A cosa pensare quando acquisti un GPS nautico… nel 2023

Non sai quale GPS nautico acquistare per la tua barca? Vorresti che qualcuno, forte della sua grande esperienza nella vendita di accessori per la nautica, arrivasse di fronte a te indicando quello che, incontrovertibilmente, è il migliore dispositivo GPS per la tua imbarcazione? Ci dispiace per te, ma questo non succederà mai. E per diversi motivi. Prima di tutto, non è possibile dire con assoluta certezza qual è il migliore tra i GPS per barca in commercio. Certo, tutti sappiamo quali sono i brand ai quali dobbiamo guardare quando si parla di strumenti per la navigazione in mare, e quindi Lowrance, Simrad, Garmin e via dicendo. Ma ogni diportista e ogni barca, di fatto, hanno esigenze diverse, e dunque non è possibile designare in assoluto il dispositivo migliore.

In questo post, quindi, ti aiuteremo a scegliere il GPS nautico elencando tutti i fattori che devi tenere in considerazione, così da trovarti pronto a effettuare la scelta più giusta quando vorrai fare il passo decisivo in un negozio di accessori per nautica come il nostro.

Il GPS è un accessorio che qualsiasi diportista dovrebbe avere a bordo, per poter navigare in piena sicurezza in qualunque situazione. Come probabilmente saprai, non esiste un’unica tipologia di dispositivi GPS nautici: esistono i modelli portatili, gli ecoscandagli forniti di funzionalità GPS, GPS cartografici nautici e via dicendo.

E perché mai ogni navigante dovrebbe averne uno? Semplice: il GPS nautico è senza ombra di dubbio il sistema di radioposizionamento più efficace per la tua barca, potendo garantire un alto livello di precisione nell’individuare la propria posizione.

GPS per barca

Che cos’è il GPS?

Oggigiorno la tecnologia GPS è presente in moltissimi dispositivi diversi: non si parla infatti solo e unicamente di GPS nautici e di ecoscandagli di ultima generazione, ma anche di navigatori, di smartwatch e sì, ovviamente anche di smartphone e di tablet. Il sistema GPS, insomma, ci è ormai molto familiare, essendo entrato stabilmente nella nostra quotidianità. Ma di cosa si tratta, nel concreto? Non staremo di certo qui a fare una lezione approfondita di elettronica: per aiutarti a scegliere il miglior GPS per la tua barca, però, devi perlomeno capire il funzionamento di base di questo dispositivo, per essere certo di non prendere dei clamorosi abbagli.

L’acronimo GPS sta per Global Positioning System, e indica quindi letteralmente un sistema per il posizionamento a livello globale, il quale ci permette di individuare precisamente la latitudine e la longitudine di edifici, automobili, barche e persone. Tutto questo è possibile grazie a dei satelliti, i quali orbitano al di sopra della nostra testa nell’orbita terrestre: tutti insieme, questi dispositivi che sfrecciano nello spazio riescono a coprire l’intero globo.

Bisogna peraltro sottolineare che non c’è un unico sistema di posizionamento globale. Esiste per esempio il sistema usato dai russi, Glonass, che sta per Global Navigation Satellite System, il quale può contare su 31 satelliti (anche se alcuni non risultano attivi e funzionanti). C’è poi il famoso sistema europeo, attivato a partire dal 2016, che conta 30 satelliti, e si chiama Galileo. La Cina vanta invece il sistema Beidou, mentre gli indiani possono contare sul sistema Irnss.

Quello che noi tutti chiamiamo GPS è in realtà il sistema Navstar (ovvero Navigation System with Timing And Ranging Global Positioning System), di proprietà del Ministero della Difesa statunitense, lanciato in ambito militare ma utilizzatissimo a livello civile (a partire dal 1991) Anche in questo caso, i satelliti sono 31 (tutti funzionanti, di cui 24 attivi e 7 di riserva).

