Patente nautica internazionale: facciamo chiarezza

Purtroppo, quando si parla di patente nautica i dubbi sono sempre tanti. Su questo magazine ci occupiamo regolarmente di aiutare i nostri lettori a scegliere i migliori accessori per la pesca, nonché i migliori accessori per la nautica. Ma al di là dei prodotti da portare in barca, a creare quesiti e domande è spesso il lato burocratico, a partire dalle licenze necessarie per navigare nelle acque italiane e non solo. Proprio per questo motivo, nelle ultime settimane, abbiamo dedicato dei post a questo tema, parlando delle tipologie di patente nautica e spiegando quando questa licenza serve e quando invece non è necessaria. Ma c’è un argomento interno a questo topic sul quale le domande si fanno ancora più fitti, e i dubbi sono continui: parliamo della patente nautica internazionale e, più in generale, della possibilità di navigare all’estero.

Con la patente nautica italiana è possibile navigare all’estero? E, con la stessa licenza, è possibile anche noleggiare delle barche in altri Paesi dell’Unione Europea? E ancora, come si dovrebbero comportare gli italiani residenti all’estero in tema licenza nautica? Le domande, in questo campo, sono davvero infinite. Purtroppo, però, le risposte non sono quasi mai semplici da individuare, né da interpretare. Vogliamo però aiutarti a districarti tra la selva delle normative, per capire come è la situazione attuale per quanto riguarda la patente nautica internazionale e la navigazione all’estero.

La patente nautica internazionale

Si sente spesso parlare di patente nautica internazionale, e anzi, negli ultimi anni se ne è parlato sempre di più. Del resto, questo concetto ci sembra già di per sé naturale: con la nostra normale patente di guida, rilasciata dalla motorizzazione italiana, possiamo condurre l’automobile su qualsiasi strada europea, persino sulle strade inglesi che richiedono la guida a sinistra. A dirlo, infatti, è la direttiva comunitaria 91/439/CEE del 29 luglio 1991. Nel caso delle barche, invece, non esiste nulla di simile, e dunque niente, di per sé, è dato per scontato. Per sopravanzare questi ostacoli, da anni si parla per l’appunto della patente nautica internazionale, e quindi di una licenza per diportisti da poter utilizzare in qualsiasi luogo e su qualunque natante o imbarcazione da diporto. Ebbene, ecco la prima e più importante informazione che ti vogliamo dare: ad oggi non esiste nessuna vera patente nautica internazionale. Puoi metterti in contatto con la scuola velica con la quale hai conseguito la tua patente per la barca, puoi andare a richiedere informazioni alla Capitaneria di Porto, ma la risposta sarà sempre quella: la patente nautica internazionale è solamente un’ipotesi. Tutto nasce dalla risoluzione 40 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite a Ginevra, la quale aveva stabilito la nascita della ICC, ovvero della  l’International Certificate of Competence, che doveva permettere ai cittadini europei di navigare senza problemi nelle acque dell’intero continente. Le cose, però, non si sono sviluppate come previsto.

Esiste, effettivamente, una patente ICC, rilasciata dalla RYA (Royal Yachting Association), un ente governativo inglese. Si tratta però non propriamente di una patente, né di una vera patente nautica in inglese, quanto invece di un certificato, nello specifico del Certificato internazionale di operatore da diporto RYA, che i cittadini britannici possono utilizzare nelle acque britanniche e per noleggiare unità di diporto in Paesi che non prevedono un’abilitazione. Ne risulta però che questa patente ICC non è in alcun modo la tanto sognata patente nautica internazionale: prova ne è il fatto che, tuttora, i cittadini italiani – e quindi non i cittadini stranieri che navigano in acque italiane – possono condurre delle unità da diporto in acque italiane solo se provvisti di una patente nautica rilasciata dallo Stato Italiano. Quindi sì, esiste il Certificato Internazionale di Abilitazione al Comando emesso secondo la risoluzione 40 UNECE, International Certificate for Operator of Pleasure Craft, ma no, non esiste una reale patente nautica internazionale, tanto più che l’ICC può essere rilasciato solamente ai cittadini britannici o, in alternativa, ai cittadini stranieri residenti in Gran Bretagna.
Ma da cosa è regolata, dunque, la navigazione all’estero?

