Mi Compro la Barca 3 Grandi Costruttori Francesi

Mi compro la barca. Quante volte te lo sei detto? E a seguire giorni passati a cercare il modello migliore per le tue esigenze. Continuiamo la nostra serie di articoli dedicati alle imbarcazioni più richieste sul mercato nautico. Insieme scopriremo chi le ha disegnate, quale tecnologia è stata utilizzata per costruirle e quali innovazioni hanno potuto portare al settore nautico. Come si comportano in mare, quali attrezzature hanno a disposizione. Una visita guidata virtuale un modello alla volta per scoprire pregi, difetti e i lavori indispensabili da eseguire una volta comprate.

Ogni barca ha una storia alle spalle ed oggi raccontiamo la nascita della…

In tanti conoscono e storie della barche ma in pochi sanno come nascono i cantieri! In questo articolo voglio mettere a confronto la storia dei 3 grandi cantieri Francesi; Beneteau, Jeanneau e Dufour!

Il Cantiere Beneteau

L’erede della Benétéau descrive così l’apertura del primo cantiere.

“Benjamin, mio nonno, ha avuto un destino fuori dal comune. Nato a St-Gilles in una famiglia numerosa e poco fortunata, viene adottato all’età di 6 anni da uno zio, François Houyère. Navigatore dal lungo corso, i suoi racconti di mare fanno sognare Benjamin. Mozzo a 12 anni a bordo della scialuppa Elisa, Benjamin sogna di costruire imbarcazioni nel cantiere del padre del suo migliore amico. Alla fine del 1879, svolge il servizio militare a Rochefort dove realizza il suo sogno di diventare architetto nautico.

E’ a Croix-de-Vie, vicino al ponte, su Quai des Greniers, che nostro nonno crea nel 1884 il suo cantiere, che, chiaramente, porterà il suo nome : BENETEAU.”

L’armatore Benjamin fondò la società primariamente per costruire i pescherecci a vela, cosidetti Gazelle. Dovevano essere barche veloci per poter entrare in porto prime a scaricare il pesce ed avere così il prezzo migliore.  Ma nei primi anni del Novecento arriva il motore e Benjamin crea la prima barca da pesca a motore della regione.

Il Cantiere ricomincia a lavorare dopo la Prima Guerra Mondiale e André Bénéteau, fratello di Annette ne prederà la direzione. Passa anche la Seconda Guerra Mondiale e grazie a buone scelte direttive il cantiere riparte per un periodo eccezionale che durerà fino agli anni ’60.

A metà degli anni Sessanta, i nipoti di Benjamin, Annette Bénéteau Roux e suo fratello André Bénéteau, introdussero una linea di barche in vetroresina.

Sempre dalle parole di Annette assistiamo al rilancio di Beneteau

“Molti hanno detto che è stata fortuna. Io ci vedo piuttosto il segno del destino. E’ grazie all’incontro con mio marito che prendo coscienza di ciò che non funziona, che capisco la gravità della situazione. Non ho ancora 22 anni, sono donna e, negli anni ’60, le “donne d’affari” erano rare, non molto conosciute, anche se in realtà nei nostri ambienti di artigiani spesso, il capo era la moglie.

Questa fortuna la dobbiamo soprattutto a nostra padre, il quale senza pensare alla nautica da diporto, conosceva un nuovo materiale: il poliestere. L’idea di nostro padre era quella di costruire dei canotti di salvataggio in poliestere per barche per la pesca alle sardine, cosa che con mio fratello André avevano realizzato dal 1963.

E’ quindi in questo modo, andando a visitare le cooperative marittime per vendere dei canotti ai pescatori, esponendoli alla biennale di Lorient, che ci siamo fatti notare da futuri concessionari che ci hanno dato interessanti consigli. Il canotto per la pesca alle sardine di 3.60 m diventerà il Guppy, quello da 4.30 m, Flétan. E la piccola imbarcazione a tulipano di 5.80m – ultima barca disegnata da mio padre – diventerà l’Ombrine.”

Nel gennaio del 1965 l’Azienda partecipa al primo salone nautico ed il successo è enorme! Nel 1972 Beneteau investe in una macchina di produzione studiata per una produzione semi-industriale.

Vede la luce la serie Evasion e soprattutto la prima First, una barca che segna l’inizio di una nuova epoca grazie all’export aperto propria dai First.