Tutto questo, però, non ci aiuta ancora a capire come funziona un dispositivo GPS per la barca. Per farlo bisogna partire dal presupposto che tutto il sistema di posizionamento poggia su tre elementi, chiamati segmenti, ovvero:

Il segmento spaziale: è costituito dai satelliti in orbita, i quali operano su 6 piani distinti e inviano continuamente i loro segnali su due canali differenti, uno a uso civile, l’altro a uso militare.

Il segmento di controllo: è costituito dalle 8 stazioni di controllo dei satelliti, a livello terrestre, le quali hanno per l’appunto il compito di controllare la posizione e il funzionamento dei satelliti in orbita – con la possibilità di inviare aggiornamenti attraverso le 4 apposite antenne terrestri.

Il segmento utente: è costituito dai nostri stessi ricevitori GPS, ovvero nel nostro caso dai nostri GPS nautici. Questi dispositivi chiudono il cerchio.

Bene: anticipate quelle che sono le tre parti che compongono il sistema GPS, puoi capire meglio il concetto di trilaterazione, principio sul quale si basa l’intero funzionamento del sistema di posizionamento. Il tuo dispositivo GPS, per funzionare, andrà a sfruttare i segnali generati da tre satelliti; calcolando il tempo di percorrenza dei 3 segnali – grazie agli orologi atomici presenti a bordo dei satelliti e all’orologio dello stesso ricevitore – il dispositivo riesce a determinare con una certa precisione la propria posizione sul globo, sfruttando il segnale inviato da un quarto satellite per rendere ancora più dettagliate latitudine e longitudine. A questo punto, il gioco è fatto: è infatti sufficiente riprodurre questo dato su una mappa digitale, con uno scarto possibile di circa 20 metri.

Ora sai come funziona il GPS per la tua barca, e non ti trovi, dunque, ad acquistare un accessorio nautico senza avere la minima idea del suo meccanismo. E questo è già un primo fondamentale passo verso la scelta giusta!

Consigli acquisto dispositivo GPS

In quali casi l’utilizzo del GPS è obbligatorio in barca?

Noi, come del resto ogni esperto di navigazione, consigliamo di portare sempre con sé un GPS sulla propria barca, fosse anche il più piccolo e meno avanzato del GPS nautici portatili. La legge, di per sé, assegna invece un limite preciso oltre il quale non è consentito navigare sprovvisti di un dispositivo per il radioposizionamento. Come prescritto nelle Dotazioni di sicurezza per le unità da diporto (con o senza marcatura CE) è d’obbligo l’uso di un dispositivo GPS (o in alternativa LORAN) per la navigazione oltre le 6 miglia, e dunque per la navigazione entro le 12 miglia, entro le 50 miglia e senza alcun limite. Va però da sé che questo strumento può risultare estremamente utile anche per le semplici escursioni da effettuarsi entro le 6 miglia, un po’ per accertarsi di restare eventualmente entro quel limite, un po’ per essere certi di mantenere la rotta, per importare dei punti di partenza e dei punti di arrivo, per calcolare il tempo necessario per raggiungere un determinato punto, per entrare più agevolmente in un porto e via dicendo.

I tipi di GPS per barca

Un tempo c’erano solamente la bussola, il sestante e gli orologi: conoscere la propria posizione precisa in mare non era affatto semplice – per immedesimarsi in quei tempi, del resto, basterebbe perdersi tra le pagine de L’isola del giorno prima, di Umberto Eco, che trae spunto proprio dalle antiche difficoltà nel determinare la longitudine in mezzo al mare. Nel 2019 per nostra fortuna, tutto è più semplice, grazie al continuo progresso nel campo dei GPS nautici. Con delle cifre tutto sommato contenute, infatti, è possibile acquistare dei dispositivi tascabili, leggeri e galleggianti, che possono indicare con sicurezza la nostra posizione e memorizzare centinaia e centinaia di waypoint. Sborsando cifre più importanti, in qualsiasi negozio di nautica è invece possibile comprare dei plotter fissi, completi non solo di GPS, ma anche di ecoscandaglio e di tutte le carte nautiche di cui possiamo avere bisogno.