La navigazione da parte di stranieri in acque italiane

Ovviamente la questione che ci poniamo più spesso è quella relativa alla possibilità degli italiani di navigare all’estero. Per meglio comprendere la situazione a livello internazionale è bene partire però da una conoscenza esaustiva della normativa italiana, così da capire più agevolmente cosa cambia tra un Paese e l’altro. Molto probabilmente sai benissimo quando serve la patente nautica in Italia: l’obbligo vige per tutte le barche superiori ai 24 metri di lunghezza; la patente nautica è obbligatoria, inoltre, per navigare con qualsiasi tipo di barca, a prescindere dalla lunghezza, oltre le 6 miglia dalla costa; a prescindere dalla lunghezza della barca e dalla distanza della costa, poi, va sottolineato che è vietato guidare una barca senza patente nautica se quella è dotata di un motore con più di 30 kw.

Queste però sono solamente le basi: quello che ci interessa, qui, è capire come si comporta la normativa italiana nel caso di stranieri che navigano nelle nostre acque territoriali. Ebbene, il tutto è riassunto con dovizia di particolari nel decreto ministeriale n. 146 del 29/07/2008, relativo al Regolamento di attuazione del Codice della nautica. All’articolo 34 si legge infatti che gli stranieri, nonché gli italiani con residenza all’estero, che risultino in possesso di un titolo di abilitazione o di un documento riconosciuto equipollente dallo Stato estero di appartenenza o anche solo di residenza, possono comandare imbarcazioni da diporto – oppure navi da diporto – in base a quanto scritto nello Codice della nautica. Lo stesso vale per i natanti da diporto. In tutti questi casi, insomma, a fare fede è il nostro Codice, che abilita alla navigazione tutti quelli che possiedono una licenza equipollente, purché siano iscritte nei registri previsti.

Attenzione, però, perché al secondo comma si precisa che, per gli stranieri come per gli italiani residenti all’estero al comando di imbarcazioni da diporto iscritte in registri stranieri, l’obbligo della patente nautica è normato in base alla legge di Stato di Bandiera dell’Unità. A fare fede, dunque, non è la nazionalità o la residenza del diportista, né la posizione geografica della barca: no, in questo senso il riferimento è alla nazionalità della barca. Su una barca che batte bandiera belga, insomma, l’obbligo di avere o meno al patente nautica è normato dalle normative del Belgio. A chiarire ulteriormente la situazione arriva poi il terzo comma del medesimo articolo, in cui si spiega che per tutti i cittadini comunitari, e quindi per tutti i cittadini dell’Unione Europea, si prescinde quando detto dei commi precedenti, a patto che questi possano esibire una dichiarazione rilasciata dalle autorità competenti del rispettivo Paese, nella quale si affermi che nel Paese di provenienza del comandante – o nel Paese corrispondente alla bandiera della barca – non è prevista nessuna licenza particolare per l’attività in questione.

patente nautica all'estero

La navigazione in acque italiane con patente nautica estera

Da tutto questo deriva, per esempio, che un cittadino italiano che decide di condurre una bandiera battente bandiera italiana non può farlo in assenza di patente nautica italiana. Chi, per motivi economici o pratici, decide dunque di conseguire la patente nautica – per esempio – croata, non potrà navigare in acque italiane — se non accompagnando a tale licenza anche la residenza croata.

E cosa può comportare tutto questo? Ipotizziamo che un cittadino italiano, per risparmiare soldi e tempo, decida di conseguire proprio la patente nautica croata, al posto di quella italiana. Non dovrà fare altro che iscriversi a un esame presso una Capitaneria di Porto in Croazia e, con qualche centinaia di euro, entrare in possesso della licenza, dopo un esame orale relativo alle nozioni basilari di navigazione e alle dotazioni di sicurezza per la barca, senza effettuare, per esempio, nessuna prova di carteggio. Con quella patente nautica, però, il cittadino italiano potrà navigare solo in acque croate. Comandando una barca in acque italiane con quella licenza, infatti, andrà incontro a salatissime sanzioni. Si parla infatti di multe dai 2.066 agli 8.263 euro nel caso di natanti da diporto, e di multe dai 4.132 ai 16.526 euro nel caso di imbarcazioni da diporto. Il rischio, insomma, è davvero grosso!

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Questa, insomma, è la situazione odierna: la vera patente nautica internazionale non esiste, e la patente nautica in inglese ICC non è una vera licenza di navigazione, perlomeno non nei Paesi che hanno deciso di non adottarla o che richiedono una patente nautica nel senso stretto del termine. Certo, ci sono alcuni Stati europei che hanno deciso di riconoscere ai propri cittadini le licenze nautiche conseguite altrove, un primo atto di apertura che però, non a caso, è stato fatto solo da Paesi senza sbocco sul mare: l’Austria, saggiamente, ha per esempio dato la possibilità ai propri cittadini di fare l’esame proprio in Croazia, così da agevolare al massimo l’attività diportistica a livello sovranazionale.