Gli anni 80 vedono lo sviluppo di una rete di concessionari e d’importatori in Europa ma anche negli Stati Uniti.

Sul finire degli anni ‘80 arrivano gli Oceanis a firma di Philippe Briand. Un altro grande successo.

Gli anni ’90 vedono la partecipazione di Pininfarina ai disegni delle nuove linee di coperta.

Dal 1991 fino al 2001 inizia la crisi mondiale nel mondo della nautica e Beneteau decide di utilizzare i propri mezzi per rimettersi in gioco e continuare la ricerca. Una buona scelta.

Beneteau ha rilevato Jeanneau e la sua controllata multihull Lagoon nel 1995.

Oggi l’azienda a maggioranza di soci familiari vanta una quota di mercato mondiale considerevole per gli yacht a vela, prevalentemente negli Stati Uniti, in Francia e nel Regno Unito. Ha cinque fabbriche  in Francia ed una fabbrica negli Stati Uniti a Marion, nella Carolina del Sud. La fabbrica Beneteau USA ha costruito e distribuito più di 8.700 barche.

Sempre più flottiglie Charter cercano ed acquistano Beneteau proprio per la facilità d’uso e la qualità degli scafi.

A proposito di Beneteau leggi anche Mi compro la Barca Beneteau Oceanis 430” e “Le migliori Barche a Vela 2020 secondo l’European Yacht Award”.

Il Cantiere Jeanneau

La storia della Jeanneau comincia nel 1957, quando Henri Jeanneau costruisce uno scafo in legno nella ferramenta del padre a Les Herbiers e partecipa alla “Sei ore di Parigi”. Vince e decide che costruire barche diventerà il suo mestiere.

Arriva la scoperta della VTR e, come succede negli altri cantieri quali Dufour e Beneteau, le cose cambiano enormemente. Dice Robert Rigaudeau “All’inizio costruivamo tre barche a settimana. Era tutto molto artigianale. Si costruiva tutto partendo da matrici di legno, dalla chiglia alle nervature. Bisognava dimostrare ai clienti che il poliestere offriva delle prestazioni equivalenti a quelle del legno. Il primo modello si chiamava “Sport Polyester”. Poi sono arrivati i “Mirage” e il “Prélude”. Il poliestere ha finito per imporsi definitivamente.”

Da non perdere:   Cecilia Zorzi, la libertà di scegliere la propria rotta.

Il cantiere inizialmente non si occupa di barche a vela ma di yacht a motore. Ed ecco che nel 1963 inizia la produzione in serie delle barche a motore Sea Bird. Successivamente i Cantieri Jeanneau producono le loro prime barche a vela nel 1964 con l’ Alizé che sarà un autentico successo.

Il 1970 vede protagonisti Love Love e Sangria. Quest’ultimo conosce un successo formidabile che rende Jeanneau leader nella progettazione e costruzione di barche a vela abitabili. Ne verranno varate 3.000 unità.

Nel 1976 Yves Olivaux porta un Melody attraverso l’Atlantico in solitaria dimostrando che una barca di serie può tranquillamente compiere la traversata di un Oceano. Parte la produzione dei Flirt e diventa subito un Must con i suoi soli 6 Metri.

Gli anni Ottanta vedono Jeanneau protagonisti sui circuiti di motonautica e parte in concomitanza con queste vittorie la produzione dei Cap Camarat con il 575. A detta di tutti una barca con grandi doti marine e di costruzione. Ancora oggi i Cap sono un punto di riferimento mondiale per le barche a motore da diporto.

Dal 1982 al 1998, Jeanneau è il fornitore esclusivo del Tour de France a Vela. Nasce JTA (JEANNEAU TECHNIQUES AVANCÉES) Questo atelier dà vita a una cinquantina di prototipi di competizione ad alta tecnologia. Lanciato nel 1983, il Sun Kiss si è subito imposto come modello di punta nei cruiser.

Costruzione del Fleury Michon 7, il più grande catamarano mai costruito fino ad allora e che farà incetta di titoli e record.

 

Nel 1985 nasce il primo catamarano Lagoon divenuto in seguito il più venduto al mondo.