Da non perdere:   I 6 nodi marinari più utili in barca

La prima decisione da prendere prima di acquistare un GPS per barca è se orientarsi verso un dispositivo portatile o verso un dispositivo fisso. Di certo entrambi i modelli presentano dei vantaggi: la discriminante tra l’uno e l’altro è, in linea di massima, la dimensione della barca, e il tipo di uscite che si intendono fare. Per delle escursioni prettamente costiere con delle imbarcazioni di dimensioni ridotte, infatti, potrà essere sufficiente un GPS nautico portatile. In questo caso, però, è bene prestare attenzione alla durata della batteria: se quest’ultima non è fatta per durare per l’intera durata della tua escursione, è ovviamente necessario dotarsi di un caricabatterie adatto per la tua barca. Altro svantaggio del GPS nautico è poi costituito dallo schermo ridotto, che di certo non offre una lettura semplicissima e, in ogni caso, non potrà mai dare tutte le informazioni che si possono invece avere su un dispositivo di dimensioni maggiori.

Chi possiede una barca di dimensioni importanti ed effettua delle uscite altrettanto importanti non può dunque che orientarsi verso un GPS nautico fisso, preferibilmente accompagnato da un ecoscandaglio. Quest’ultimo, infatti, non è utile solamente per i pescatori: il fatto di avere una visione in tempo reale del fondo marino e della distanza tra esso e la nostra chiglia, infatti, ci può aiutare a navigare senza problemi anche in luoghi sconosciuti.

Concentriamoci adesso sullo schermo. Se un tempo infatti ci si doveva rassegnare a degli schermi con risoluzioni ridicole, comprare un GPS nautico nel 2019 significa andare incontro a un ampio range di possibilità per quanto riguarda le tipologie di schermo. Molte persone si lasciano attrarre dalle dimensioni degli schermi di GPS nautici di brand poco noti e stranamente economici, per poi scoprire, una volta accessi, che alla grande dimensione non corrisponde affatto una buona risoluzione. Il problema è che, per quanto grande, uno schermo con una bassa risoluzione risulta in ogni caso difficile da leggere. Meglio, dunque, concentrarsi prima sul numero di pixel, e poi sulle dimensioni dello schermo del GPS per barca.

Per restare sullo schermo, altro aspetto da prendere in considerazione è l’opzione dello schermo a colori. Certo, gli schermi monocolor sono più economici, e presentano senza ombra di dubbio un fascino vintage che può piacere ai vecchi lupi di mare. Anche qui, però, la leggibilità ne risente: molto meglio, laddove possibile, uno schermo a colori, in grado di trasmettere con una sola occhiata tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno. E ancora, prima di scegliere il tuo nuovo GPS nautico, ti consigliamo di informarti sulla leggibilità alla luce del sole e in notturna: i modelli migliore presentano infatti delle funzionalità apposite per non obbligarti mai a diventare pazzo per coprire/illuminare lo schermo.

Abbiamo già accennato alla questione dell’ecoscandaglio. Possiamo però affermare che, ormai, nel caso dei dispositivi fissi, si tende sempre e comunque a dare per scontato l’acquisto di un dispositivo provvisto sia della funzione eco che della funzione GPS. Ipotizzando però che tu abbia già un fishfinder senza quest’ultima possibilità, ti consigliamo di verificare, prima di scegliere il tuo GPS, se quest’ultimo è compatibile con l’altro dispositivo già in tuo possesso.

gps con mappe nautiche

Altro aspetto molti importante da considerare è la presenza o meno di mappe nautiche. Chi utilizza la propria barca per navigare in mare aperto effettuando lunghe crociere dovrebbe certamente optare per un GPS nautico cartografico, in grado quindi di supportare sempre al meglio la navigazione. Chi invece naviga con la propria barca sempre nello stesso lago potrebbe fare a meno di questa opzione, optando quindi per una soluzione no-mapping, o per un dispositivo dotato di un sistema basilare per la mappatura nautica (il quale di fatto è simile a quello utilizzato nei navigatori per automobili) rinunciando al GPS cartografico.

