Abbigliamento nautico invernale. I must have da mettere in borsa

Navigare durante la stagione invernale richiede un abbigliamento nautico particolare. Per scoprire i must have da mettere nella sacca abbiamo fatto una piccola ricerca attraverso la nostra community. Chi meglio di chi naviga può consigliare cosa indossare per le uscite nella stazione più fredda?

L’inverno infatti potrebbe sembrare la stagione più scomoda, difficile e poco invitante per mollare gli ormeggi.
In realtà è proprio questo il periodo dell’anno e il momento migliore per navigare, godendo del vento, per un’uscita giornaliera oppure per un allenamento in previsione della stagione delle regate.

Quindi è importante avere il giusto abbigliamento nautico tecnico per non soffrire il freddo, molto spesso anticamera del mal di mare.

Prima regola è quella di vestirsi “a cipolla”, famosissimo principio che tutti i marinai seguono alla lettera in ogni stagione.

Vestirsi a cipolla significa infatti indossare diversi strati in modo da potersi facilmente adattare alla temperatura o alle condizioni che si trovano a bordo in un determinato momento.

Spesso infatti vestirsi in modo adeguato non dipende solo dalla temperatura che troveremo ma anche dal tipo di attività che si svolgerà durante la navigazione.
Quindi bisogna sempre partire dalla domanda; sarà un’uscita di piacere o un allenamento inteso?

Per questo, uscire in mare con l’abbigliamento nautico tecnico giusto e che corrisponda alle proprie esigenze è importante per affrontare una navigazione sicura e che permetta di poter essere sempre pronti alle attività richieste.

Intimo tecnico

Una volta si usava la lana e il cotone. Oggi, grazie ai tessuti di ultima generazione si possono indossare capi che assolvono all’importante funzione di proteggere dal freddo permettendo al nostro corpo di respirare e di non trattenere l’umido. “Restare asciutti è la cosa più importante”, ci ha raccontato Roberto, velista e regatante. “Molto spesso navigare in inverno comporta una sudorazione molto simile a quella di una giornata calda estiva, ma il problema giunge quando ci dobbiamo fermare e il sudore raffreddandosi porta ad avere ancora più freddo.”

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Strato intermedio

Per lo strato intermedio le opzioni sono molteplici e molto spesso personali. Infatti, parliamo di indumenti che devono tenere caldo, ma devono anche essere comodi e pratici.
Anche in questo caso i nuovi tessuti sono diventati utili per chi naviga in periodi invernali e vuole un abbigliamento tecnico di qualità.
Per i pantaloni da barca le scelte sono molteplici.

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Per quanto riguarda la parte superiore ci sono diverse tipologie di pile, giacche o smanicati che vengono a supporto di chi vuole stare caldo ma ha la necessità di muoversi in modo agevole.

“Solitamente indosso uno smanicato sotto la giacca da vela.” Ci racconta Daniele, velista che ama navigare soprattutto in inverno. “Questo mi permette di muovermi più facilmente. Se poi la temperatura fosse più bassa indosso una giacca antivento, in questo modo aumento lo strato di abbigliamento senza però compromettere l’agilità nei movimenti. Navigando da solo per la maggior parte delle volte ho bisogno di sentirmi comodo.”

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Proteggersi dall’acqua: capitolo cerata

Le cerate meritano un vero e proprio capitolo a parte per l’abbigliamento nautico usato durante le uscite invernali. Questo perché sono capi fondamentali per il benessere in barca e per proteggersi dalle onde o dalla pioggia. E’ uno dei capi che merita di essere cercato e scelto affinchè risponda al 100% alle proprie esigenze personali. Se vogliamo usare una battuta di uno spot famoso; una cerata…what’s else.

Si, perché se una cerata è di qualità e ci veste in modo perfetto, non avremmo bisogno di altro per affrontare il maltempo, la pioggia, le onde, l’umidità.

Qualche mese abbiamo organizzato una serata dove è stata presentata la cerata Activ’ di Plastimo. Clicca qui per leggere tutto l’articolo.

Un chiaro esempio di dettagli che rendono una cerata un capo di abbigliamento nautico di alta qualità.

La cerata Activ’ è formata da due capi: la salopette e la giacca.

