Fuoribordo 40 cavalli: cosa cambia nel 2020 per la patente nautica

È un tormentone che va avanti più da un anno. Più precisamente, questa è una storia iniziata durante la primavera del 2018, e che è stata amplificata a dismisura da un servizio televisivo un po’ leggero mandato in onda da Striscia la Notizia il 23 maggio dell’anno scorso. In quell’occasione ‘Capitan Ventosa’ raccontava che a partire dal 13 di febbraio 2018, con l’entrata in vigore della nuova legge sulla nautica italiana, era stato di fatto vietata la guida senza patente nautica dei motori a 40 cavalli con cilindrata superiore a 750 cc. In un servizio di poco più di 2 minuti, la metà dei quali dedicati alle scenette comiche di Capitan Ventosa, la tematica non era certo stata approfondita in modo sufficiente, lanciando nel panico parecchi diportisti sprovvisti di patente nautica. Nel servizio, infatti, si accennava a oltre 10.000 motori fuoribordo che d’un colpo venivano messi al bando per tutte le persone non provviste di patente nautica: da lì il passaparola ha fatto il resto, arrivando via via a convincere migliaia di persone che in Italia, a partire dal 2018, era obbligatoria la patente nautica per guidare qualsiasi motore fuoribordo da 40 cavalli. Il problema, come è noto, è che quel tipo di motore fuoribordo è quello preferito dai diportisti che non hanno avuto voglia o tempo di affrontare l’esame per conseguire la patente nautica. Insomma: apriti cielo.

Non è certo un caso se, nel tempo, la legge ha subito non una ma ben due proroghe, fino a essere rimandata al 2020. Per ora, di fatto, non è cambiato assolutamente nulla, e tutti i fuoribordo da 40 cavalli possono essere utilizzati senza problemi anche dai diportisti sprovvisti di patente nautica – a patto, ovviamente, di non superare le fatidiche 6 miglia dalla riva.
Ma cosa cambia, nel concreto, a partire dal 2020? Cosa dice la tanto vituperata legge che è stata prorogata? Quali sono i motori contro cui effettivamente viene puntato il dito? E, infine, perché è stata promulgata questa legge che ha fatto tanto discutere?

Prima di andare a vedere da vicino le novità, i dettagli e i motivi, ripassiamo velocemente in quali casi specifici è obbligatoria la patente nautica – e quando invece è possibile condurre un’imbarcazione senza di essa.

L’obbligo della patente nautica

Ci sono tre distinti fattori che rendono la patente nautica obbligatoria: la lunghezza dell’imbarcazione, la distanza dalla costa e il tipo di motore. Basta che solo uno di questi fattori sia presente per rendere la patente nautica obbligatoria.
Partiamo dal fattore più semplice, che è anche quello meno ‘importante’: la patente nautica serve automaticamente solo per le barche più lunghe di 24 metri. Questo significa che sempre, in tutti i casi, la patente è obbligatoria per le imbarcazioni più lunghe di 24 metri, mentre invece ci sono dei casi in cui – tenendo in considerazione anche gli altri due criteri – è possibile guidare delle barche più corte senza patente nautica.

Altro criterio piuttosto semplice è quello relativo alla distanza dalla costa. Se infatti la patente nautica è obbligatoria in tutti i casi per navigare oltre 6 miglia dalla costa, non lo affatto entro tale distanza. Attenzione: questo non significa che c’è sempre il permesso di navigare entro le 6 miglia senza patente nautica. Si tratta invece semplicemente di un divieto di navigare oltre le 6 miglia dalla costa senza la patente nautica. Entro tale distanza, in taluni casi – definiti dagli altri due criteri – è invece possibile navigare senza aver sostenuto alcun esame specifico.

L’altro criterio è infine relativo al motore: certi tipi di motore – al di sotto di una certa potenza – possono essere condotti (entro le 6 miglia dalla costa e su imbarcazioni di meno di 24 metri) senza la patente nautica. Altri – la maggior parte – assolutamente no, a prescindere dalla lunghezza della barca a dalla distanza dalla costa. Ecco quindi che la patente nautica è obbligatoria se:

  • Il motore nautico ha più di 30 kw (o più di 40,8 cv)
  • Il motore ha una cilindrata superiore a 750 cc (in caso di carburazione o iniezione a due tempi)
  • Il motore ha una cilindrata superiore a 1.000 cc (se a carburazione a 4 tempi fuoribordo o se a iniezione diretta)
  • Il motore ha una cilindrata superiore a 1.300 cc (se a carburazione a 4 tempi entrobordo)
  • Il motore ha una cilindrata superiore a 2.000 cc (se motore a ciclo diesel)