Ad aiutarti nella scelta per acquistare il tuo nuovo dispositivo GPS per barca potrebbe poi aiutarti la presenza o l’assenza di funzioni specifiche, potenzialmente molto importanti. Molti GPS cartografici nautici, per esempio, presentano una funzione utilissima in caso di emergenza, ovvero il pulsante MOB, acronimo per Man Over Board. Se un passeggero dovesse cadere fuori bordo, premendo immediatamente quel bottone si potrebbero memorizzare automaticamente le coordinate del punto preciso, così da facilitare e rendere molto più veloci le operazioni di soccorso. Un’altra funzione basilare ed estremamente apprezzata è poi, per esempio, la possibilità di fissare dei Waypoint, o ancora, quella di importare delle mappe nautiche attraverso una semplice porta USB.

gps nautico cartograficoGPS ed ecoscandagli: le novità per il 2023

Il mercato dei GPS nautici è in continua evoluzione, con i migliori brand che continuano a migliorare i propri dispositivi. Durante il 2020, per esempio, il brand Garmin ha annunciato il lancio di una nuova ricca linea di chartplotter della serie GPSMAP. Nello specifico si parla di tre dispositivi con tre schermi di dimensioni differenti, dai 7 pollici del più piccoli ai 12 pollici del più grande, tutti ad alta risoluzione. Il maggiore potenziamento rispetto alla serie precedente è senza ombra di dubbio relativa ai processori installati, che permettono un utilizzo estremamente fluido e rapido, per non dover mai attendere per ricevere le risposte cercate da radar ed ecoscandaglio. Ma nemmeno gli altri brand sono stati a guardare. Si pensi per esempio a Raymarine, con delle importanti innovazioni nel campo dei display, con il lancio della serie Axiom+, pensata per pescatori, velisti e navigatori. Anche in questo caso di parla di display tra i 7 e i 12 pollici, con una luminosità fino al 25% più forte rispetto ai modelli precedenti.

Conclusione

Avrai certamente capito che acquistare un GPS – ed essere certi di aver fatto la scelta migliore – non è facile come potrebbe sembrare. Con questo post, però, speriamo di aver fatto luce su tutti gli aspetti che devi tenere in considerazione per acquistare un GPS nautico nel 2023. Se ti sono rimasti dei dubbi, non esitare a contattarci!

E se invece hai deciso quale tipo dispositivo comprare, non ti resta che visitare la sezione dedicata ai dispositivi GPS per barca all’interno del nostro negozio online dedicato alla nautica: a presto!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. Buongiorno,
    ho bisogno di un consiglio, dal 2019 possediamo un comet 850 a vela il precedente proprietario ha lasciato un GPS, secondo mè molto datato non si riusciva a leggere nulla ed in più nel ns giretto verso l’ Elba non si trovava il porto di marina di marina di cecina mio marito insiste nel dire che và bene cosi io come al solito non approvo anche se sono solo il mozzo Se mai riusciremo vorremmo andare in corsica con la ns barchetta. consiglio per un GPS senza fare un mutuo ?
    PS abbiamo la barca a Fezzano ( Spezia )
    saluti e grazie Gianna

  2. ciao

    ho comprato da voi un lowrance hook 2con gps ma ancora nn sono riuscito a farlo funzionare , ho visto i video ma nn ho capito nulla,sia come si salvano i posti di pesca sia programmare dove andare potresti mandarmi un video dove si capisce qualcosa? ti faccio presente che ho 72 anni e vado x mare da anni ma sono rimasto ai vecchi punti di riferimento grazie

  3. Salve. Avrei una domanda da fare: è possibile utilizzare un GPS nautico quale GPS terrestre, ovvero il GPS nautico legge le mappe terrestri? In attesa di risposta. Grazie

    • Ciao seby,

      un tempo esistevano dei GPS nautici compatibili anche con l’uso terrestre, mentre, gli attuali GPS Chartplotter non possono essere utilizzati come navigatori terrestri e pertanto non leggono le carte terrestri, è ovvio che, essendo un GPS, portandolo a terra, continuerà a leggerti posizione/coordinate.

      Spero di esserti stato utile.”

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