Come effettuare la scelta del filo da pesca più indicato a seconda della tecnica?

In questo approfondimento vogliamo tornare a parlare di un argomento di cui non si parla mai abbastanza, spesso mal digerito sia dai neofiti che dai pescatori esperti, ovvero la scelta della lenza da pesca più appropriata.

Al di là della guida generale all’acquisto dei fili da pesca, che abbiamo già visto e che consigliamo di rivedere per un discorso più ampio sull’argomento, quello che vogliamo fare oggi è aggiungere un altro passaggio e, se possibile, fornire informazioni utili che rispondano in maniera intuitiva alla domanda “qual è la miglior lenza in base alla tecnica di pesca?“. 

Continuate la lettura e faremo del nostro meglio per rispondere!

Tipi di filo da pesca: fluorocarbon, nylon, trecciato e…

A scanso di equivoci, prendiamoci un attimo per rinfrescare la memoria circa i principali tipi di fili da pesca che gli appassionati di tutto il mondo hanno a disposizione indipendentemente dalla tecnica di pesca scelta. 

  • Nylon: è il tipo più “antico” di lenza, una sorta di jolly buono per ogni occasione, nonché il più economico. Presenta una elevata elasticità, che però implica meno sensibilità della canna da pesca.
  • Fluorocarbon: il filo fluorocarbon è conosciuto da ogni pescatore per la sua quasi totale invisibilità in acqua, che lo rende estremamente apprezzato per la realizzazione dei terminali. Risulta essere inoltre piuttosto rigido a vantaggio della sensibilità e molto resistente all’ abrasione.
  • Trecciato: a completare la triade tradizionale dei fili da pesca, ha tra le sue caratteristiche più note un elevato carico di rottura e la tendenza a essere poco elastico. Il diametro mediamente inferiore permette di averne grandi quantità nella bobina del mulinello.

Questi sono i principali tipi di lenza che ogni pescatore conosce, ma ne esistono anche altri che vale la pena se non altro di menzionare: 

  • Fluorocoated: si tratta semplicemente di un filo in nylon a cui viene applicato uno o più strati di fluorocarbon. Questo aumenta la resistenza all’abrasione e ne diminuisce lo rende quasi invisibile in acqua.
  • Ester: è un filo che sta riscuotendo molto successo all’estero e rappresenta una novità da noi, sensibile quanto fragile, ha un peso specifico maggiore del nylon e proprio per questo e per l’affondamento accelerato è apprezzatissimo dagli appassionati.
  • Kevlar: il filo per lenza madre più resistente all’abrasione di tutto il mercato, presenta però un costo piuttosto alto e una visibilità piuttosto elevata, che lo rende poco adatto alla pesca in acque cristalline.

Fatta questa premessa, arriviamo finalmente al dunque e vediamo quali sono le tecniche che meglio si adattano a ciascun tipo di filo da pesca. 

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La miglior lenza per ciascun tipo di tecnica scelta dal pescatore

A quale tecnica si adattano meglio i vari tipi di lenza che abbiamo visto, dunque? Le caratteristiche che abbiamo già elencato in maniera sommaria potrebbero già aver aiutato l’intuito dei più esperti, ma andiamo con ordine.

Lenze in Nylon 

 Ci sarà un motivo se il caro vecchio Nylon rimane comunque in commercio a discapito di tutti i progressi tecnologici degli altri materiali, no? La versatilità di questo materiale unita alla sua elasticità conclamata lo rende in grado di spaziare tra tecniche come la pesca a fondo, la pesca bolognese e perfino lo spinning. Lo si può usare un po’ per tutto, insomma, anche per la cattura di prede di grandi dimensioni, a patto che i lanci da svolgere non siano troppo lunghi. Un limite di circa 200 metri, se utilizzato dalla costa, può essere indicativamente suggerito prima di pensare al trecciato, che a parità di tenuta consente di imbobinare molti più metri.

Lenze in Fluorocarbon / Fluorocoated

Ha costi mediamente più alti, ma vale ogni centesimo speso, soprattutto se ci apprestiamo a una battuta di pesca in cui è fondamentale che il pesce non si accorga della nostra lenza. Ciò detto, il fluorocarbon è un ottimo jolly e può essere utilizzato con profitto sia per lo spinning tradizionale che per tecniche più di nicchia come il carp fishing e anche per la pesca al luccio.

Trecciato

Per le sue caratteristiche, il trecciato è ottimo per la pesca a spinning e anche per il “big game” con i lanci a lunga gittata. Le applicazioni in questo senso sono un po’ limitate a livello numerico, ma il carico di rottura elevato permette di imbobinarne di più sul mulinello rispetto alle sue controparti. Questo permette di effettuare lanci più lunghi, ma attenzione, perché la sua resistenza all’abrasione è quasi nulla, e risulta quindi poco indicato per pescare presso fondali irti di ostacoli (se si pratica spinning dalla riva).

In ultima analisi, qualunque sia il tipo di lenza con cui deciderete di armare il vostro mulinello, sia esso nylon, fluorocarbon, monofilo o quant’altro, è importante anche scegliere la canna da pesca giusta per il tipo di tecnica che si vuole praticare. Il filo corretto, infatti, fa una parte del lavoro, ma anche il resto dell’attrezzatura è fondamentale!

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Scritto da
Luigi Oriani
Luigi Oriani
Nato a Milano nel 1992, la pianura che circonda la sua città non gli impedisce di sviluppare una grande passione per il mare. Chiedetegli di descrivere il suo momento ideale e vi parlerà di un tramonto in barca, sorseggiando un bicchiere di bianco nella baia di Corfù mentre il pesce sfrigola sulla griglia.

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