Il miglior motore fuoribordo 40 CV per il 2020

Forse vuoi sostituire il vecchio motore fuoribordo della tua barca, o magari hai acquistato un nuovo gommone e stai cercando il motore giusto da mettere a poppa. La scelta, quando si stratta di motori fuoribordo, è davvero molto ampia, tra marchi, cilindrate, cavalli e via dicendo. Prima di tutto, però, c’è una grande linea rossa che divide i motori nautici in due grosse categorie: da una parte, infatti, ci sono i motori per barche che possono essere usati anche senza patente nautica, e dall’altra, invece, ci sono i propulsori che necessitano di questo importante documento per poter essere utilizzati.

Certo, è possibile che tu, pur avendo la patente nautica, sia alla ricerca di un motore fuoribordo da 40 cv per la tua barca di piccole dimensioni, a prescindere dalla possibilità di poter usufruire di propulsori più potenti. In linea di massima, però, i diportisti che guardano a questa gamma di propulsori sono quelli senza patente che vogliono avere il massimo della potenza senza infrangere la legge. Non stupisce, quindi, che i motori fuoribordo da 40 cavalli sono i più venduti.

Ma qual è il miglior motore fuoribordo 40 CV per il 2020? In questo articolo ti daremo alcune dritte per acquistare il miglior propulsore per la tua barca, senza dover possedere per forza la patente nautica.

La potenza del motore e la patente nautica
Il caso Evinrude: i motori da 40 cavalli e la patente nautica
Il mercato dei motori fuoribordo da 40 cavalli in Italia
Alla ricerca del migliore motore fuoribordo 40 cv per il 2020

La potenza del motore e la patente nautica

Prima di passare all’analisi delle varie proposte per trovare il miglior motore fuoribordo 40 CV per il 2020 è il caso di ripassare velocemente quando serve la patente nautica. Trascinati dall’entusiasmo, infatti, si potrebbe finire per acquistare un motore che sì, può essere guidato senza la patente, per poi utilizzarlo in contesti che, al contrario, richiedono questo documento.

Va presa in considerazione, prima di tutto, la lunghezza della barca. Si tratta, va sottolineato, di un requisito molto largo e difficilmente ci si troverà a oltrepassare questo limite: il Codice Nautico ci dice infatti che la patente per la barca è obbligatoria nel momento in cui ci si trova a condurre una barca più lunga di 24 metri. Questo significa, quindi, che è necessario essere dotati di patente per guidare qualsiasi tipo di nave da diporto, a motore o a vela. Nella maggior parte dei casi, però, è obbligatorio possedere la patente nautica anche per guidare delle barche di dimensioni inferiori. Vediamo quali sono le regole specifiche.

A prescindere dalla lunghezza della barca, la patente nautica è sempre obbligatoria per navigare oltre le 6 miglia dalla costa. Oltre quella distanza, è necessario poter esibire il documento. E non è tutto qui: oltre le 12 miglia, non è più sufficiente essere in possesso della ‘patente nautica entro le 12 miglia’, ma è invece obbligatorio poter esibire la ‘patente senza limiti’, la quale per l’appunto permette di navigare a qualsiasi distanza. Bisogna sottolineare, qui, che a contare è sempre e solo la distanza, non la tipologia di barca: una persona con una patente ‘entro le 12 miglia’, quindi, può condurre senza problemi una barca pensata per navigare oltre tale limite, a patto, per l’appunto, di non oltrepassare le 12 miglia dalla costa.

Infine, c’è la questione legata al motore. Quando si vuole tagliare corto, ed esporre le regole in modo molto sintetico, ci si limita a dire che la patente nautica è obbligatoria per tutti i motori al di sopra i 40 cavalli. In realtà, la faccenda non è così semplice, in quanto i casi contemplati dal Codice Nautico sono diversi. È quindi obbligatorio avere la patente nautica per condurre una barca dotata di questi motori:

  • un motore con più di 30 kw (o più di 40,8 cv)
  • un motore con una cilindrata superiore a 750 cc (in caso di carburazione o iniezione a due tempi)
  • un motore con una cilindrata superiore a 1.000 cc (se a carburazione a 4 tempi fuoribordo o se a iniezione diretta)
  • un motore con una cilindrata superiore a 1.300 cc (se a carburazione a 4 tempi entrobordo)
  • un motore con una cilindrata superiore a 2.000 cc (se motore a ciclo diesel)

A complicare leggermente le cose, per chi è alla ricerca di un motore fuoribordo da 40 cavalli per la propria barca, ci si è messa di mezzo, a partire dal 2018, una modifica al regolamento: vediamo velocemente cosa è cambiato.

scegliere motore fuoribordo

Il caso Evinrude: i motori da 40 cavalli e la patente nautica

Nel 2018 il legislatore ha introdotto una piccola ma significativa modifica al regolamento relativo alla motorizzazione massima per condurre una barca senza patente nautica. Come si può vedere qui sopra, tutto si può riassumere nella possibilità d guidare una barca senza patente a patto che il motore di questa abbia una potenza inferiore ai 40 cavalli, nonché una determinata cilindrata massima in base al tipo di carburazione.