Da non perdere:   Scegliere la canna da pesca

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Ecco alcune caratteristiche di questa cerata:

-tessuto trilaminato idrofobico (che significa che rifiuta l’acqua) e microporoso (evacuazione dall’interno verso l’esterno dell’umidità).

– Salopette formata da pantalone e pettorina, per agevolare la vestibilità e i movimenti.

– Cappuccio della giacca foderato in rete con collo alto 15 cm foderato in pile, a protezione quasi totale del viso. Nella parte laterale il cappuccio è dotato di visori protetti per garantire la visibilità senza doversi esporre esternamente.

-La giacca è dotata di tasche nella parte anteriore, due interne impermeabili con cerniera, due tasche scaldamani con micropile ed una tasca impermeabile con cerniera sull’avambraccio.

-Gomiti rinforzati in cordura. I polsini sono in neoprene regolabili con velcro antiabrasivo, che non rovina i capi di abbigliamento che indossiamo sotto, e anti-presa. La chiusura lampo è a doppio cursore per agevolare i movimenti. Anche per questo modello esiste la versione femminile con siluette modellata.

-Versione femminile e maschile del capo.

“La cerata è il capo che cambia la vita a bordo, nel vero senso della parola.” Racconta Chiara, velista professionista. “Per navigare in inverno con gli amici o per un uso più professionale, come nelle regate lunghe o a bastone, credo sia fondamentale scegliere un modello che garantisca impermeabilità e un’ottima vestibilità, soprattutto per noi donne. E’ finito il tempo in cui le vecchie cerate ci facevano sembrare delle masse informi. Oggi possiamo trovare finalmente dei modelli con misure e forme idonee ad una velista.”

Ai piedi di un navigatore

Chi va per mare sa benissimo che le calzature da barca sono un altro elemento importante che svolge due principali funzioni: la sicurezza e la comodità.

Soprattutto in inverno avere i piedi asciutti e caldi è una condizione importante, e non bisogna sottovalutare una scelta accurata del modello e delle caratteristiche.

Per quanto riguarda la sicurezza invece una buona calzatura deve avere una buona aderenza su superfici bagnate e soprattutto non deve lasciare segni sulla coperta della barca.

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Per navigare in inverno sono sicuramente necessari anche un paio di buoni stivali. Lo stivale in barca rappresenta il capo di abbigliamento nautico tecnico che può essere usato in regata come in trasferimento o per navigazioni di un giorno. Il loro compito è quello di proteggere dall’acqua integrando l’azione della cerata.

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Gli accessori: last but not least.

Non dimenticate di mettere nella sacca anche gli accessori che servono in un’uscita in barca nel periodo invernale.

Un berretto di lana per riscaldarsi e proteggersi dall’umidità.

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Dei guanti con due mezze dita. Questo garantisce di poter avere la sensibilità necessaria alle manovre correnti.

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Scaldacollo. Un accessorio veramente utilissimo per tenere calda la parte del collo che può essere indossato in modo semplice e veloce.

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Qualche curiosità.

Come si vestivano durante l’inverno i navigatori, prima dell’era dei nuovi materiali tecnici?
Se amate le letture dei grandi navigatori del passato, avrete avuto modo di scoprire che tipo di abbigliamento utilizzavano durante la stagione invernale.

abbigliamento nautico invernale

I capi di lana erano i più utilizzati, sia per lo strato intermedio che per l’intimo. La lana è capace di isolare dal freddo, ma in mare ha un grande inconveniente; non si asciuga facilmente.

Negli anni 70-80 molti navigatori utilizzavano l’abbigliamento da montagna, come piumini e tutte da sci, abbinati sempre da indumenti di lana e di tessuti pesanti.

Il grande Eric Tabarly, nel libro sulla sua vittoria alla Ostar, racconta che al momento del suo turno di riposo, scendeva sottocoperta ed indossava il pigiama.
Altri tempi!!!!

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Scritto da
Laura Doria
Laura Doria
Mi chiamo Laura Doria e sono nata al mare, quindi raccontare storie ed incontrare i personaggi del mondo della nautica è qualcosa di naturale per me. Perché è sempre un grande privilegio scrivere della passione che punta la prua verso i grandi orizzonti blu.

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