Licenza di pesca tipo B: come ottenerla

Chi si approccia per la prima volta a questa disciplina si domanda qual è il permesso necessario per pescare. Chi ha già fatto un passettino in più, si domanda invece dove è possibile pescare con la licenza di pesca tipo B, quanto dura, quanto costa, e via dicendo. Le domande intorno al documento necessario per gettare l’amo nelle acque interne italiane non mancano davvero mai, anche perché le regole non sono del tutto uguali nelle varie regioni italiane. Anzi, ci sono delle differenze marcate. Oggi vedremo quindi tutto quello che c’è da sapere sulla licenza di pesca di tipo B: vedremo quali sono le modalità per ottenerla, quanto costa, quanto dura e a che cosa serve. Per fare un esempio concreto, poi, ci concentreremo sulla licenza di pesca in Lombardia. Buona lettura!

Pesca in acque interne ed acque marine

Partiamo da un presupposto fondamentale: in Italia ci sono due regolamenti assolutamente separati tra la pesca nelle acque interne, e quindi in laghi e fiumi, e pesca in acque marine. In estrema sintesi, per pescare in mare è sufficiente richiedere una licenza gratuita presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per poi rispettare i regolamenti delle diverse località. Si sa, il mare è pieno di pesci, e per questo basta poco per potervi pescare. È diverso il caso della pesce nelle acque interne, la quale richiede per l’appunto il possesso di una licenza di pesca apposita: vediamo quali sono le tipologie di permesso per pescare.

Le tipologie di permesso per pescare

Ci possiamo quindi concentrare sulla sola pesca in acque interne. Quali sono le tipologie di licenza di pesca che si possono ottenere? Si tratta principalmente di due tipi di permessi presenti a livello nazionale, più altre due tipologie di licenze, le quali sono presenti solamente in determinate regioni. Ecco la lista:

  • Licenza di pesca di tipo A: questo è il permesso istituito per chi si dedica alla pesca a livello professionale, che diventa così non un hobby, quanto invece una fonte di reddito. Per ottenere questo permesso è necessario affrontare un esame specifico, e presentare i documenti relativi all’avvio dell’attività.
  • Licenza di pesca di tipo B: questa è la licenza di pesca per eccellenza. Parliamo infatti del permesso di pescare che viene concesso ai dilettanti, per pescare nelle acque interne – dove è lecito – in tutto il paese, con durata annuale. Approfondiremo tra poco i dettagli di questo permesso.
  • Licenza di pesca di tipo C: a differenza delle precedenti, non è presente ovunque. Si tratta di una licenza per la pesca dilettantistica uguale alla B, con una durata però ridotta a 15 o a 30 giorni.
  • Licenza di pesca di tipo D: altra licenza che si trova solo in determinate regioni, che viene utilizzata in casi particolari, come per esempio per il permesso di pesca giornaliero.

Come ottenere la licenza di pesca B

Vediamo quindi come è possibile ottenere la licenza di pesca tipo B in generale. Come abbiamo anticipato, non è necessario affrontare nessun tipo di esame, e quindi non c’è nessun obbligo di studiare alcunché. Detto questo, è ovvio che il pescatore è chiamato a studiare i regolamenti in vigore nella sua area di riferimento.

Dunque, ottenere la licenza di pesca B è assolutamente facile e veloce: basterà pagare una tariffa compresa tendenzialmente tra i 20 e i 40 euro su un conto corrente disposto dalla propria regione, per ottenere così una ricevuta di pagamento. E sarà per l’appunto quella a costituire il nostro permesso di pesca: quando si andrà a pescare dovremmo portarlo sempre con noi, insieme a un documento di identità e, lì dove richiesto, un tesserino segna-catture.

Con la licenza di pesca tipo B dove posso pescare?

Ma quindi, nel concreto, dove posso pescare con la licenza di pesca B? In linea di massima, questo permesso permette di pescare nelle acque interne del paese, eccezion fatta per i laghetti privati per la pesca sportiva, lì dove è necessario un pagamento o un permesso a parte. Va peraltro detto che in alcuni specchi d’acqua, alla licenza di pesca B, andrà sommata anche la tessera FIPSAS: per scoprire se questa è necessaria è bene controllare sui regolamenti locali, o eventualmente sul sito della stessa FIPSAS.