La navigazione all’estero

Bene, ora abbiamo visto come funziona la navigazione nelle acque territoriali per i cittadini stranieri, e abbiamo visto anche cosa possono – o meglio, non possono – fare i cittadini italiani con licenza nautica conseguita all’estero. Partendo dunque dal presupposto che un cittadino italiano che vuole navigare in Italia deve possedere una patente nautica italiana, la domanda successiva è: dove possono navigare gli italiani con la loro patente? Ebbene, in realtà questa risposta è abbastanza semplice. Un italiano provvisto di patente nautica italiana può navigare entro i limiti della stessa licenza – e quindi eventualmente entro le 12 miglia dalla costa – in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Con la tua patente nautica italiana, dunque, puoi benissimo navigare in Grecia, in Spagna, in Francia e via dicendo. Attenzione, però: questo non significa che gli italiani sono automaticamente autorizzati a comandare imbarcazioni con bandiere straniere.

Non bisogna inoltre scordare che ogni Paese presenta delle regole differenti. Quindi sì, con la patente nautica italiana è possibile navigare in qualsiasi Paese europeo, ma questo non significa che ogni singolo Stato abbia la medesima normativa italiana: come abbiamo visto è vero il contrario. Questo principio non è però facilissimo da digerire, partendo da presupposto per cui è la nazionalità della barca a determinare la giurisdizione in vigore in mare aperto. Lo status giuridico di chi si trova su una barca, dunque, è stabilito non dalla propria nazionalità, non da quella del proprietario dell’unità, quanto da quella della barca. Su una barca tedesca, per fare un esempio, vale la legge tedesca.

Ma cosa cambia di Paese in Paese? Facciamo un excursus veloce!

In Grecia la patente nautica è obbligatoria per il noleggio di qualunque imbarcazione. In Spagna la licenza nautica è d’obbligo per condurre una barca a vela di oltre 6 metri, nonché per comandare una barca a motore al di sopra dei 5 metri e, in ogni caso, con una potenza superiore agli 11,26 kw. In Croazia è necessaria la patente nautica per qualunque tipo di imbarcazione, ed è inoltre obbligatoria la licenza di utilizzo per le Radio VHF. In Francia, caso del tutto particolare, non è necessario avere un titolo di guida per le barche da diporto a vela, anche nel caso in cui queste siano equipaggiate con un motore ausiliario. Per la conduzione di barche a motore la legge francese prevede invece 3 titoli di guida diversi, ovvero la Carta mare, la Patente nautica costiera e la Patenta nautica d’altura. Anche nel Regno Unito vige una certa libertà, con la Royal Yachting Association che, invece di puntare sull’obbligatorietà, ha optato per la volontarietà. Ne risulta dunque che per qualsiasi unità inferiore ai 24 metri e con stazza lorda al di sotto delle 80 tonnellate, i diportisti puri – e quindi senza scopo di lucro – non necessitano di nessun titolo di guida. In Belgio la patente nautica è richiesta per la navigazione d’altura: l’esame si presenta piuttosto semplice, ma va sottolineato che per accedervi è necessario avere alle proprie spalle almeno un anno di esperienza in compagnia di un tutor provvisto di patente. Insomma, Paese che vai, legge che trovi, anche in campo nautico! Meglio quindi studiare le norme locali prima di muoversi, anche in paesi relativamente vicini all’Italia.

Un esempio oltreoceano: la patente nautica negli Stati Uniti

patente nautica internazionale

In tanti, con commenti ed email, ci hanno chiesto maggiori chiarimenti per quanto riguarda la necessità della patente nautica al di fuori dell’Europa. Cosa serve per uscire in barca negli Stati Uniti, lungo le coste del Giappone, dell’Australia, del Brasile o del Sud Africa? Ebbene, ogni Paese ha delle regole a sé stanti, ed è quindi difficile avere la risposta esatta a ogni quesito. Pensiamo per esempio agli Stati Uniti: è necessario avere la patente nautica per condurre una barca negli USA? Ecco, la risposta non è semplice, poiché la legge non è uniforme in tutti gli Stati Uniti. Ci sono infatti 8 stati in cui è possibile usare una barca senza alcuna licenza: in Alaska, Arizona, Arkansas, California, Idaho, Wyoming, South Dakota, e Maine è possibile infatti navigare senza sailing licence. Gli altri Stati degli USA richiedono una patente nautica, la quale è però di volta in volta differente. Di più: anche le regole cambiano tra uno Stato e l’altro. Pensiamo per esempio al Maryland: tutte le persone nate dopo il 30 giugno devono avere un certificato di sicurezza nautica per poter condurre una barca. In Alabama la patente nautica non è dovuta a chi nel 1994 aveva almeno 40 anni, mentre in Delaware la patente nautica è richiesta a tutte le persone nate dopo il 1° gennaio 1978. Meglio, insomma, non dare mai nulla per scontato, e informarsi molto bene sulle leggi in vigore in ogni posto in cui si intende navigare!