Ecco, questi sono i casi in cui la patente nautica è obbligatoria. Ma cosa è successo quindi nel febbraio del 2018?

motore fuoribordo 750 cc patente

La nuova legge: i motivi e la portata reale

Partiamo dai motivi: perché il legislatore ha deciso di emanare una nuova regola, rendendo la patente obbligatoria per una nuova fascia di motori? Ebbene come abbiamo visto, nella maggior parte dei casi e per quanto riguarda il motore, il testo prende in considerazione un doppio requisito, considerando quindi il tipo di motore e la cilindrata. In linea di massima, si potrebbe riassumere il tutto con un permesso di guidare una barca senza patente nautica a patto che questa abbia una potenza inferiore a 40 cavalli e una cilindrata massima variabile in base alla carburazione e all’iniezione. La vecchia norma, però, lasciava qualche buco, non andando a disciplinare particolari tipi di motore, come per l’appunto i fuoribordo 2 tempi a iniezione diretta.

Ecco quindi il motivo d’essere della legge, che va a precisare quanto prima era stato lasciato non detto. Lì dove prima non era stato affermato nulla di specifico, è stato posto un divieto, che va a colpire tutti i possessori di motori di cilindrata superiore ai 750 cc con iniezione a due tempi che non possiedono una patenta nautica. I difensori di questa legge parlano di moventi di stampo ambientalista, con la nuova normativa volta a ridurre il mercato dei motori fuoribordo inquinanti, così come, nel mondo della automobili, esistono ormai da anni dei divieti di circolazione per i veicoli più inquinanti.

Si è capito, quindi, la legge nautica entrata in vigore – come vedremo tra poco, momentaneamente – del febbraio 2018 non va in alcun modo a vietare l’utilizzo di motori fuoribordo oltre i 40 cavalli a tutti i non patentati. Non è affatto così: la nuova normativa va unicamente a cambiare le regole per i motori oltre i 750 cc con iniezione a 2 tempi. Nella fattispecie, si parla di un unico motore che, al momento della vendita, presenta queste specifiche: è l‘Evinrude e-tec 40 cv. E questo non succede perché i gestori della Evinrude hanno pestato i piedi a qualche deputato italiano. No, questo accade perché l’Evinrude e-tec 40 cv è l’unico motore a 40 cavalli, a iniezione a due tempi, che vanta una cilindrata di 864 cc, e quindi di parecchio superiore ai 750 cc.

Certo, la cosa può essere tutto fuorché ben accolta dai tanti proprietari di questo motore fuoribordo in Italia: si parla infatti di circa 6.000 proprietari, i quali per mesi si sono ritrovati in ansia senza sapere se, uscendo con la propria barca e senza patente nautica, sarebbero stati o meno multati.

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patente nautica limiti motore

La prima proroga

Lo scalpore fatto dal servizio di Striscia la Notizia e più in generale dal passaparola, nel mondo nautico, non è stato poco. Una volta chiarito che questo provvedimento non toccava tutti i motori fuoribordo da 40 cavalli, ma solo un unico modello, il brusio si calmò, ma di certo non si fermò del tutto. No, perché come abbiamo visto ci sono parecchie persone che possiedono quel preciso modello. Molte di loro sono semplici privati, che si sono ritrovati davanti alla domanda se cambiare motore fuoribordo – abbastanza costoso – o se prendere la patente nautica – molto costoso, e molto gravoso in termini di tempo.

Ma non è tutto qui. Va infatti sottolineato che molti noleggiatori di barche, con la nuova normativa, si sono ritrovati in grosse difficoltà, avendo d’un colpo decine e decine di imbarcazioni dotate di motori a 40 cavalli che, però, non potevano essere noleggiate a persone senza patente nautica. Ecco quindi che, nel luglio 2018, dopo aver lasciato in ansia queste persone per 4 mesi, il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha fatto un parziale dietrofront, dichiarando nel luglio 2018– per mezzo del sottosegretario Edoardo Rixi  – che «dopo aver riunito in un apposito tavolo tecnico al Mit le associazioni della nautica da diporto, la Lega navale e le Capitanerie di porto è emersa la necessità di prorogare al 1 gennaio 2019 l’entrata in vigore dell’obbligo della patente nautica per i motori marini a cilindrata superiore a 750 cc a iniezione a 2 tempi (40 cavalli) per dare omogeneità normativa al settore della locazione dei natanti e tutelare le migliaia di proprietari».  Fu così che lo scorso anno, nel decreto legge 25 luglio 2018 n.91, fu inserita la prima proroga a questo particolare cavillo della legge nautica. Rixi spiegò infatti che senza la proroga «oltre 200 imprese del settore, che avevano acquistato piccole imbarcazioni con questa tipologia di motori marini, non avrebbero potuto svolgere la propria attività, nella stagione estiva, con grave danno all’occupazione e all’indotto».

