Guida alla pagaiata in kayak

Come pagaiare in kayak? Negli ultimi anni queste canoe sono diventate via via sempre più popolari nei nostri mari e nei nostri fiumi. Non si tratta certo di uno sport difficile, ma è allo stesso tempo vero che, per usare il kayak in modo divertente, sicuro ed efficace è necessario apprendere le basi della tecnica di pagaiata in kayak, per capire cioè come procedere velocemente, come frenare, come virare e via dicendo. Oggi vedremo quindi come pagaiare correttamente: buona lettura!

Anatomia di una pagaia da kayak

Prima di tutto, è bene vedere un minimo di glossario, per capire quali parti compongono le pagaia del nostro kayak e come si chiamano. Agli estremi della pagaia ci sono le lame, le quali possono essere uguali, e quindi parallele, o piumate, se poste con angolazioni diverse e contrarie. Quanto alla scelta tra le tipologie di pagaia, per i principianti è senza dubbio meglio iniziare con delle pagaie parallele, ma va detto che ruotando l’asse è possibile rendere parallele anche le pagaie piumate!. Le lame, inoltre, possono essere simmetriche o asimmetriche (ma è ben sapere che la differenza, a livello di utilizzo, è minima) così come possono essere piatte o leggermente concave.

Come tenere la pagaia: la presa

Come deve essere impugnata la pagaia? Semplice: prendiamo la pagaia, alziamola con entrambe le mani davanti a noi: le nostre nocche devono essere in alto. Nel caso di lame asimmetriche, il loro lato corto deve essere rivolto verso il basso; nel caso di lame concave, il lato concavo deve essere rivolto verso di noi (e quindi all’indietro).
Un buon metodo per piazzare correttamente la mani è appoggiare l’asta della pagaia sulla testa, al centro, e disporre le mani in modo da avere i gomiti piegati a 90 gradi: quella è la presa perfetta, la famosa scatola del canoista. Le nostre mani non dovrebbero spostarsi da lì, per avere le basi di una tecnica di pagaiata in kayak perfetta. A questo punto, l’obiettivo deve essere mantenere la presa, pur rilassando mani, polsi e braccia: a lavorare dovrà essere soprattutto il nostro busto!

La tecnica di pagaiata in kayak

Vediamo ora come pagaiare in kayak, o meglio, come usare la pagaia per andare in avanti. Questo è quello che faremo di fatto per il 99% del tempo, ed è quindi imparare molto bene la tecnica di pagaiata della corsa in avanti!
Dunque, siamo seduti nella nostra canoa, e la nostra presa è corretta e rilassata. Mantenendoci ben eretti, e tenendo le lame con un orientamento verticale, iniziamo! Possiamo scomporre la pagaiata in kayak in tre fasi distinte, in tre step della nostra corsa, sia essa su kayak gonfiabile o rigido:

  1. La prima fase: detta anche fase di presa, in questo step mettiamo una lama in acqua. Più precisamente, avvolgendo il busto, andiamo ad immergere completamente una lama al lato della canoa, all’altezza dei nostri piedi.
  2. La seconda fase: la seconda fase, di potenza, contiene la spinta vera e propria. Ruotando il busto, e spingendo con la mano superiore (la mano sinistra se la lama immersa è la destra) andiamo a muovere la lama verso di noi: la rotazione del busto è più facile seguendo con lo sguardo il movimento della nostra lama.
  3. La terza fase: la pagaiata in kayak si conclude con la terza fase, detta di rilascio, per estrarre la lama dall’acqua. La lama deve essere estratta nel momento in cui la mano finisce il suo movimento, sorpassando l’anca.

A quel punto si potranno ripetere tutti e tre gli step con l’altra lama: il busto si troverà già nella situazione giusta. É importante, per andare dritti e per procedere velocemente, mantenere un livello di immersione regolare della lama.

Ai primi approcci con la tecnica di pagaiata in kayak, il nostro obiettivo non deve essere quello di andare veloce, quanto invece quello di fare i movimenti giusti, mantenendo la presa corretta che abbiamo visto sopra. Solo in questo modo si potrà imparare una pagaiata efficace, che non causi infortuni, e che non vada ad affaticare immediatamente i muscoli delle braccia.

