Antifurto per barca: cosa fare per difendersi dai ladri

A quanto pare, fino a qualche tempo fa, i furti di barca e in barca non erano poi tanto diffusi. Certo, di tanto in tanto scomparivano delle barche, è vero, salvo rispuntare molto spesso qui o lì pochi giorni dopo: si trattava infatti di furti “a tempo”, perpetrati non da veri e propri ladri di barche, quanto invece da criminali “generici” e probabilmente persino peggiori, che usavano la barca rubata quel tanto che bastava per compiere un altro crimine, come il trasporto via mare di prodotti e sostanze illecite. Negli anni Novanta, insomma, le barche rubate nei porti italiani venivano spesso utilizzate dalla malavita per trasportare armi o droga, per poi essere lasciate – in condizioni spesso non piacevoli – presso un altro ormeggio. Negli ultimi anni, però, questo panorama è cambiato: i furti in barca e di barche sono diventati piuttosto diffusi in quanto tali, con ladri specializzati proprio nelle razzie nei porti piccoli e grandi. Da qui, dunque, la crescente popolarità dei vari sistemi antifurto per barca: alcuni sono dei veri e propri allarmi per imbarcazioni, altri sono dei dispositivi per mettere al sicuro singoli elementi, come per esempio i motori fuoribordo. Va infatti sottolineato che molto spesso i furti che avvengono nei porti sono furti di singoli oggetti molto costosi, come per esempio chartplotter, tender e via dicendo, tanto da spingere il legislatore a ricondurre il furto in barca non a un furto generico, quanto al più grave furto in abitazione, come previsto dall’articolo 624 del Codice Penale. Ma come ci si può difendere dai malintenzionati che si aggirano per i porti?

Antifurto per barca: le soluzioni più semplici

Sul mercato negli ultimi anni sono arrivati molti differenti antifurto per barca, rispondenti alle tecnologie all’ultimo grido. Va precisato, però, che la prevenzione al furto dovrebbe iniziare prima, con alcune semplici, non risolutive ma efficaci soluzioni. Si pensi, per esempio, alle barche più piccole ormeggiate nei nostri porti: indubbiamente, per distogliere gli sguardi dei malintenzionati, può aiutare ricordarsi di coprire sempre queste barche con gli appositi teli copribarca. In molti usano queste coperture solo per il periodo del rimessaggio invernale, ma va precisato che tali teli possono essere preziosi per mantenere pulita e asciutta la barca, nonché per disincentivare eventuali furti di accessori e oggetti. Certo, non si tratta di una soluzione, ma aiuta, e soprattutto non guasta.

Ma non è tutto qui: molto lupi di mare continuano ad assicurare la propria barca con una pesante catena, trattando quindi il proprio natante come una bicicletta o come un motorino. Di nuovo, non si tratta di certo di una soluzione perfetta o di per sé bastante per proteggere la barca. Indubbiamente, però, può essere utile per disincentivare i ladri meno attrezzati. Ci sono poi altri sistemi per nulla avanzati, ma non per questo da trascurare. Si pensi per esempio alla possibilità di installare il classico morsetto stacca batterie On-Off, provvisto però del pomello antifurto. Il suo funzionamento è estremamente semplice: girando da una parte o dall’altra il pomello si attiva o si disattiva il contatto delle batterie; rimuovendo il pomello e mettendolo in tasca, di fatto, si staccando del tutto le batterie, per rendere quindi più difficile il furto della barca.

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Antifurto per barca: le soluzioni più avanzate

Quelli descritti qui sopra non sono dei veri e propri sistemi antifurto, quanto invece degli accorgimenti da prendere per scongiurare i furti più facili. Per sconfiggere i ladri professionisti, e per proteggere le barche di un certo valore che restano a lungo senza sorveglianza, è bene dotarsi di sistemi più avanzati, per poter davvero dormire dei sonni tranquilli. Ecco quindi che sul mercato sono iniziati a spuntare i sistemi di allarme satellitari per barche, i quali possono avvisare il proprietario in caso di furto, riportando l’effettiva posizione della barca su smartphone e pc. Alcuni tra i sistemi più completi arrivano persino a segnalare una gamma completa di problemi: oltre allo spostamento della barca, infatti, gli antifurto più avanzati segnalano la presenza di fumo a bordo, la presenza di acqua in sentina e via dicendo.

L’antifurto per il motore fuoribordo

A essere oggetto dei furti in porto molto spesso sono i motori fuoribordo. Anzi, a essere più precisi ad attirare maggiormente i ladri sono i motori marini più piccoli, più leggeri e facili da trasportare via rapidamente, e senza dare troppo nell’occhio: parliamo quindi soprattutto dei motori con potenza inferiore ai 25 kW. Come fare per proteggere il propulsore della barca? Di certo il consiglio migliore è quello di smontare ogni volta il motore marino, il che però non è sempre possibile. Ecco dunque che, come minimo, è bene coprire il propulsore con un apposito telo coprimotore, nonché assicurarlo alla barca con un antifurto per motori fuoribordo. Noi si parla, va detto, dei cordini di sicurezza – che impediscono solo l’affondamento del motore in caso di errore – quanto invece delle apposite barre antifurto in acciaio.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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