Ecco quindi che la tanto bramata proroga ha avuto il compito di non danneggiare l’attività di noleggio di barche, nonché quello di dare ai diportisti interessati la possibilità di cambiare fuoribordo o di conseguire la patente nautica.

La seconda proroga

Di certo, però, in cinque mesi non si poteva pretendere che tutto cambiasse, e che quindi sia i diportisti che i noleggiatori si mettessero di colpo in regola, spendendo milioni di euro tra il cambio dei motori fuoribordo e il conseguimento della patente nautica. Ed ecco quindi che, dopo essere stata accarezzata per tutto l’inverno e per tutta la primavera del 2019, finalmente il ddl dal titolo “Modifiche di termini in materia di obbligo di patente nautica e di formazione al salvamento acquatico”, diventato legge a metà luglio 2019, ha prorogato ulteriormente l’applicazione di questa particolare disposizione del Codice della nautica.

Nei mesi scorsi la seconda proroga, vista praticamente come certa, era stata ipotizzata perfino fino al 2021. Nella realtà dei fatti, invece, la proroga fa slittare il nuovo obbligo al 1° gennaio 2020, dando quindi solo altri 5 mesi ai privati e ai noleggiatori per mettersi in regola.

Le sanzioni per chi guida senza patente nautica

Per qualche mese, quindi, i noleggiatori e i diportisti (senza patente nautica) che possiedono una barca motorizzata con un Evinrude e-tec 40 cv possono tirare un sospiro di sollievo. Ma attenzione, la seconda, così come la prima, è solo una mini-proroga, che non elimina affatto il problema: non fa altro che spostarlo in avanti di altri 6 mesi, dando altro tempo ai diportisti per mettersi in regola.
Prima o poi, infatti, la resa dei conti dovrà pur arrivare.

Può dunque essere utile rinfrescare la mente circa quelle che sono le sanzioni pecuniarie previste per chi guida senza patente nautica lì dove questa è necessaria. Chi viene beccato in questa situazione – chi dunque non ha conseguito la licenza, chi ha la patente della barca revocata o ritirata – può andare incontro a multe che partono da 2.755 euro e che arrivano fino a 11.00 euro. Non si tratta, quindi di briciole.

Le lamentele dei diportisti coinvolti

Qualche migliaio di diportista resta quindi tutt’ora sospeso in un limbo, senza sapere con certezza cosa accadrà il prossimo gennaio. Quel che è certo è che non solo i noleggiatori, ma anche i semplici privati possessori di un Evinrude e-tec 40 cv non hanno alcuna voglia di spendere soldi e tempo per una legge di cui capiscono poco o nulla le cause. Se infatti noi abbiamo citato dei motivi ambientali dietro la nuova norma, non sono poche le persone che fanno riferimento a un vero e proprio errore di scrittura del nuovo codice della nautica. E c’è di più: molti diportisti lamentano il fatto che le due proroghe siano state messe in atto solo e unicamente per non danneggiare i noleggiatori di barche, laddove invece, se fossero stati coinvolti solamente dei privati, nulla sarebbe stato fatto per rimandare l’entrata in vigore dell’obbligo.

In tutti i casi, ora non resta che vedere cosa succederà con il 1° gennaio del 2020: chi non vuole farsi trovare impreparato, molto probabilmente dovrebbe comportarsi come se, a partire dal prossimo anno, l’entrata dell’obbligo di patente nautica per l’Evinrude e-tec 40 cv fosse praticamente cosa certa.

Aggiornamento 2021 sulla patente nautica per motore 40 cavalli

patente nautica motore 40 cavalli

Come si poteva immaginare, e come del resto doveva essere dopo tutto il caos scatenato da questa piccola ma per alcuni così importante riforma, nel 2021 è tutto confermato: l’obbligo della patente nautica entra in gioco anche quando la barca è spinta da un motore fuoribordo a carburazione o a iniezione due tempi di cilindrata superiore ai 750 cc, pur con cavalli uguali o inferiori a 40,8. Non poteva essere altrimenti: una volta intrapreso questo cammino, non era più possibile tornare indietro. I diportisti in possesso di una barca spinta da un Evinrude e-tec 40 cv hanno avuto del resto il tempo per attrezzarsi di conseguenza, seppur con segnali contradditori di tanto in tanto da parte del legislatore. Per come stanno adesso le cose, quindi, i diportisti per essere in regola devono superare gli esami per conseguire la patente nautica, il che significa investire tempo e denaro nello studio; non è certo una tragedia, e si sa, sono in molti a dire che in realtà la patente nautica servirebbe in realtà a tutti, con qualsiasi barca e a qualunque distanza dalla costa, per rendere i nostri mari più sicuri; chi non vuole comunque intraprendere il percorso per avere la patente nautica deve invece eventualmente cambiare motore, prendendo magari un modello sempre di 40 cavalli, ma di cilindrata inferiore.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. Buongiorno,
    io sono un pò preoccupato, quanto dobbiamo attendere per sapere gli esiti di una legge assurda? non avevo nessuna intenzione di prendere la patente nautica, ma a questo punto mi costa meno che rimotorizzare la mia barca, ho un motore del 2016 praticamente nuovo che sul mercato non vale più nulla. Non mi posso permettere di buttarlo e comprarne uno nuovo, già la nautica di per se in italia affronta una grossa crisi ormai 20ennale, ma sembra che non si faccia nemmeno nulla per aiutare il settore. vi chiedo cortesemente di aggiornarmi su tutte le novità di questa assurda vicenda.