Con questo articolo speriamo di aver fatto un po’ più di chiarezza sulla navigazione all’estero, sulla reale situazione relativa alla patente nautica internazionale e sulle possibilità dei cittadini stranieri e residenti all’estero nelle acque territoriali italiane. Una cosa, in ogni caso, è certa: nella stragrande maggioranza dei casi, un italiano ha bisogno della patente nautica italiana. Devi preparare il tuo esame? Scopri le migliori strategie per passare i quiz della patente nautica! Sei in dubbio sulla necessità o meno della patente nel caso della tua barca a motore? Probabilmente hai un motore fuoribordo 40 cavalli, e non sai cosa è cambiato con la normativa del 2018: ecco un articolo in cui approfondiamo l’obbligatorietà di patente nautica con motori da 40 cavalli!

 

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. Ciao Nicola,
    Grazie per il chiarissimo articolo. Ho alcune domande.
    – è possibile per uno spagnolo, residente in svizzera, conseguire la patente nautica italiana?
    – io sono italiano residente nel Regno Unito (per adesso). Posso quindi condurre barche sotto i 24m e 80 tonnellate senza patente in Italia? Immagino che posso farlo solo se la barca batte bandiera inglese, giusto?
    – mi sembra di capire che è possibile condurre una barca solo se la persona che la guida è della stessa nazionalità della bandiera della barca. Corretto?
    Aspetto una tua risposta.
    Grazie.
    Saluti.
    GP

  2. Molto chiaro grazie ma giusto per essere sicuro di aver capito bene 🙂

    Ho doppio passaporto Inglese ed Italiano. Se comando barca a vela battente bandiera Inglese la Guardia Costiera Italiana non può chiedermi patente. Corretto?

    Se invece sono al comando di natante battente bandiera Italiana in acqua territoriali Italiane, pur essendo (anche) Inglese devo esibire la mia patente nautica Italiana

    E per farla davvero difficile, se mi fermano in Croazia o in Francia o in Spagna o in Turchia con bandiera del posto? 🙂

  3. Buona Sera e Grazie Molte per la chiara e precisa esplicazione e, considerando la mia condizione, che segue, immagino di dover sottopormi all’ esame per l’ ottenimento della Patente Nautica Italiana :
    – La mia vita di lavoro mi ha tenuto per oltre 22anni a Dubai, dove con la mia residenza Emirati Arabi, ho frequentato un corso presso la locale rappresentanza RYA ottenendo il certificato ICC e, per equipollenza, la Patente Nautica UAE (Emirati Arabi). Rientrando in Italia e riprendendo la residenza Italiana, capisco che per navigare in acque Italiane con barca bandiera Italiana prendere la Patente Italiana. Mi sbaglio ? Altro quesito : se con barca bandiera Italiana navigassi in acque Greche, il mio ICC sarebbe riconosciuto ? Molte Grazie e Cordiali Saluti

  4. Buonasera , vivo e risiedo in Belgio ma ogni estate sono in Italia . Sto passando la patente nautica belga visto che sarebbe assai complicato farlo in Italia . Dalle sue spiegazioni Capsico che avendo la residenza all estero mi è possibile portare una barca I italiana in Italia … anche se di mia proprietà ?
    Grazie cordiali saluti

  5. Salve sono un diportisti con la patente italiana per 12 miglia e sto valutando di regolamentare la barca polacca, vorrei sapere se con la bandiera polacca senza patente Senza limite posso andare oltre le 12 miglia gfrazie

  6. Grazie mille Nicola,vorrei chiederti un ulteriore chiarimento,ma da come la capisco allora,io residente in italia,potrei guidare in italia un natante con bandiera croata e patente croata?? Sarebbe il massimo,altrimenti dovrei cominciare da capo ……
    Grazie mille e Tanti Saluti

  7. Buongiorno , un cittadino italiano proprietario di barca a vela 13 mt con 60 cv bandiera polacca ha obbligo di patente ?