Perché quindi è stata introdotta una nuova regola? Semplice: il vecchio regolamento non andava a fare una norma precisa nel caso dei fuoribordo a tue tempi a iniezione diretta (come potremo vedere tra poco, la maggior parte dei motori fuoribordo da 40 cavalli sono ormai a 4 tempi). Con la nuova regola, di fatto, è stato introdotto il divieto di guidare – senza patente nautica – dei motori di cilindrata superiore ai 750 cc con iniezione a 2 tempi.

In un primo tempo, anche per via di un servizio piuttosto leggero fatto da Striscia la notizia, tanti italiani hanno compreso che, d’un colpo, era stato introdotto il divieto di condurre barche con motori da 40 cavalli senza la patente nautica. In realtà, come specificato, la norma va a colpire una classe ben precisa di motori. L’obiettivo sarebbe quello di ridurrei il mercato dei motori fuoribordo più inquinanti: andando a proibire l’utilizzo di un motore da 40 cavalli al pubblico sprovvisto di patente, di fatto, si vanno a eliminare quasi del tutto le vendite di quello specifico motore.

E, nella fattispecie, di un unico motore si parla: a essere colpito da questa normativa, infatti, è il motore fuoribordo Evinrude e-tec 40 cv, per l’appunto l’unico propulsore da 40 cavalli, con iniezione a due tempi, e con una cilindrata di 864 cc, e quindi di parecchio superiore ai 750 cc. Per tutti gli altri motori fuoribordo da 40 cavalli, quindi, non è cambiato nulla.

Ma cosa succede a tutte quelle persone che oggi possiedono un Evinrude e-tec 40 cv? Si parla di circa 6.000 persone che, a partire dal 2018, si sono ritrovate ad avere un motore di utilizzo incerto. Vista la confusione creata e visto l’effettivo danno economico che questa normativa può causare, soprattutto ai noleggiatori che mettono a disposizione delle barche dotate di Evinrude e-tec 40 cv ai non patentati, sono state promulgate una dopo l’altro due proroghe. Di fatto, fino alla fine del 2019, è possibile condurre una barca dotata di questo preciso motore anche senza avere la patente. A partire dal 2020 – salvo ulteriori proroghe – questi motori non potranno invece essere usati che dai patentati.

Da non perdere:   Fuoribordo 90 cv: come scegliere il migliore

Il primo consiglio da dare a chi è alla ricerca del miglior motore fuoribordo da 40 cv da usare senza patente nautica, quindi, è quello di non acquistare un Evinrude e-tec 40 cv: la sorte di questo motore in Italia, infatti, sembra segnata. Chi vuole approfondire ulteriormente può farlo sul nostro articolo dedicato alle novità patente nautica 40 cavalli.

Il mercato dei motori fuoribordo da 40 cavalli in Italia

Restando sui marchi principali, chi desidera acquistare un motore fuoribordo da 40 cavalli per la propria barca o per il proprio gommone ha circa una decina di possibilità (che si moltiplicano guardando poi alle singole versione). Parliamo di motori Honda, Yamaha, Tohatsu, Suzuki, Selva e Mercury, con numeri di cilindri, cilindrate, cicli termici e prezzi differenti. In tutti i casi si parla di pesi che si aggirano intorno al quintale: il motore Tohatsu MD40 pesa per esempio 94 chilogrammi, laddove invece l’Honda BF40 E arriva a ben 119 chilogrammi. Piuttosto ampia è la forbice relativa ai prezzi del nuovo, che possono variare – parliamo di prezzi ivati e senza finanziamenti vari – dai 4.800 euro agli 8.000 euro per le versioni base.

In tutti i casi, si tratta di motori fuoribordo prodotti pensando in modo specifico al mercato italiano e alla legge relativa ai 40 cavalli di potenza massima per la guida senza patente. Tutti i più grandi produttori, a partire da questa regola, mettono sempre a disposizione almeno un modello omologato nel nostro Paese. In alcuni casi si tratta di motori di concezione totalmente nuova, altre volte si tratta di motori già esistenti più potenti depotenziati per poter rientrare nei criteri stabiliti dalla legge, mentre altre volte, al contrario, si tratta di motori di per sé meno potenti che, per sfruttare al massimo il tetto della legge, sono stati ‘tirati’.

Alla ricerca del migliore motore fuoribordo 40 cv per il 2020

Motore fuoribordo Honda BF40 E

La nostra ricerca dei migliori motori fuoribordo da 40 cavalli parte dal ‘modello senza patente’ di Honda, ovvero dal BF40 E. Si tratta della versione depotenziata del motore Honda a 3 cilindri in linea di 998 cc e 12 valvole, capace di per sé di esprimere una potenza massima di 60 cavalli. Le prestazioni di alto livello sono garantite dalla tecnologia Blast che, controllando il rapporto stechiometrico e la fasatura, regala accelerazioni brucianti. Può essere usato con soddisfazione anche su unità oltre i 5 metri di lunghezza. Come preannunciato, questo motore pesa 119 chilogrammi. Esiste anche la versione BF40, sempre da 3 cilindri e 40 cavalli, con una cilindrata ridotta di 808 cc.

