La patente nautica non è solo un documento che abilita una persona alla conduzione di una imbarcazione in determinate condizioni.
E’ soprattutto un percorso che deve essere intrapreso considerando tantissimi fattori. Bisogna quindi avere le idee chiare prima di cimentarsi in un corso ed arrivare poi davanti alla commissione d’esame. Ma soprattutto è importante capire cosa vuol dire ottenere il titolo di comandante.
Cosa bisogna fare allora quando si decide di prendere la patente nautica?
Cosa è importante sapere per fare la giusta scelta per le proprie esigenze?
Siamo andati nell’ufficio di Starboard, scuola nautica di Milano, per parlare di patente nautica con il suo titolare ed istruttore Ernesto Zucca.
Ernesto, partiamo dalle basi. Cos’è la patente nautica?
La patente nautica è quel documento che abilita al comando, quindi ad essere il responsabile di una unità con determinate caratteristiche. Ma attenzione, facciamo subito una precisazione; comando e condotta sono due cose diverse. Per portare un esempio io posso essere il comandante di una unità, quindi munito di patente nautica, e lasciare al timone in navigazione, e quindi la condotta, alla mia fidanzata, a mio fratello, ad un mio amico che invece non l’hanno conseguita. La responsabilità di tutto quello che accade a bordo è sempre a capo del comandante abilitato, quindi di chi è al comando dell’unità. A questo punto è importante capire quando è obbligatoria la patente nautica.
La patente è richiesta:
– per la conduzione di unità che hanno un motore, o la somma dei motori a bordo, superiori a 40.8 cavalli, questo perché la normativa ha specificato una potenza di 30 kilowatt che corrisponde appunto a 40.8 cavalli;
– se il motore eccede una determinata cilindrata;
– per navigare oltre 6 miglia dalla costa;
– per navigare con le moto d’acqua, anche in fase di noleggio;
– per comandare un’unità trainante uno sciatore nautico.
Quali sono quindi le categorie della patente nautica?
La patente nautica è suddivisa in tre tipologie: patenti per le imbarcazioni, per le navi, che viene conseguita dai professionisti e da chi ha già la patente nautica da almeno due anni, e patenti speciali per chi ha delle disabilità fisiche, definite dalla normativa e stabilite dal medico. Chiunque infatti prima di conseguire la patente deve effettuare una visita psicofisica specifica.
La categoria che interessa la maggior parte delle persone è quindi quella della patente per le imbarcazioni, dove si intende il documento che abilita alla conduzione di unità da diporto di lunghezza dai 10 ai 24 metri e può essere conseguita con la limitazione entro le 12 miglia o senza limiti dalla costa. Entrambe le patenti sono valide per le barche a motore, o per le barche vela/motore.
A questo punto come scegliere la patente nautica più giusta per le proprie esigenze?
Partiamo subito da cosa un errore comune che si fa al momento della scelta tra la patente entro le 12 o senza limiti. In tanti anni di questo lavoro ho spesso sentito questa frase: “visto che devo studiare per l’esame, prendo la patente senza limiti.” È pura follia.
Per capire meglio il perché solitamente faccio l’esempio del pullman. Quando abbiamo preso la patente per la macchina, al compimento dei 18 anni, non abbiamo pensato di prendere anche quella per il pullman. Semplicemente perché sapevamo che non avremmo mai guidato un pullman.
Stessa considerazione va fatta per la patente nautica, soprattutto perché la patente nautica senza limiti è più complessa e richiede maggiore impegno.
Per aiutare i nostri allievi a fare la scelta giusta abbiamo preparato una sorta di identikit per capire quale patente nautica è utile per le proprie esigenze.
Partiamo con il TIPO da patente nautica entro le 12 miglia:
– chi possiede una piccola imbarcazione oppure in estate affitta il gommone per delle uscite giornaliere. Il tipo da panini e borsa frigo che vuole fare poche miglia per passare la giornata in mare, ma alla sera torna a casa per farsi la doccia.
-il pescatore a cui piace passare la giornata a bordo, ma non ha mai pescato marlin o tonni dalle pinne gialle.
-chi pratica sci nautico o usa la moto d’acqua.
Passiamo al TIPO da patente nautica senza limite:
-il velista sportivo a cui piacciano le regate d’altura come la Giraglia, la Middle Sea Race;
-il proprietario di una imbarcazione a cui piacciano le lunghe navigazioni, anche di notte e lontano dalla costa;
-il pescatore sportivo d’altura.
C’è anche chi è un amante del mare ma non ha mai navigato al quale consigliamo di fare qualche anno di esperienza per imparare a navigare, prima di pensare a conseguire la patente nautica. Ricordo sempre la frase del mio istruttore di apnea che mi diceva che nella vita ci vuole gradualità. Niente di più vero.