  8. Buongiorno,se ho ben capito,dal momento che è la bandiera della barca che “comanda” significa che io,italiano residente in italia,posso guidare in italia la mia barca con bandiera Croata avendo la patente croata? Sbaglio??
    Grazie,Cordiali Saluti

  9. Salve

    sono un cittadino italiano residente a Panama’ possiedo una patente nautica italiana dal 1978 vela e motore oltre le 12 miglia dalla costa in corso di validita’
    ho una barca a vela di 48′ registrata a Panama’
    la domanda e’ se posso condurre la mia barca in acque UE con la patente italiana e per quanto tempo sono autorizzato a restare in acque UE per non incorrere in multe o confische
    la ringrazio

    tony

  10. Buongiorno
    Molto chiaro grazie per le informazioni.
    Avrei solo una domanda la licenza RTF serve per il noleggio in Italia (barca vela 12 metri )?
    Grazie

  11. Domanda.
    Barca svedese, patente nautica italiana, residente in Portogallo! come mi devo comportare?
    Quale legge bisogna seguire….di quale Nazione? Quella Svedese….quella portoghese o quella italiana?

  12. Buonasera ,nello specifico volevo chiederle a maggior chiarimento se Italiano residente e con patente nautica italiana era possibile condurre in Italia un’ imbarcazione battente bandiera Belga. Si Ringrazia anticipatamente

  13. Grazie mille,

    Articolo molto chiaro. Sono un cittadino Italiano con residenza in Francia.

    Se ho capito bene, nel momento in cui ottengo una patente Italiana, poi in Francia potrei solo guidare imbarcazioni di bandiera Italiana, non sempre semplice. Corretto?

    Grazie mille

  14. Buongiorno vivo e risiedo a Palermo. Circa 3 anni fa mi trovavo in Australia per lavoro, parlando con la capitaneria di porto Australiana mi hanno detto che avrei potuto tradurre la patente nautica in Italia senza problemi, cosi ho deciso di prenderla. È veramente possibile tradurla? se la risposta è SI, cosa bisogna fare e a chi mi devo rivolgere?
    Grazie mille.

    • Ciao Vincenzo, come ti è finita? Sei riuscito a tradurre la patente? Da quello che ho capito la patente australiana è valida in Italia soltanto se sei residente in Australia.

  15. Grazie per la spiegazione. Se ho capito bene io cittadino italiano possessore di imbarcazione battente bandiera slovena posso navigare con patente slovena in tutto il mondo fuorché in Italia, dove mi viene richiesta la patente italiana in quanto cittadino italiano. E’ corretto? Grazie

  16. Spiegazione molto chiara. Grazie. Però mi chiedevo se con la stessa patente nautica italiana posso navigare in tutto il mondo. Nel mio caso chiedo per Giappone e stati uniti. Grazie!

  17. Ciao Nicola, grazie per l’articolo.
    Io vivo e risiedo in Australia. Sto pensando di prendermi la patente nautica Australiana per navigare successivamente in Italia con una barca bandiera italiana. Dal tuo articolo capisco che questo è possibile finché la mia residenza rimane in Australia. Cosa succede se fra qualche anno mi trasferisco in Italia? Non avendo più la residenza Australiana la patente Australiana non sarà più in Italia?
    Grazie in anticipo,
    Saluti,
    Michele

  18. Io sono cittadino italiano ma ho conseguito una patente a Cipro “ Nicosia” che si chiama INTERNATIONAL SAILING SCHOOLS ASSOCIATION “ ISS” volevo sapere se con essa potevo navigare in acque italiane con imbarcazione propria e bandiera italiana?
    O se devo per forza fare la patente nautica italiana?
    E che conseguenze avrei se mi fermasse la guardia costiera italiana in acque italiane con la patente che vi o riportato sopra? Pur essendo cittadino italiano con patente estera.
    Grazie mille davvero aspetto vostro riscontro.
    Cordiali saluti. Marco

    • Ciao Marco, puoi navigare e noleggiare imbarcazioni in Italia con la tua patente se vuoi, purché la navigazione non sia a scopo di lucro!
      Se hai qualche dubbio o vuoi ulteriori informazioni puoi sempre rivolgerti alla guardia costiera: https://www.guardiacostiera.gov.it/
      Nel sito puoi trovare tutte le info di cui hai bisogno.
      Spero di esserti stato d’aiuto, a presto!
      Se hai bisogno di qualsiasi cosa siamo sempre a disposizione