  2. Ho appena sentito che per i 2T sotto i 40 cv. ga no modificato il codice nautico , dal 1 marzo 2020 riportandolo 900 cc come limite senza patente…fonte attendibile ma verificate!

  3. Sarebbe bello comprendere il perché di una diversificazione così complessa fra cilindrate e tipologie varie. Non bastava dire che il motore non deve superare i 40 cv?

  4. Io volevo fare una domanda da ignorante che ignora le regole nautiche..ma visto tutti questi problemi con il motore da 40 CV. E legale e fattibile montare due motori da CV 25 senza patente..?e usare ambe due i motori in simultanea o usare solo uno e l’altro solo in caso di guasto .

    • Buongiorno Marco, il Codice della Nautica da Diporto prescrive l’obbligo di patente nautica in ogni caso “con potenza superiore a 30 kW o a 40,8 CV”. Se ne desume quindi che la potenza massima è da intendersi per lo scafo e non per il singolo mtoore fuoribordo. In caso contrario vedremmo probabilmente diversi scafi montare doppi o tripli motori da 40 cavalli.

  5. Ho bisogno di un aiuto. Io ho sostenuto i quiz di teoria per la patemte nautica, ma la prova pratica me l’hanno fissata a settembre. Quindi devo andare in Grecia col mio gommone di 40 cv per il quale non è prevista la patente nautica. Senonchè in Grecia il limite di conduziome senza patente è 30 cv. Qui in Italia si dice che io sarei soggetto alla legislazione del paese di provenienza, cioé l’Italia, e dunque sarei in regola. Ma è davvero così? Non vorrei correre rischi ed avere problemi all’estero. Voi che notizie avete in merito?

    • Buongiorno Nicola,
      purtroppo non abbiamo notizie precise in merito, o meglio, non sappiamo quale potrebbe essere l’interpretazione certa da parte delle autorità greche: sappiamo per certo, per esempio, che i noleggiatori in Grecia richiedono obbligatoriamente la patente nautica (talvolta anche tradotta) per il noleggio di barche con motore superiore ai 30 cv.

  6. Ho una barca con fuoribordo 4tempi 40 hp 30kw se metto un motore elettrico di 0,54 kw a prua quale legge mi dice che devo avere la patente?
    Sono sul lago di Como e la polizia locale mi dice questo, altrimenti ammenda da 3000 E e sequestro imbarcazione.
    Nota bene, Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza non dicono nulla.
    In attesa di una vostra risposta ringrazio.
    Distinti saluti Patriarca Mauro.

    • Buongiorno Mauro,
      non possiamo che fare riferimento al Codice della nautica da diporto (D.Lgs N. 171/2005), che all’articolo 39 comma 1, lettera b) ci dice che è obbligatoria la patente nautica per motori “con potenza superiore a 30 kW o a 40,8 CV”. Non sono presenti altre norme a riguardo.

  7. Buongiorno ho una domanda: posso guidare senza patente una barca a vela 11,5 metri, entro le 6 miglia con un motore entrobordo 4 tempi cilindrata 1117cc iniezione diretta?
    Secondo me si in quanto la norma per gli entrobordo parte dai 1300cc senza specificare l’iniezione, cosa che fa solo per i fuori bordo…
    in attesa di gentile risposta
    grazie
    Giuseppe

    • Buongiorno Giuseppe, le novità introdotte nel 2000 non influenzano in alcun modo il tuo caso: le regole dicono che la tua barca può effettivamente essere pilotata senza patente nautica, visto il motore montato. Di certo però per condurre una barca di oltre 11 metri la patente nautica resta caldamente consigliata, pur senza nessun obbligo di legge in questo caso specifico (qui trovi una guida che spiega quando serve la patente nautica e quando no)

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