5 Consigli per Ormeggiare in Rada – HiNelson Vivere in Barca

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Prima di vedere questo nuovo episodio di Vivere in Barca ti invito a visionare la precedente puntata “7 Consigli per Vivere in Barca in Rada”.

Oggi voglio invece prendere in esame come ormeggiare in rada. Vedremo quindi quali sono i passaggi base per poter effettuare un ormeggio sicuro per passare del tempo soli con il mare, la barca ed il proprio equipaggio.

Cominciamo con…

Scelta del luogo

Come abbiamo già detto nel video precedente “7 Consigli per Vivere in Barca in Rada” la prima cosa di cui doversi preoccupare una volta entrato in rada è decidere qual’è il luogo migliore in cui ormeggiare.
Ci sono alcuni accorgimenti per sapere dove calare ancora anche se non conosci la baia.

Innanzitutto Portolano alla mano e Plotter acceso cerca di capire quali sono i venti prevalenti della zona e soprattutto il vento di traversia. Già sapendo questo potrai decidere quale sarà il ridosso migliore per te ed il tuo equipaggio.

In secondo luogo dovrai cercare la sabbia. Certo il fango è meglio ma ancorare in rada non è solo una questione di sicurezza, anche l’occhio vuole la sua parte. Quindi cerca lo spot in cui l’acqua è più chiara. Dal colore dell’acqua puoi intuire il tipo di fondale e la sabbia è il top!

Mentre dai ancora dai sempre un’occhio alla profondità. Non è una buona idea ancorare sottocosta solo per fare meno strada con il tender e poi trovare la barca che ara la sabbia o sassi ma nemmeno ancorare su 30 metri di fondale. La mia regola è calare ancora solo in fondali in cui posso andare a disincagliarla o recuperarla con un tuffo.

Se non sei sicuro del luogo che hai scelto avvicinati alla poppa di una imbarcazione già ormeggiata e cala ancora dietro di loro chiedendo prima quanta catena hanno sul fondale. Così facendo saprai che la tua barca si muoverà in maniera da non rappresentare un pericolo per le altre già ormeggiate.

Plotter Garmin GPS Map Plus

Prepara la tua barca

Non arrivare all’ancoraggio senza prima aver preparato la tua barca a questa manovra. Vuol dire che il ponte dovrà essere sgombro, l’ancora sarà già pronta per essere lanciata. Un Parabordo grosso a bordo non è mai una cattiva idea, specie in baie trafficate. Se non conosci la baia dove vuoi ormeggiare sarà molto utile equipaggiare l’ancora con un grippiale…

Grippiale Grippy

Il Grippiale è un gavitello collegato all’ancora tramite una cimetta che viene utilizzato per poter segnalare e nel caso disincagliare la tua ancora dal fondo semplicemente tirandola nella direzione opposta a quella in cui ha fatto testa. E’ una bella invenzione ma attenzione alla notte, può capitare che il grippiale non venga visto e che la cimetta venga risucchiata dalle eliche. Per questo motivo non usare una cima del 22 ma una cimetta che possa facilmente venir tagliata dal movimento dell’elica.

Calcolo Calumo

Cos’è il calumo? Nientepopodimeno che la quantità di catena che hai intenzione di usare. Per calcolare di quanto calumo necessiti la regola empirica da sempre usata dai marinai di tutto il mondo è dalle 3 alle 5 volte il fondo. Certo se aspetti tempesta e compatibilmente con le altre barche in baia potrai decidere se calare più o meno catena.

Catena Calibrata G70

Per sapere quanta catena dovrai calare affidati al buon vecchio spray sulla catena ogni tot metri oppure a sistemi più moderni come il click System da inserire fra le maglie della catena. Se vuoi sapere esattamente il calumo che stai dando usa un sistema conta catena digitale.

La manovra

La manovra per calare ancora è semplice se fatta con criterio. Hai trovato lo spot perfetto. Quindi relax e manovriamo per calare ancora e farle fare testa, che vuol dire disporre l’ancora in maniera ottimale per poterle far penetrare il fondale e creare una piacevole tana nell’attesa di essere salpata di nuovo.

ContaCatena Plancia Quick

Ok, per prima cosa disponi la barca prua al vento fino a rallentare e una volta terminato l’abbrivio, dai retro e contemporaneamente cala ancora. Cala solo la metà circa del calumo che intendi dare e, mentre procedi in retro, attendi che la catena sia tesa. A questo punto dai una accelerata più forte per circa 5/10 secondi. In questa maniera l’ancora farà testa e tu potrai constatare se tiene oppure no. In ultimo riparti in retro lentamente, cala il calumo restante e di nuovo stendi la catena.

Da non perdere:   Scegliere il carrello per la barca

Testa il tuo ancoraggio

L’ancora ha agguantato? Come capirlo senza tuffarsi? A questo punto dovrai testare la presa della tua ancora.
Se disponi di un allarme ancora premurati di settarlo sul punto ancora e non quando la barca è ferma. Se invece ne sei sprovvisto niente paura e procedi così.

Posizionati con il viso rivolto a prua e stendi le braccia verso dritta e sinistra. Prendi due punti di riferimento che non siano le barche ai tuoi lati per eseguire un rilevamento empirico della tua posizione. Il timoniere o chi per lui darà gas in retromarcia. La catena si stenderà di nuovo e potranno accadere due scenari.

Nel primo la barca è ferma rispetto ai punti che hai scelto e quindi vuol dire che l’ancora ha agguantato mentre nel secondo la barca comincerà a retrocedere dapprima lentamente e poi sempre più velocemente. Il secondo scenario ti riporta al primo punto e cioè recupera catena e rifai la manovra di ancoraggio.

L’iter che ho appena descritto è il procedimento più semplice per ancorare ma manca ancora un piccolo tips. Procurati un’ammortizzatore di ormeggio che farà da tramite fra la catena e la barca. In questa maniera otterrai un duplice vantaggio; non sforzare il barbotin del salpa ancora e un movimento più morbido in generale.

Finalmente la barca è ferma e tu sei già in posizione di comando con una meritata bibita ghiacciata in mano. Ma… i parabordi! Se è vero che sono antiestetici in rada rappresentano però una protezione sicura da abbordi involontari e soprattutto di notte garantiscono una sicurezza in più che non fa mai male. A questo proposito guarda il mio video su “Come usare i Parabordi”.

Spesso capita che una barca appena entrata in rada decida di posizionarsi vicina alla tua anche se in baia non c’è nessuno. Non prenderla come un affronto personale, forse si mette vicino a te perche pensa che tu abbia già trovato il posto migliore per ancorare. Se il nuovo vicino è rispettoso nulla di male ma se il volume dovesse improvvisamente alzarsi allora consiglio una bella tromba marina con funzione megafono per allontanare il marinaio festaiolo.

Corno Tromba Omologata Marco

Imparare ad ancorare in rada non è difficile ma a seconda della conformazione del fondale, dello spazio disponibile e delle condimeteo esistono diversi tipi di ancoraggio. Creative Anchoring del Capitano Fatty Goodlander è sicuramente un libro interessante da leggere se vuoi imparare tutti i segreti delle tecniche di ancoraggio.

Come ripeto spesso in mare bisogna essere sempre pronti ma, una volta controllate le condimeteo, sapendo che la barca non ha problemi e che il tuo ormeggio è sicuro ogni tanto puoi allentare la guardia e rilassarti per davvero. Adesso sei veramente pronto a gustarti le gioie della rada! Buon ormeggio!

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