  19. Salve, la mia di domanda si riferiace alla svizzera, in particolare quella tedesca dove risiedo e ho la residenza. Vorrei poter giudare una barca a vela ma con ausilio di motore.
    Quale conaiglio mi puó dare??
    Farla in italia, oppure farla direttamente nei laghi svizzeri?
    Comunque mi piacerebbe poi poter guidare la barca anche in italia o grecia o comunque in europa quando vado in ferie.
    Grazie

    • Ciao Alberto, anche con la patente estera si può navigare in Italia, purché la navigazione non sia a scopo di lucro!
      Se hai qualche dubbio o vuoi ulteriori informazioni puoi sempre rivolgerti alla guardia costiera: https://www.guardiacostiera.gov.it/
      Spero di esserti stato d’aiuto, a presto!
      Se hai bisogno di qualsiasi cosa siamo sempre a disposizione

  20. Il nodo irrisolto di italiani che rientrano dopo lunga residenza all’estero, con tanto di patente e/o ICC rimane irrisolto vedo 🙁
    E triste vedersi obbligati, magari dopo 20 anni e decine di migliaia di MN a ripassare l’esame.

  21. Buon giorno , bell articolo complimenti, la mia domanda e la seguente, io sononitaliano residente in spagna da 15 anni ho il titolo di capitan de yate, sarebbe l equivalente alla patente nautica italiana senza limiti di miglia imbarcazioni fino a 24 metri, 12 passegeri, la posso convertire in italiana o posso comandare barche con bandiera italiana per charter con fini lucrativi?

    • Ciao Francesco, certamente puoi navigare e noleggiare imbarcazioni in Italia con la tua patente spagnola, purché la navigazione non sia a scopo di lucro!
      Se hai qualche dubbio o vuoi ulteriori informazioni puoi sempre rivolgerti alla guardia costiera: https://www.guardiacostiera.gov.it/
      Spero di esserti stato d’aiuto, a presto!
      Se hai bisogno di qualsiasi cosa siamo sempre a disposizione

  22. complimenti per le spiegazioni date, ma se sono residente in albania, ed ho conseguito l’esame per la patente nautica e voglio fare le mie vacanze in Italia sul mio gommone di 7 mt con 130 cv, posso guidarlo senza andare incontro a sanzione? ed inoltre, se volessi affittare un acqua scooter in Italia, con la mia patente nautica albanese potrei? vi ringrazio anticipatamente

    • Ciao Mario certamente puoi navigare e noleggiare imbarcazioni in Italia con la tua patente albanese, purché la navigazione non sia a scopo di lucro!
      Se hai qualche dubbio o vuoi ulteriori informazioni puoi sempre rivolgerti alla guardia costiera: https://www.guardiacostiera.gov.it/
      Spero di esserti stato d’aiuto, a presto!
      Se hai bisogno di qualsiasi cosa siamo sempre a disposizione

  23. ciao Nicola,
    italiano (no doppia cittadinanza) che vive in Usa con patente nautica Usa (sailing license). ho affittato precedentemente barche anche di stazza superiore ai 12 metri in Italia (bareboats). ho appena acquistato un natante di 9mt in italia con due mercury 250hp cad, ma dovuto agli alti costi di trasporto sto pensando per quest`anno di lasciarlo in Italia e venire a luglio ed usarlo un po. Mi pare di capire che barca italiana esige patente italiana, ma come potrei altrimodo navigarla con la mia attuale? posso chedere rapida conversinoe in Italia delal medesima? grazie in anticipo.

    • Ciao Stefano, puoi navigare e noleggiare imbarcazioni in Italia con la tua patente se vuoi, purché la navigazione non sia a scopo di lucro!
      Se hai qualche dubbio o vuoi ulteriori informazioni puoi sempre rivolgerti alla guardia costiera: https://www.guardiacostiera.gov.it/
      Spero di esserti stato d’aiuto, a presto!
      Se hai bisogno di qualsiasi cosa siamo sempre a disposizione

  24. Buonasera grazie per i chiarimenti, io sarò in Portogallo per un lungo periodo e avrei intenzione di conseguire la patente nautica. Vorrei sapere se sono cambiate alcune leggi europee e se mi consiglieresti di farla lì o in Italia.
    Grazie

    • Ciao Rocco, puoi navigare e noleggiare imbarcazioni in Italia con la tua patente portoghese se vuoi, purché la navigazione non sia a scopo di lucro!
      Se hai qualche dubbio o vuoi ulteriori informazioni puoi sempre rivolgerti alla guardia costiera: https://www.guardiacostiera.gov.it/
      Spero di esserti stato d’aiuto, a presto!
      Se hai bisogno di qualsiasi cosa siamo sempre a disposizione