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Come si può capire, quindi, non è detto che ogni spot di pesca nel nostro raggio di interesse sia automaticamente utilizzabile con la sola licenza di pesca B: meglio sempre informarsi prima di prendere la canna da pesca e uscire di casa!

Un esempio: ottenere la licenza di pesca in Lombardia

Vediamo ora un esempio concreto, ovvero come richiedere e ottenere la licenza di pesca in Lombardia. E qui di certo di possibilità per gli appassionati di pesca non ne mancano, come peraltro abbiamo già visto pochi giorni fa nel nostro articolo dedicato ai laghi per la pesca sportiva in Lombardia. Ebbene, qui il rilascio delle licenza di pesca è regolato dalla Legge Regionale 8 luglio 2015 n.20. In questa regione esistono unicamente due licenze di pesca, la A e la B.

Come già detto, la licenza di pesca altro non è che la ricevuta del versamento del pagamento obbligatorio della tassa annuale: su questo cedolino sono riportati tutti i dati anagrafici del titolare del permesso, codice fiscale compreso, nonché la causale del versamento – che deve essere “tassa pesca – licenza tipo B” – nonché il codice direzionale di riferimento “M1”.

Il costo della licenza di pesca B in Lombardia è di 23 euro, con una durata di 12 mesi. I residenti in Italia al di sotto dei 18 anni o con età superiore ai 65 anni, va sottolineato, sono esentati dal pagamento. Possono fare richiesta della licenza anche gli stranieri, non essendo più presente il vecchio permesso “turistico”.

Ma come effettuare nel concreto il pagamento per la licenza B? La tassa di concessione va pagata collegandosi online al Portale dei pagamenti della Regione Lombardia: una volta approdati sul sito si dovrà scegliere il tipo di pagamento desiderato. Va detto che, per i meno tecnologici, è possibile effettuare il pagamento anche nelle tabacchiere abilitate o presso uno sportello bancario. Per i cittadini stranieri – e solo per loro – è possibile effettuare il pagamento con un semplice bonifico bancario intestato alla Regione Lombardia.
Ovviamente, chi viene colto a pescare senza la licenza di pesca B va incontro a una sanzione amministrativa.

La licenza di pesca a Bergamo

Abbiamo visto che i regolamenti relativi alla licenza di pesca B sono di tipo regionale: ecco che allora nulla cambia tra la la provincia di Brescia, quella di Pavia, quella di Como e via dicendo. Ma facciamo l’esempio di un bergamasco che ha appena effettuato il pagamento online per ottenere la licenza di pesca B. Come comportarsi? Ebbene, nel caso di Bergamo è bene sapere che ci sono ben 6 bacini di riferimento: il bacino 6 Adda sub lacuale, il bacino 7 Valle Brembana, il bacino 8 Valle Seriana, il bacino 9 Oglio, il bacino 10 Valle Camonica, e il bacino 14 Sebino. Ognuno ha dei regolamenti separati, o meglio, dei prontuari da seguire per la pesca dilettantistica ricreativa.

Guardiamo per esempio al prontuario per il bacino 8 della Valle Seriana, con il Fiume Serio e i vari laghi di Valgoglio e Valbondione. Qui è necessario avere la licenza di pesca di tipo B, nonché il tesserino segnapesci, il quale va detto risulta “istituito con decorrenza ancora da definire” nel prontuario del 2022. Le acque sono divise in tipo B e in tipo C, con regole diverse, le quali sono a loro volta differenti per i laghi alpini che si trovano al di sopra dei 1.500 di metri di altitudine.

