Il rimessaggio invernale della barca a motore

Abbiamo già scritto qualche tempo fa un’apprezzatissima guida sul rimessaggio della barca, in cui abbiamo parlato delle operazioni da fare alla carena, alla coperta, all’acciaieria, alle vele, alle batterie e via dicendo. Abbiamo poi fatto anche una checklist delle operazioni da fare per il rimessaggio della barca a vela. Non volevamo però fare un torto ai propulsori delle nostre barche, e per questo abbiamo deciso di scrivere questa guida ad hoc per il rimessaggio invernale della barca a motore, concentrandoci quindi sulle operazioni di manutenzione del motore nautico in vista del letargo. Queste operazioni, in linea di massima, sono le medesime per chi effettuerà il rimessaggio a secco come per chi lascerà la barca ormeggiata in porto; di sicuro, va detto, chi lascerà la barca in acqua potrà, di tanto in tanto, andare a riaccendere il motore, cosa che sarà più difficile invece per chi opta per il rimessaggio a secco.

Pulizia del piede motore

Si parte con un po’ d’olio di gomito, e quindi con la pulizia attenta del gambo del motore, il quale durante la stagione sarà stato preso d’assalto – in certi casi di più, in certi casi di meno – dal sale, dalle alghe e da altre incrostazioni. Questo talvolta non è certo un lavoro veloce, ma va fatto con pazienza, togliendo ogni residuo di navigazione, liberando ogni ostruzione.

Pulizia e controllo dell’elica

Per una corretta pulizia del piede motore è necessario smontare l’elica della barca. Questa operazione ci permette tra l’altro di controllare anche questo elemento, per assicurarsi che sia tutto in ordine. Dopo averla pulita per bene è necessario quindi controllare ogni singola pala, cercando eventuali danni da impatto o da cavitazione. In caso di pale danneggiate è bene procedere con la sostituzione dell’elica, per salvaguardare le performance, i consumi nonché, ovviamente, la salute del motore stesso della barca.

Pulizia interna con acqua dolce

Ecco un passaggio chiave del rimessaggio invernale della barca a motore, il quale va ovviamente compiuto sia nel caso dei motori fuoribordo, sia nel caso dei motori entrobordo. Nel caso dei motori fuoribordo ed entrofuoribordo il ricircolo dell’acqua dolce va effettuato servendosi delle apposite cuffie per il lavaggio: una volta applicate, sarà bene far circolare l’acqua pulita per almeno un quarto d’ora. Nel caso dei motori entrobordo, invece, il ricircolo non può avvenire in modo così facile, non potendo utilizzare un accessorio comodo come le cuffie: non resta dunque che versare dell’acqua dolce all’interno del filtro di aspirazione dell’acqua, lasciando che questa circoli all’interno del motore. La pulizia interna con acqua dolce, sia per i motori fuoribordo che per gli entrobordo, può eventualmente essere fatta con l’aggiunta di anticalcare, nel caso in cui ci siano delle incrostazioni di calcare.

Cambio filtro e olio

Mai dimenticarsi di cambiare regolarmente il filtro dell’olio e l’olio del propulsore nautico; di certo il momento del rimessaggio invernale della barca a motore è quello giusto per questa operazione. Si partirà scaricando l’olio vecchio, per poi rimuovere il vecchio filtro dell’olio facendo attenzione a non sporcare il resto del motore – è utile usare un po’ di carta da posizionare sotto al filtro – per poi installare il filtro nuovo e inserire il nuovo olio, verificando attentamente il livello.

Da non perdere:   Cambusa: cosa non deve mai mancare

Cambio filtro carburante

Su questa operazione gli appassionati di fai da te in barca non hanno bisogno di particolari spiegazioni. Non bisogna dimenticarsi, va sottolineato, del prefiltro, nonché di spurgare. In linea di massima il filtro carburante va cambiato tutte le volte in cui si raggiungono le ore di moto indicate dal produttore, e comunque dopo ogni anno di utilizzo.

La manutenzione dei serbatoi

Ecco un altro step che spesso viene trascurato nel rimessaggio invernale della barca a motore. Come dovrebbe essere il tuo serbatoio prima della pausa invernale? Ebbene, nel caso del motore a benzina, è bene lasciare al suo interno poco carburante; i più pignoli aggiungeranno degli additivi. Nel caso del gasolio è invece bene, al contrario, fare il pieno. In entrambe le situazioni è comunque d’obbligo controllare la salute del serbatoio, verificando la presenza di incrostazioni o sporcizia.

Controllo della pompa di raffreddamento

Un altro passaggio obbligato che in tanti dimenticano durante il rimessaggio invernale della barca a motore è la verifica dello stato della pompa di raffreddamento. Si parte dalla girante, che va estratta e controllate, quindi ingrassata con della vaselina e rimessa in posizione, ricordandosi di controllare anche la guarnizione (che in caso va sostituita).

Pulizia delle candele

Mai trascurare le candele prima di mettere la barca in letargo per l’inverno. Meglio smontarle una a una, pulirle e in caso sostituirle, e in ogni caso progetterle con del liquido protettivo come il CRC 6-66 Marine.

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Pulizia del motore

In generale, il motore va mantenuto pulito e protetto, usando del liquido protettivo come il CRC 6-66 Marine.

Il rimessaggio della barca a motore elettrico

Fin qui abbiamo parlato del barca con motore tradizionale, e quindi a combustibile. Come sappiamo, però, è sempre più diffusa la motorizzazione elettrica, attraverso motori fuoribordo elettrici o propulsori entrobordo a batteria. Cosa cambia in questo caso in termini di rimessaggio? Ebbene, come sappiamo i motori elettrici sono molto più semplici rispetto ai “vecchi” colleghi alimentati con benzina o gasolio, nel senso che contano un numero minore di elementi i quali, in ogni caso, sono sottoposti a meno usura. Ecco quindi che la manutenzione dei propulsori green diventa meno onerosa e più facile. Dalla lista che abbiamo visto sopra andiamo quindi a eliminare le voci relative alla pulizia dei filtri, alla manutenzione del serbatoio e alla pulizia delle candele, per il semplice fatto che nessuno di questi elementi esiste quando si parla di propulsori a batteria. Di fatto in caso di motore elettrico è sufficiente procedere con la pulizia del propulsore, controllare l’elica nonché assicurarsi che la batteria sia in buono stato.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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