  25. buongiorno, vorrei delle chiarezze per cortesia. un Italiano che ha una patente nautica SPAGNOLA,(residente in ITALIA), può pilotare una barca in ITALIA? grazie della disponibilità

    • Ciao Carlo, certamente puoi navigare e noleggiare imbarcazioni in Italia con la tua patente spagnola, purché la navigazione non sia a scopo di lucro!
      Se hai qualche dubbio o vuoi ulteriori informazioni puoi sempre rivolgerti alla guardia costiera: https://www.guardiacostiera.gov.it/
      Spero di esserti stato d’aiuto, a presto!
      Se hai bisogno di qualsiasi cosa siamo sempre a disposizione

  26. Buongiorno,
    ho alcune domande, e confido nella risposta via mail ad albertoigle58@gmail.com
    – SE IMMATRICOLO UN’IMBARCAZIONE IN UNGHERIA O NEL DALAWARE CON OVVIA BANDIERA.., COSTITUENDO RELATIVA SOCIETA’ IN LOCO, QUALE PATENTE NAUTICA DOVREI FARE? ITALIANA, CROATA O QUALE? MI DICONO CHE PER IL DALAWARE BASTA QUELLA DEL MOTORE…gRAZIE

  27. Ciao e grazie dell accurato articolo per capire meglio in mezzo a una marea di discorsi dove ognuno dice la sua.
    Ti volevo chiedere, essendo residente a Malta, quindi Europa.. potrei navigare e noleggiare imbarcazioni in Italia pur avendo solo la patente Maltese????

    • Ciao Paolo, certamente puoi navigare e noleggiare imbarcazioni in Italia con la tua patente maltese, purché la navigazione non sia a scopo di lucro!
      Se hai qualche dubbio o vuoi ulteriori informazioni puoi sempre rivolgerti alla guardia costiera: https://www.guardiacostiera.gov.it/
      Spero di esserti stato d’aiuto, a presto!
      Se hai bisogno di qualsiasi cosa siamo sempre a disposizione

  28. ciao Nicola, italiano (con doppia cittadinanza) che vive in Usa con patente nautica Usa (sailing license); vorrei per essere in botte di ferro ai fini di totale certezza legale, fare una conversione della mia statunitense oppure capire se è possibile fare un esame ( possibilmente solo orale) per navigare con mio mio natante senza bandiera (natante non richiede registrazione se non matricole motori) 9 mt 320kw. Non trovò una risposto specifica al mio wuesito nel sito guardia costiera. Grazie per i tuoi preziosi consigli

  29. Salve,
    Ho la patente nautica Australiana, e possibile utilizzarla in Italia?
    È possibile tradurla in italiano?
    Se la risposta fosse positiva, come? E dove posso tradurla?
    Grazie mille

  30. Carlo 23 Giugno 2021 at 13:04 – Reply
    buongiorno, vorrei delle chiarezze per cortesia. un Italiano che ha una patente nautica SPAGNOLA,(residente in ITALIA), può pilotare una barca in ITALIA? grazie della disponibilità

    Alessandro Gigli 20 Luglio 2021 at 15:57 – Reply
    Ciao Carlo, certamente puoi navigare e noleggiare imbarcazioni in Italia con la tua patente spagnola, purché la navigazione non sia a scopo di lucro!
    Se hai qualche dubbio o vuoi ulteriori informazioni puoi sempre rivolgerti alla guardia costiera: https://www.guardiacostiera.gov.it/
    Spero di esserti stato d’aiuto, a presto!
    Se hai bisogno di qualsiasi cosa siamo sempre a disposizione
    Mi chiamo anche io Carlo e mi trovo nella stessa situazione di Carlo con patente spagnola (difficilissima da ottenere con esami scritti e pratica) ottenuta quando residente in Spagna e poi rientrato in Italia .Mi auguro che la risposta ricevuta sia corretta.