La fine degli anni Novanta vede la nascita del primo PRESTIGE, disegnato dallo studio Garroni, che fin da subito impone il suo stile moderno e le sue eccezionali qualità marine. La gamma Prestige ha all’attivo più di 2500 unità prodotte. Una curiosità! Nel 1995 verranno fabbricate due copie del Pierre 1er per la superproduzione americana Waterworld con Kevin Costner. I cantieri Jeanneau si uniscono al Gruppo Bénéteau e nasce la gamma crociera Sun Odissey e la gamma corsa/crociera Sun Fast con il Sun Fast 52, collaborazione Briand – Poupon. Il 1996 vede la nascita di Jeanneau America.

Con i Sun Odyssey e l’arrivo degli anni 2000 Jeanneau abbina eleganza, confort, inventività e sicurezza. A metà decennio amplia il suo sito di fabbricazione che diventa così il più grande al mondo. All’inizio del secondo decennio di questo secolo nasce Jeanneau Asia Pacific a Hong-Kong.

Nel 2014 un audace progetto permette di costruire la più grande barca di serie sul mercato, il Jeanneau 64.

Ancora oggi Jeanneau è un costruttore di punta sia per le barche di serie che per barche da regata pura. Nel 2017 ha festeggiato i 60 anni di attività in cui ha rinnovato ed innovato più e più volte i propri modelli.

A proposito di Jeanneau leggi anche Mi compro la Barca Sun Odissey 37“, “Mi compro la Barca Sun Odissey 43 DS”e “Mi Compro la Barca 5 cabinati a meno di duemila euro”.

 

Il Cantiere Dufour

Michel Dufour comincia ad interessarsi al poliestere nel 1957 e nel 1964 progetta, costruisce e finanzia di tasca sua “Sylphe”, la prima barca del cantiere “Stratifiè Industriel”, futura Dufour Yachts.

Grazie al successo di questa prima barca e a partire dal 1965 raccoglie ordini per venti unità, triplicate l’anno dopo. Con la creazione dell’Arpege e successivamente con la Safari il cantiere cresce e si industrializza riuscendo a produrre oltre 300 esemplari all’anno sotto la ragione sociale Dufour SA. L’azienda si insedia in uno stabilimento a Périgny, vicino a La Rochelle.

innovazione barche a vela Michel Dufour

 

Nel 1971 arriva anche il modello “Sortilège” e il marchio decolla. Nello stesso anno Michel Dufour approfitta dell’apertura del Port des Minimes a La Rochelle per inaugurare il salone nautico Le Grand Pavois, acquisendo così prestigio nel settore. Apre le prime filiali negli Stati Uniti nel 1972. Con il suo team di progettisti crea celebri modelli Dufour 35, 27, 33, 34, 1300, 29, 31, 2800 e 1800.

All’inizio degli anni 1980, in collaborazione con Lacoste, il cantiere crea una barca bella ancora oggi, la Dufour 42 Lacoste, prodotta in soli dodici unità (cercate le foto perchè ne vale la pena!). Nel 1988 arrivano i modelli Prestige, barche costruite senza risparmiare su materiali e famose per gli interni lussuosi e moderni. Nel 1994 Dufour Yachts decide di rinnovare ancora al sua gamma e crea la Classic, di cui il 38 fa parte, serie pensate per la crociera veloce senza per questo rinunciare ai vizi già visti sulle precedenti barche.

Negli anni 2000, grazie alla collaborazione con l’architetto Umberto Felci nascono le gamme Performance dedicate alla regata e successivamente la Grand Large, dedicata alla crociera. Entrambe le gamme sono ancora in produzione.

A proposito di Dufour leggi anche Mi compro la Barca Dufour 38 Classic” e Mi compro la Barca Dufour Arpege 30″.

 

Le storie dei cantieri sono qualcosa di eccezionale, dimostrano quanta tenacia i fondatori ed i successivi eredi o compratori infondono nella loro attività. Un background sempre gradito quando si vuole acquistare una barca!

Nel prossimo articolo prenderemo in esame i Cantieri Tedeschi e Austriaci!

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Scritto da
Fabio Portesan
Fabio Portesan
Navigo nel Mediterraneo con la mia famiglia dal 2017. Fino al 2021 ho sperimentato il vivere in barca in tutte le stagioni accumulando un po' di esperienza marina. VideoMaker per passione e scrittore per necessità realizzo video di cultura marinara e manutenzione nautica dedicati ad un utilizzo più consapevole della barca ed alla salvaguardia dell'ambiente marino.

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