Da non perdere:   Come rimuovere la vernice dalla barca: guida, prodotti e consigli

come pagaiare in kayak

Come frenare con la pagaia

Prima di mettersi a pagaiare con tutte le forza è senz’altro bene sapere come frenare con la pagaia. Per evitare di finire sugli scogli, per lasciare passare una barca o un’altra canoa, per ormeggiare: saper fermare la corsa del kayak è importantissimo.
Devi allora sapere che il metodo più efficace per rallentare e per frenare la tua canoa è fare esattamente al contrario la tecnica di pagaiata in kayak che abbiamo visto sopra. Andremo quindi ad avvolgere il busto e a immergere la lama al nostro fianco, per poi ruotare il busto e portarla verso i propri piedi; da qui, si estrarrà e si ripeterà dall’altro lato.
Un kayak in veloce movimento, in questo modo, dopo alcune pagaiate inverse, riuscirà a rallentare e a frenare del tutto. Una canoa già ferma, invece, con la tecnica della corsa inversa semplicemente procederà in retromarcia, cosa che può essere talvolta molto utile!

Tecnica di pagaiata per virare: il colpo di spazzata

Come si gira con il kayak? Come curvare usando le pagaie? Chiunque abbia usato kayak e pagaia per qualche minuto si è già accorto che, di fatto, ogni pagaiata di per sé tende a far girare leggermente la canoa: se noi pagaiamo più volte nello stesso lato, immergendo quindi più volte una lama senza fare altrettanto con l’altra, la barca tenderà a virare nella direzione contraria. Ecco quindi che, per fare una curva lenta e dolce a sinistra, si potrà pagaiare due o tre volte a destra, continuando la propria processione in avanti.

E se si volesse virare velocemente il kayak? In quel caso la tecnica di pagaiata perfetta è il colpo di spazzata, per una virata immediata. Imparare questa tecnica di pagaiata in kayak è semplice: anche in questo caso possiamo parlare di tre fasi.

  1. La prima fase: nel caso in cui si voglia girare a sinistra, andiamo a immergere la lama a destra, più in avanti possibile, e quindi tendenzialmente nei pressi della prua della canoa.
  2. La seconda fase: qui eseguiremo la virata vera e propria, andando a spazzare la lama verso la poppa del kayak ruotando il nostro corpo, tracciando un arco molto ampio.
  3. La terza fase: quando la lama avrà superato abbondantemente la nostra posizione, potremo estrarla. Se eseguito correttamente, il colpo di spazzata permette di virare velocemente, senza perdere del tutto il movimento in avanti.

Tecnica di pagaiata per spostarsi a lato: il tratto

Abbiamo già visto i veri movimenti fondamentali per navigare con un kayak. Ma c’è un’altra utile tecnica di pagaiata in kayak che vale la pena conoscere: talvolta, infatti, è necessario spostarsi a lato. Pensiamo a chi deve lasciar passare un’altra canoa, a chi vuole ormeggiare, e via dicendo. Esiste in questo caso una tecnica specifica, che prevede dei movimenti decisamente diversi rispetto a quelli che abbiamo visto sopra. Parliamo dei tratti con la pagaia, che richiedono peraltro un posizionamento diverso delle lame, che devono essere non più verticali, ma orizzontali. Iniziamo: facciamo toccare l’acqua alla nostra lama, a circa 60 centimetri dal lato della nostra canoa; mantenendo la pagaia molto inclinata, tiriamo la lama verso di noi, immergendola durante il tragitto, per poi fermarsi appena prima di toccare lo scafo. Ruotando la lama verticalmente, si potrà estrarre dall’acqua agevolmente, per poi ripetere due o tre volte la manovra: si riuscirà così a spostarsi lateralmente, senza dove andare né avanti né indietro.

Ora hai tutta la teoria che ti serve per usare la tua pagaiata in kayak: non ti resta che mettere il tutto in pratica!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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