  31. Ciao e grazie per questo bellissimo articolo.
    Io sono svizzero e vivo in Svizzera ma sto pensando di fare la patente nautica italiano oltre le 12 miglia.
    Con questa patente posso navigare anche nei laghi e fiumi italiani giusto?
    Grazie mille per la risposta

    • Ciao Riccardo,
      per una richiesta così specifica ti consigliamo di rivolgerti alla guardia costiera di competenza.
      Speriamo di essere stati di aiuto, saluti
      Team HiNelson

  32. Buonasera,
    ho vissuto per alcuni anni a Malta e li ho preso una patente nautica della RYA powerboat certificate level 2,
    che tra l’altro a Malta è richiesta per condurre un natante con motore superiore ai 10cv.
    Vorrei sapere se è possibile convertirla in una patente italiana tipo “motore entro le 12 miglia” per poter condurre natanti superiori ai 40 cv.
    Grazie,

  33. Sono in possesso di un certificato nautico PWC rilashiato daL DEPARTMENT OF TRANSPORTAT ITALIANAION US COAT GUARD.DOPO AVER E PASSATO UN CORSO FOR BOATHING SKILLS AND SEAMANSHIP.
    POSSO NAVIGARE IN AQUE ITALIANE SI PUO` CONVERTIRE IN PATENTE NAUTICA ITALIANA

  34. Mi complimento per la spiegazione ma… sono in Egitto per qualche mese e decido di fare la patente nautica regolare con esami al mio rientro in Italia è valida?

    Grazie

  35. Salve,

    sono Argentino ed Italiano, ho la patente Argentina e la residenza in Italia, posso guidare una barca in Italia??
    Grazie
    Luis

  36. Buongiorno, grazie mille per questo articolo molto informativo. Mi si pone un´altra domanda. Ho capito che un cittadino italiano con residenza in Italia può benissimo prendere in locazione una barca a vela con bandiera tedesca in Italia se ha la patente nautica italiana. Ma se non ha una patente nautica e la barca a vela battente bandiera tedesca ha un motore ausiliario al di sotto dei 30 kw, può affittarla anche se lo stato tedesco prevede l´obbligo di una patente nautica per la conduzione di questo tipo di imbarcazione?

  37. buongiorno, io sono in possesso di un licenza commerciale in Australia, il Coxswain, e come titolo ICC potrei convalidarla e ottenere una licenza per power rib <15mt .

    Basterebbe come patente nautica in Italia? cosa dovrei fare se no?

    Grazie per l'aiuto

  38. Salve,
    Anche io mi trovo nella stessa situazione..
    Quindi non è possibile tradurre la patente da australiana a italiana?
    Bisogna riprendere nuovamente la patente italiana?

  39. vivo da 18 anni in NuovaZelanda, qui vale da poco, la normativa Inglese, dico da poco perché solo da qualche anno e’ possible accedere a corsi certificati RYA, prima l’unica certificazione era il CAT 1. ( tuttora richiesta ), necessaria per lasciare le acque neozelandesi, ma e’ molto più’ incentrata sulla certificazione dell’imbarcazione che su quella del comandante, una volta rilasciata e’ valida 3 mesi, il tempo di salpare e lasciare le acque territoriali, altrimenti scade; questo solamente nel case di imbarcazioni battenti bandiera NZ, non serve nel caso si salpi con una barca di un altra nazionalità.

    Con le certificazioni io sono arrivato fino a RYA Yachtmaster Costal, dove la parola “costal” non ha nulla a che fare con l’attuale distanza dalla costa dalla quale si e’ abilitati a navigare. Con la mia Precedente certificazione mi e’ stato anche rilasciato l’ ICC, con la quale mi e’ possible ( come italiano residente all’estero, ma sono anche Cittadino NZ ) venire in Italia o in Europa e affittare una imbarcazione, se pero’ un giorno dovessi comprarne una o trasferirmi in Italia la cosa si fa più’ vaga. Credo che la cosa più semplice sarebbe registrare l’imbarcazione in NuovaZelanda altrimenti dovrei rifare la patente in Italia; l’unico inconveniente sarebbe dover uscire dalle acque italiane ogni 27 mesi ed entrare in quelle di uno stato non UE ( Montenegro ad esempio ).

    stesso discorso vale per la certificazione VHF se siete all’estero e’ importante farne una riconosciuta in Italia o in EU ad esempio MSROC ( Maritime Short Range Operator’s Certificate )

  40. In realtà non è ancora chiara la seguente condizione: Straniero irlandese/inglese, residente in Italia, provvisto di patente nautica Inglese e irlandese Y. M., può comandare una imbarcazione con bandiera italiana? Leggendo l’art. 34 – c. 1 – della L. 146/2008 viene da concludere che si, può comandare una imbarcazione italiana, poiché anche se residente in Italia, sempre straniero è. Credo che gli stranieri residenti in Italia non possono votare nelle elezioni italiane… perché stranieri. So che le contorsioni interpretative delle leggi italiane mettono a rischi le persone, quantomeno soltanto onerosi, se non peggio. In proposito: Quale l’interpretazione autentica dell’art. 34 della L146/2008?
    ernestogrimaldi1@gmail.com

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