Scegliere e montare il tendalino barca: i nostri consigli

Come montare il tendalino della barca? E, ancora prima, come scegliere questa comoda copertura per la propria imbarcazione? Certo, di tanto in tanto è bello poter godere appieno dei raggi del sole. Altre volte, però, è decisamente il caso di avere un po’ di ombra a bordo, soprattutto, per esempio, durante le pause per il pranzo, o in generale per le uscite in gruppo o in famiglia. Ecco quindi che il tendalino diventa un accessorio assolutamente essenziale. Scegliere quello giusto, però, non è affatto facile come potrebbe sembrare. Per questo motivo, sul nostro e-commerce dedicato agli accessori nautica abbiamo deciso di semplificare la vita dei nostri clienti con una serie di filtri specifici per la scelta del tendalino. È così possibile restringere in modo netto la gamma dei tendalini per barca, filtrandoli per tipologia di imbarcazione, per prezzo, per materiale del telaio, per larghezza e altezza, per il numero di archi e, ovviamente, per i produttori, per poter scegliere tra tendalini Nettuno Marine Equipment (un brand italiano nato nel 1970 e specializzato proprio nella tappezzeria nautica), Trem, Veleria San Giorgio, Tressilmare, Osculati, Plastimo, Foresti e Suardi e via dicendo. Oggi, quindi, vedremo insieme alcune dritte per la scelta di questo accessorio, per poi soffermarci sui principali consigli per montare il tendalino barca nel modo giusto, rapidamente.

(Nella foto: un esempio di un tendalino Nettuno Marine Equipment)

Le diverse tipologie di tendalini per barca

Tendalini per barca, cappottine, teli di protezione, bimini: queste coperture per unità di diporto conoscono molti nomi differenti! Prima di tutto, va sottolineato che esistono dei tendalini progettati espressamente per le barche a motore – sono decisamente la maggior parte – e altre coperture pensate invece appositamente per le barche a vela. Di solito, in ogni caso, quando si parla delle classiche capottine ci si riferisce ai tendalini per imbarcazioni a motore di dimensioni ridotte, gommoni compresi. A fare la grande differenza tra un tendalino e l’altro sono ovviamente prima di tutto le dimensioni, fattore che va pressappoco di pari passo insieme al numero di archi. Esistono infatti tendalini a 2, a 3 o a 4 archi. Certo, è potenzialmente possibile avere un tendalino grande a 2 archi e un tendalino piccolo a 4 archi, ma la regola di base è che, maggiore è il numero degli archi, maggiore sarà anche la stabilità del tendalino; si capisce quindi che all’aumentare delle dimensioni dovrebbe crescere anche il numero degli archi, per avere maggiore robustezza. Ma non si deve pensare solamente al numero degli archi: ci sono anche altri fattori da prendere in considerazione per scegliere il tendalino per la barca!

Le caratteristiche delle capottine per la barca

La prima misura da prendere in considerazione per scegliere e montare il tendalino per barca è la larghezza che questa struttura dovrà avere. La misurazione è piuttosto semplice: basterà prendere nota della distanza tra centro murata e centro murata, con un margine di gioco minimo, ma comunque presente. Va poi valutata l’altezza, in base all’uso che si vorrà fare e all’equipaggiamento della barca. In genere, comunque, si parla di tendalini alti tra i 115 e i 140 centimetri, così da raggiungere l’altezza desiderata con l’apporto delle murate.
Mai scegliere una capottina per barca, inoltre, senza pensare ai materiali, del telaio come della copertura vera e propria. Come puoi vedere nella categoria dedicata all’interno del nostro negozio online di accessori per la nautica, i materiali presenti sono due, ovvero l’acciaio inox e l’alluminio (anodizzato). L’acciaio inossidabile offre una struttura estremamente robusta, mentre l’alluminio permette costi e pesi minori; va detto però che, a influenzare la robustezza della capottina per la barca, è anche il diametro dei tubolari. In genere, anche per i più piccoli gommoncini, è bene evitare i bimini con tubi sotto i 20 millimetri di diametro, pensando al fatto che i tendalini più forti e resistenti presentano dei telai con un diametro da 30 millimetri.

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Come montare il tendalino barca?

Il montaggio del tendalino barca, a patto di avere i giusti accessori per il montaggio della capottina, è facile e piuttosto veloce. La maggior parte dei tendalini per barca, infatti, presenta due soli punti di appoggio e di aggancio, a livello delle due murate, ai quali si aggiungono eventuali tiranti e supporti verso prua e verso poppa. Per montare il tendalino barca è dunque bene partire dall’installazione, laddove non presenti, dei supporti sulle murate. In base al modello scelto di tendalino, va sottolineato, mutano le tipologie di supporti: ne esistono a forcella, e a cappuccio, fissi o snodabili. A completare l’opera ci sono poi i tiranti, da fissare a elementi stabili della barca, che possono variare di caso in caso, dal roll-bar alle murate stesse verso prua. Nei casi più semplici si procede con un semplice nodo, mentre in altri casi i tiranti possono essere più complessi, con tenditori a nastro o con degli agganci predisposti, a sgancio rapido. A dare maggiore stabilità al tendalino possono eventualmente intervenire anche dei tubi telescopici aggiuntivi, per sorreggere il tendalino una volta alzato e aperto verso prua.

Il tendalino durante il movimento

Va sottolineata una cosa: i tendalini sono pensati nella maggior parte dei casi per essere aperti solamente durante la sosta, e per essere poi chiusi durante il movimento. Esistono effettivamente delle capottine particolarmente robuste, che combinano tessuti, tubolari e tiranti pensati appositamente per dare maggiore resistenza, e che possono essere mantenuti aperti anche fino a velocità di poco superiori ai 20 nodi. Si tratta però di eccezioni, ed è quindi d’obbligo informarsi sull’effettiva resistenza del proprio tendalino prima di mettersi in movimento con la capottina aperta!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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