Motore fuoribordo Tohatsu MFS 40

Disponibile in vari modelli, il motore fuoribordo Tohatsu MFS 40 è un motore leggero, a bassi consumi, compatto e robusto, che si distingue dagli altri di questa categoria per la presenza del Trolling Speed, un aspetto da non trascurare per chi pratica la pesca a traina. Questo modello è inoltre riconoscibile per il design aerodinamico della calandra. A testimoniare l’affidabilità di questo propulsore per barche, il test condotto in Russia, con i motori Tohatsu impegnati a risalire l’intero fiume Lena per 5.000 chilometri, senza incontrare nessun problema.

Motore fuoribordo Mercury F40

La gamma di motori fuorbordo Mercury F40 è molto conosciuta, a partire dall’EFI Orion: 4 tempi, 40 cavalli, 4 cilindri, 995 cc di cilindrata, 112 chilogrammi di peso, disponibile anche nella versione da 60 cavalli. Mercury però vuole spingere anche il modello F40 Pro, con il piede maggiormente dimensionato, per poter affrontare con soddisfazione anche impieghi più gravosi. L’accensione veloce è garantita dall’iniezione elettronica, e consumi sono mantenuti bassi grazie al controllo del flusso del carburante da parte del sistema EFI.

Motore fuoribordo Selva Murena

Vediamo ora il motore fuoribordo Selva Murena 40XSR EFI: anche qui siamo nel campo dei motori nautici senza patente, con buone performance e bassi consumi. Con una cilindrata da 996 cc e 4 cilindri, le prestazioni del Murena sono di tutto rispetto, trattandosi tra l’altro, in questo caso, della gamma XSR, ovvero quella che riunisce i motori più esuberanti del marchio. Questo motore, vista la cilindrata, può benissimo essere installato su una barca da 5 metri o su un gommone da 6. Sempre Selva, per i non patentati, propone il modello Aruana, 4 tempi, 3 cilindri e 747 cc, e il modello Dorato, simile al Murena, con 4 cilindri e 996 cc.

Motore fuoribordo Suzuki DF40A

Ecco la proposta senza patente di Suzuki. Si tratta di un motore compatto che pesa 102 chilogrammi, con 3 cilindri e 941 cc di cilindrata. Di recente è stato proposto anche il modello DF40A Ari, leggero, con consumi ridotti grazie al sistema Lean Burn e manutenzione semplificata. Il modello Ari, rispetto al modello base, fornisce una spinta superiore del 42%, migliorando l’accelerazione del 12%.

Motore fuoribordo Yamaha F40

Disponibile in due versioni, H e G, il motore fuoribordo Yamaha per i diportisti senza patente è pensato per soddisfare un’ampia gamma di esigenze. Tutti e due sono a 40 tempi, ma chi cerca il massimo delle prestazioni dovrebbe rivolgersi verso il motore fuoribordo Yamaha F40 G, che con 16 valvole si mostra estremamente grintoso.

Speriamo di averti aiutato a capire quale può essere il miglior fuoribordo da 40 cavalli per la tua barca!

 

Fuoribordo 40 cv , le novità per il 2022

Torniamo su questo articolo a fine 2021 per aggiungere alcune delle più interessanti novità che sono state presentate sul mercato durante il 2021, per aiutare chi sta cercando un fuoribordo per la stagione 2022. Cosa ci ha portato di buono quest’anno?

 

Motore fuoribordo Tohatsu MFS 40 Mega

Ad agosto 2021 Tohatsu ha presentato quello che è stato presentato come il 40 cavalli più potente di sempre, un 4 tempi studiato appositamente per soddisfare le esigenze del mercato italiano, e per fare felice anche il più esigente dei diportisti. Leggero, anzi leggerissimo, il nuovo fuoribordo della casa giapponese stupisce con le sue 9 valvole montate su 3 cilindri, a fronte di consumi ridotti ed emissioni contenute.

 

Motore fuoribordo Suzuki 40 Ari

Suzuki ha affiancato il DF40 A con il 40 Ari, sempre 40 cavalli, che permette però maggiori prestazioni nonché la possibilità di montaggio su natanti leggermente più grandi: l’obiettivo è quindi quello di soddisfare tutti quei diportisti che vogliono di più, senza però richiedere la patente nautica.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. Ciao Nicola secondo te per prima esperienza che tIpo di motore dovrei prendere se il mio Badget è 5000 compreso la barca da trovare usata,un 2 tempi può andare bene.

    • Buongiorno Robby, certo hai ragione, se si pensa alla potenza come espressione pura del numero di cavalli il discorso non vale. Ma nel valutare un motore si possono considerare anche altri elementi, dalla coppia in poi, che hanno notevoli conseguenze in termini di performance.

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