Come si svolge l’esame per la patente nautica?
Facciamo una precisazione; posto che vai esame che trovi. Questo perché ogni Capitaneria di Porto o motorizzazione civile ha la facoltà di scegliere la propria procedura. Si sta cercando di unificare tutto il territorio al metodo adottato dalla Capitaneria di Porto di Genova, ma non sarà fatto in tempi brevi. In linea di massima l’esame si svolge con una prova di carteggio, da svolgere su una carta nautica, una prova a quiz o una prova orale e si conclude con una prova pratica a bordo di una imbarcazione. L’esame viene svolto presso una motorizzazione civile, un ufficio circondariale marittimo oppure una Capitaneria di Porto per le patenti entro le 12 miglia. Per quelle senza limite si possono fare solo in Capitaneria di Porto.
L’esame deve essere sostenuto presso le strutture territoriali del luogo di residenza del richiedente. Eccezione viene fatta ad esempio per chi ha un domicilio diverso per ragioni di studio o di lavoro. In questo caso, presentando un documento firmato dal datore di lavoro o dalla facoltà, si può svolgere l’esame presso la struttura territoriale del comune di domicilio.
A questo punto cerchiamo di capire quanto tempo occorre per preparare l’esame di patente nautica e quanto impegno richiede?
Non esiste ovviamente uno standard e dipende molto dal tipo di preparazione che si ha. Ad esempio, è avvantaggiato chi ha studiato trigonometria. In linea generale possiamo dire, secondo l’esperienza di Starboard, che per la patente entro le 12 miglia richiede un mese con un impegno di circa mezz’ora al giorno per leggere i quiz e il weekend per fare qualche esercizio di carteggio. La patente senza limiti richiede maggiore impegno e solitamente si prepara in 2 o 3 mesi, dove però è necessario dedicare maggior tempo.
Quando è meglio prendere la patente nautica?
Se intendiamo il periodo dell’anno, solitamente suggerisco di non fare le cose all’ultimo minuto. Non ha senso presentarsi a giugno per fare il corso, perché ad agosto si vuole fare la vacanza in Croazia. In questo caso consiglio di chiamare direttamente uno skipper per farsi accompagnare. E’ utile considerare sempre gli imprevisti che potrebbero cambiare i nostri piani. L’ideale quindi è iscriversi per i corsi di patente nautica nel periodo invernale per avere tutto il margine necessario ed arrivare all’estate pronti per mollare gli ormeggi. Studiando in inverno possiamo mandare a sciare moglie e figli nel weekend ed avere tutto la tranquillità per studiare, giusto?
Giustissimo. A questo punto arriviamo alla fase finale. A chi dobbiamo rivolgerci per conseguire la patente nautica?
Molto semplice: ad un professionista, quindi ad una scuola nautica. Con questo termine si intendono quelle società abilitate dalla città metropolitana, o comune, dalla motorizzazione e dalla Capitaneria di Porto a svolgere l’attività di scuola nautica per il conseguimento della patente nautica. Esistono anche le associazioni sportive dilettantistiche iscritte alla Federazione Italiana Vela, o facenti parte alla Lega Navale Italiana, che hanno ottenuto il titolo di centro per l’istruzione nautica. Parliamo comunque di strutture con professionisti che hanno i titoli idonei per svolgere i corsi di patente nautica. E’ importante capire che solo le scuole nautiche sono una garanzia di qualità e di professionalità.
Finalmente abbiamo passato l’esame. Siamo diventati comandanti a tutti gli effetti. Quali sono gli oneri e onori?
Il primo onore è che il neocomandante può finalmente navigare. Puoi portare la fidanzata, gli amici, la mamma e il papà in barca. Il secondo onore è che essendo il comandante, si fa come decidi tu. Quindi la libertà di andare dove vuoi e quando vuoi. Gli oneri sono legati alle responsabilità. Per essere più chiari il comandante ha le stesse responsabilità di un conducente di una macchina. Niente di più e niente di meno.
Ernesto, a questo punto abbiamo tutti gli elementi per fare la scelta giusta?
Abbiamo sicuramente chiarito le idee. Ma credo sia importante capire che la patente nautica non è solo un documento ma è un percorso che deve fornire le basi per diventare dei bravi marinai. Poi ovviamente bisogna navigare, navigare, navigare.
STARBOARD è una scuola nautica con sede a Milano e nasce prima di tutto per la grande passione per il mare di Giulia ed Ernesto, soci fondatori, istruttori e velisti.
Con tantissime miglia sotto la chiglia e altrettante esperienze a tutto tondo nel mondo del mare, come regate, crociere, corsi, trasferimenti, Giulia ed Ernesto oggi hanno la professionalità, unita ad un grande amore per il mare, che ha fatto di Starboard una scuola nautica di riferimento per Milano.
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