La licenza di pesca a Milano

Quanto detto per l’uso della licenza di pesca in provincia di Bergamo vale grosso modo, per fare un altro esempio, anche per la licenza di pesca a Milano. Qui si parla grossomodo del bacino n.3, ovvero del bacino Ticino Terdoppio Sesia e Agogna, che in Provincia di Milano interessa il Fiume Ticino, il Naviglio Grande, il Canale Villoresi e le varie rogge e canali del reticolo irriguo. Anche qui è necessaria la licenza di pesca B. Per guardare alcune delle altre regole di questo bacino, è possibile dire per esempio che la pesca con belly boat è possibile solo nei laghi di cava, nelle sole ore diurne, e che l’uso dell’ecoscandaglio non è consentito.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. È un dato di fatto che in Italia oggi anno i pescatori sono sempre meno “e come biasimarli”,
    Vi spiego il mio punto di vista,
    i pesci negli ultimi anni si vedono solo nei Documentari e dobbiamo pagare la regione, dobbiamo pagare le varie assicurazioni,
    dovremmo segnalare se prendiamo i pesci,
    quanti ne prendiamo,
    che specie sono,
    quanto sono lunghi, ecc….
    è psempre più una vergogna, a meno che il vostro intento è di avere sempre meno iscritti.
    Io sono on pescatore che libero in maniera più delicata possibile il pesce che prendo quel poco che c’è.
    A mio parere dovere fare i rinnovi delle Licenze più semplici dato che ci sono oramai più Pescatori storici e non troppo tecnologici di quelle delle ultime generazioni,
    con meno restrizioni.
    E come dicevo prima, paghiamo la Regione, paghiamo le Associazioni, se dovreste farci vedere oggi tanto qualche Pesce nei nostri Fiumi io non mi sentirei solo un cliente dei negozi che vendono articoli per la Pesca, ma ritornerei a sentirmi un Pescatore.

    • Buongiorno Maurizio, ci dispiace di raccogliere il tuo disappunto e la tua delusione: noi di HiNelson non possiamo fare altro che pubblicare il tuo appello.

  2. esercito la pesca da tempo ho 77 anni sono esente dal pagamento della licenza tipo B..HO SEMPRE DELLE DIFFICOLTà DURANTE I CONTROLLI IN PARTICOLARE LAGO DI COMO LAGO DI LUGANO .PERCHè NON HO LA LICENZA QUALCHE PESCE NON è IN MISURA ECC.ECC.TENGO A PRECISARE CHE IN TANTI ANNI DI PESCA NON HO MAI PORTATO UN PESCE A CASA LI HO SEMP RE RILASCIATI E DI QUESTO NE VADO FIERO. MA CERTE GUARDIE VENATORIE……………. E NON DICO ALTRO

  3. buonasera ho 66 anni e o fatto la licenza di pesca che e scaduta il31/12/2022 ADESSO VORREI SAPERE SE DEVO PAGARE E COME FARE A RINNOVARE LA SU DETTA LICENZA GRAZIE

    • Buonasera Massimo, la licenza di pesca di tipo B consiste unicamente nella ricevuta di pagamento della tassa di concessione decisa di volta in volta a livello provinciale o regionale. In linea di massima quindi basterà ripetere quanto fatto per la licenza precedente. Va però detto che in alcune regioni sono esentati dal pagamento della licenza per la pesca sportiva (tipo B e C) tutti coloro che hanno compiuto il 65° anno di età; questo accade per esempio in Emilia Romagna. In tal caso non è richiesta nessuna azione. Ti consigliamo quindi di controllare il regolamento della tua regione per il 2023.

  4. Buonasera,
    io ho già effettuato la licenza di tipo b in Lombardia, posso pescare nella provincia di Bolzano, dove, oltre il giornaliero, richiedono anche la suddetta ?
    Grazie in anticipo per la risposta

  5. Ciao, posso chiederti una cosa? Ho solo la licenza di pesca B e non ho la tessera FIPSAS. Allora come faccio a sapere dove posso andare a pescare legalmente solo con la licenza di pesca B in Lombardia? Esiste un sito web che contenga tutte le informazioni? Grazie!

  6. O il permesso di pesca sportiva e ricreativa che mi è scaduto nel 2014 e lo devo rinnovare mi puoi mandare il link dove poterlo rinnovare? Grz

    • Buongiorno Francesco,
      le modalità di acquisto e di rinnovo del permesso di pesca sportiva e ricreativa variano di regione in regione. Cercando sui principali motori di ricerca (per esempio Google) sarà però facile trovare il portale giusto (per esempio: “permesso di pesca sportiva in Lombardia”)

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