accertato in molti studi. Beh, che tipo di lavoro puoi fare da remoto, in telecommuting? Centinaia. Sei un architetto senza necessità di lavoro fisso in ufficio? Allora puoi andare a vivere in barca. Sei uno scrittore o un VideoMaker? Bene, puoi vivere in barca. Sei un programmatore informatico? Bene! Sei un dipendente e reputi che il lavoro da remoto possa essere il tuo futuro in Azienda? Proponiti.

Un proverbio Giapponese recita “Chiedere imbarazza per un secondo, non chiedere imbarazza tutta la vita”.

Appurato quindi che i lavori da remoto sono infiniti a patt che tu dimostri un poco di inventiva posso sicuramente darti qualche consiglio dato che il lavoro che faccio lo svolgo interamente dalla barca.

Il primo strumento di cui ti devi dotare per lavorare in barca è nella quasi totalità dei casi il computer, più raramente la macchina da cucire o altri utensili ed il secondo è il Wi-Fi, la linfa magnetica che ti permette di lavorare da remoto.

Da non perdere:   Guida scientifica alla scelta del tender ideale per la tua barca

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Rimandandoti al mio video Internet a Bordo per quanto concerne il Wi-Fi parliamo di computer a bordo.

Come puoi capire da solo PC e acqua non sono grandi amici, anzi, parlerei proprio di un odio cordiale da parte del computer per l’acqua salata.

In inverno l’umidità in barca è molta ma ci si può proteggere con stufe, riscaldamento e deumidificatore. La barca non è un ufficio! Molto spesso il tavolo del quadrato non fornisce una scrivania adeguata al lavoro, soprattutto per la posizione della schiena la quale non trova appoggio.

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Senza magari acquistare una Executive Chair da ufficio a New York un piccolo accorgimento potrebbe essere di usare i doppi cuscini galleggianti o meglio ancra le sedute ergonomiche rigide per il pozzetto. Sono sicuro che dopo qualche mese la tua schiena ti ringrazierà.

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Mentre d’estate, quando la giornata è bella, ventilata e tu sei in rada sotto il sole sottocoperta farà sicuramente troppo caldo per lavorare ed è giocoforza trasferirsi in pozzetto. E qui il computer fa bella mostra di se sul tavolo è esposto agli elementi.

Per evitare che il computer passi dal tavolo al mare a seguito di un’onda un pò più forte delle altre usa una tovaglietta adesiva!

Il problema principale è dato dall’acqua quindi non appena ti sembra che il meteo possa peggiorare porta il tuo pc al coperto. Doversi alzare per controllare l’ancora, bloccare una drizza che sbatte e molto altro è normale su una barca in rada. Puoi facilmente dimenticare il tuo computer e dimenticartene. Capirai da solo che onde e pioggia saranno fatali. Quindi nel dubbio ritira sempre il tuo PC dato che è lo strumento di lavoro più importante della tua barca.

Grazia al mio passato informatico so che anche il caldo non è un bell’affare. Da evitare assolutamente lavorare sotto il sole cocente. Ma anche in su scafi colorati con vernici scure come blu e nero l’interno della barca sarà bollente d’estate e quindi o ti puoi concedere il lusso dell’aria condizionato o devi necessariamente usare un ventilatore. Spesso e volentieri i sistemi di raffreddamento dei pc portatili vanno bene per uffici con temperature che si aggirano fra i 20 e i 25 gradi, non a barche da 40 gradi.

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Più il computer si scalda e meno veloce sarà fino a rallentare bloccandosi spesso. Più volte succede più probabilità hai di danneggiare il computer seriamente. La RAM soffre particolarmente in climi caldi dati che è una scheda rimovibile spesso situata in un alloggiamento a se stante. Quindi se dovesse succedere qualcosa al PC e lo voleste portare in riparazione chiedete di cambiare la stecca di RAM e di provare ad accenderlo con quella nuova. Se funzionerà ritenetevi fortunati.

Lavorare in barca al caldo per molto tempo danneggia anche te. Ogni tanto prenditi una pausa, bevi molta acqua e fai un bel bagno rinfrescante. Muoversi sembra un ovvietà me soprattutto in barca è molto importante sgranchirsi le gambe e la schiena.

Ricordati che se devi lavorare su Internet il tuo segnale Wi-Fi dovrà essere forte altrimenti caricare una foto o controllare le mail diventerà uno strazio.

Per ovviare a questi problemi puoi decidere di trasferirti a terra oppure ormeggiare in marina.

Il trasferimento in tender è pericolosissimo. Inserisci il tuo pc in una ottima sacca stagna. Guarda il mio video sulla sacca stagna Plastimo Dry Bag. Inoltre sappi che se hai deciso di andare a lavorare in un bar la rete non sarà come ti aspetti.

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Tutti possono comprare un adesivo WiFi Ready ma da avere il wifi ad averne uno che funzioni è un’altra storia. Fai un test con il tuo telefono prima di prenderti la briga di scendere a terra e scoprire che è impossibile lavorare. Piuttosto compra una SIM dati e ti rimando ancora una volta al mio video Internet a Bordo.

Lavorare ormeggiati in marina invece può sembrare lo scenario ideale ma molto spesso non è così. Hai corente e protezione ma anche un sacco di distrazioni date soprattutto dalle persone che gravitano intorno alla barca.

Spesso anche rimanere con il naso incollato allo schermo non dissuade alcune persone a voler incominciare una conversazione sulla barca, sul mare, sul tempo o informarvi che c’è l’Happy Hour al bar. Le relazioni interpersonali sono una cosa bellissima ma ricordati che devi lavorare ed essendo distratto ogni quarto d’ora non ti permetterà di combinare nulla!

Ora sai che lavorare in barca è eccezionale ma non è uno scherzo. E se stai cercando il tuo lavoro ideale ti faccio i miei più sinceri auguri e perchè no, prova a mandare una mail con il tuo CV ad HiNelson!

 

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N.B. Disclaimer immagini. Alcune delle immagini presenti in questo articolo sono di proprietà dell’autore, altre sono create con Google Earth©, tutte le altre sono frutto di ricerche sul motore di ricerca Google con la spunta “contrassegnate per essere riutilizzate” in “diritti di utilizzo”.

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Scritto da
Fabio Portesan
Fabio Portesan
Navigo nel Mediterraneo con la mia famiglia dal 2017. Fino al 2021 ho sperimentato il vivere in barca in tutte le stagioni accumulando un po' di esperienza marina. VideoMaker per passione e scrittore per necessità realizzo video di cultura marinara e manutenzione nautica dedicati ad un utilizzo più consapevole della barca ed alla salvaguardia dell'ambiente marino.

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