Meglio il Vhf fisso o il Vhf mobile? Sì, nel 2023 questa domanda è ancora sulla bocca di tantissimi diportisti. Facciamo un ripasso veloce: secondo la legge, la radio per barca VHF marino è obbligatoria per tutte le barche destinate a navigare oltre le 6 miglia. Il consiglio, però, è quello di prevedere a bordo della barca un VHF marino anche in caso di distanze minori, per il semplice fatto che questo dispositivo può essere fondamentale in caso di emergenza. Va infatti sottolineato che il nostro caro smartphone non è pensato per funzionare in mare: allontanandosi dalla costa il “campo” per il nostro cellulare è tutt’altro che scontato, e non si contano purtroppo i cellulari finiti in mare, caduti magari dal taschino dalla camicia, o dopo essere stati imprudentemente appoggiati sul ponte (laddove come sappiamo i moderni Vhf portatili galleggiano e possono essere comodamente recuperati). Quindi sì, sempre molto meglio avere a bordo una radio nautica. Resta però il classico dubbio amletico: meglio il modello fisso o quello mobile? Oggi vogliamo presentare la terza via, un compromesso che può fare la felicità di tanti diportisti: parliamo del VHF Black Box.
VHF portatile o VHF fisso
Prima di parlare del Vhf Black Box vale la pena rispolverare l’annosa questione della radio nautica fissa o portatile. Anche perché, lo vogliamo sottolineare, l’offerta del Vhf black box acquisisce valore proprio come compromesso tra questi modelli. I pro del Vhf fisso sono noti a tutti: si tratta di un dispositivo potente, che può raggiungere i 25 watt (ovvero la potenza massima di emissione concessa agli apparati per la nautica da diporto). Di contro il Vhf mobile conosce delle potenze minori, che di solito si aggirano intorno ai 5 watt. La potenza influisce in modo concreto sulla distanza di comunicazione, anche se, va sempre sottolineato, a fare la differenza è anche e sempre l‘altezza dell’antenna. In linea di massima, però, per chi non si allontana eccessivamente dalla costa le distanze coperte dai modelli portatili possono sicuramente essere sufficienti.
Attenzione, però: il grande svantaggio dei Vhf portatili è rappresentato dall’autonomia della batteria, la quale non può essere eterna. D’altro canto, però, il modello portatile non risente di eventuali black-out dell’impianto elettrico, e possono essere usato in qualsiasi punto della barca, da poppa a prua: per ascoltare il canale 16 non si deve per forza stare fermi nella medesima posizione, come accade con il modello fisso! E ancora, non va trascurato il fatto che il Vhf portatile può essere trasportato in caso di emergenza nella zattera per barca (del resto per chi si allontana molto dalla costa il consiglio è sempre quello di avere due radio, una fissa, l’altra portatile e sempre carica, da mettere nella sacca stagna di sopravvivenza). Non bisogna poi dimenticare il fatto che i Vhf portatili costano tendenzialmente di meno – anche se esistono dei modelli innovativi e ricchi di funzioni che hanno comunque un costo importante.
Ecco, dall’analisi dei pro e dei contro dei due modelli classici è possibile capire meglio perché in certi casi ha senso pensare al Vhf black box!
Il VHF black box
Cos’è il Vhf black Box? Si tratta di un modello di radio nautica tutto sommato semplice, rappresentato da un impianto modulare. Questi modelli si compongono infatti di un’unità remota, di un altoparlante e di un microfono, e possono essere sfruttati intelligentemente sia in caso di imbarcazioni piccole, sia in caso di barche più grandi. Nelle imbarcazioni piccole il vantaggio è quello di poter installare l’unità remota praticamente ovunque, senza sprecare spazio prezioso da dedicare magari ad altri dispositivi come l’ecoscandaglio, pur potendo usare liberamente la radio – grazie al cavo del microfono, in alcuni modelli significativamente lungo. Nelle barche grandi, invece, il Vhf black box può essere una scelta intelligente per la possibilità di connettere più microfoni, così da avere una, due o tre possibili postazioni di comunicazione a bordo.
Il vantaggio è quindi quello di avere a bordo un apparato fisso di comunicazione con le potenze tipiche dei Vhf fissi, ma con la libertà e l’ingombro ridotto dei modelli portatili sul lato pratico.
I modelli ai quali puntare
Presentiamo qui due modello di VHF black box da tenere sott’occhio
VHF 315i con Black Box – Garmin
Parliamo di un sistema di comunicazione avanzato, che può supportare fino a 3 microfoni. Dotato ovviamente della funzione DSC (eventualmente anche direttamente dal chartplotter Garmin se presente a bordo e collegato), permette di variare la potenza di trasmissione tra 1 e 25 watt. Da sottolineare la presenza della funzione Atis, per la localizzazione e per il monitoraggio.
VHF Ray91 Black Box – Raymarine
Parliamo di un impianto di alta qualità, con ricevitore AIS integrato. Audio cristallino, questa radio nautica può essere connessa e integrata con i display multifunzione compatibili presenti a bordo. Esiste anche la versione Ray90, più economica, senza AIS integrato.
