Tender: diverse soluzioni per riporlo a bordo

Per raggiungere la terraferma quando si ormeggia in una cala o su una boa, per fare delle brevi e divertenti gite lungo la costa, per fare rifornimento durante la crociera. Ma non solo: non va dimenticato il fatto che il tender potrebbe essere molto utile anche per portare l’ancora di rispetto lontana dalla barca per creare così un calumo di emergenza; per facilitare l’ormeggio in condizioni di vento particolarmente forte; o ancora, per spingere la barca in caso in cui questa sia rimasta in panne. Insomma, di ottimi motivi per avere un tender – quando l’imbarcazione principale è sufficientemente grande per ospitarne uno – ce ne sono davvero parecchi. Ma dove posizionare il tender a bordo quando questo non viene utilizzato? Questa è una domanda che in molti si fanno, sapendo che ogni scelta porta a vantaggi e a svantaggi. Oggi vedremo quindi diverse soluzioni per posizionare il tender a bordo della barca, in base al tipo di battello di servizio, allo spazio a disposizione e alle proprie esigenze.

Dove posizionare il tender a bordo?

Come anticipato, ci sono tante alternative potenzialmente percorribili per posizionare il tendere a bordo dell’imbarcazione. Tutto questo sapendo che ci sono tender gommoni di diverse misure, e quindi con ingombri diversi: i più piccoli misurano circa 150 centimetri, mentre i più grandi possono superare i 4 metri. Si capisce quindi che, ancora prima di scegliere il tender e le relative misure, è bene comprendere come posizionare il tender a bordo in modo comodo e sicuro. Ecco le opzioni principali:

Sgonfiare il tender e metterlo nel gavone

Iniziamo con un’alternativa di per sé semplice, ovvero quella che prevede di posizionare il tender in un gavone. Qui si parla ovviamente solo e unicamente di gommoncini gonfiabili, senza nessuna parte rigida: anche il pagliolato, e quindi il fondo del tender, deve quindi essere gonfiabile e sgonfiabile, il tutto spinto da remi o da motori fuoribordo di potenza e peso ridotti. Di certo optare per questa soluzione vuol dire ridurre al minimo l’ingombro del battello di servizio; è però vero anche che così facendo sarà bene programmare attentamente l’utilizzo del tender, senza trovarsi per esempio a sgonfiarlo per poi rigonfiarlo dopo poche ore (pur sapendo che con le attuali pompe gonfiatrici elettriche basta davvero poco tempo!).

Per capire quanto piccolo può diventare un tender gonfiabile, citiamo il modello da 160 centimetri di Eurovinil: una volta ripiegato occupa 60 x 40 per 50 centimetri, per un peso di appena 13,5 chilogrammi. Metterlo in un gavone o in cabina diventa così facile e veloce.

Posizionare il tender in coperta

Ecco un’altra opzione che viene scelta molto spesso. Tanti velisti infatti optano per posizionare il tender in coperta, davanti all’albero: da qui per esempio, con modelli non troppo pesanti, è possibile facilitare la messa in acqua con una drizza. Ovviamente questa opzione è percorribile solo e unicamente nel caso in cui il tender in quella posizione non dia fastidio durante le virate, e quindi di fatto dall’altezza del genoa sulla coperta: nel caso in cui questo sia a “filo” coperta, il tender non potrà restare davanti all’albero. In linea di massima, chi opta per questa opzione posiziona il tender a pancia in giù, sgonfiandolo leggermente, assicurando il tutto con delle cime. Va peraltro detto che esistono in commercio anche degli appositi supporti per questa opzione.

Nel posizionare il tender in coperta ci sono degli svantaggi piuttosto ovvi: lo spazio a bordo ne risente parecchio, riducendo gli spazi per le manovre e per lo svago, e lo smontaggio del motore fuoribordo è anche qui d’obbligo. Questo posizionamento potrebbe inoltre limitare o impedire l’apertura di prese d’aria o di oblò. Insomma, si tratta di una strada molto battuta, ma non ottimale.

Installare delle gruette apposite

Le gruette a poppa per tender possono essere una soluzione al problema sul come posizionare il tender in barca. Le operazioni di alaggio e di varo diventano ovviamente molto comode, e non c’è un reale ingombro a bordo: insomma, la soluzione ottimale per il posizionamento del tender! Ma attenzione, non è proprio così facile. Prima di tutto, è bene accertarsi che la propria barca sia adatta all’installazione di una o più gruette, che il baglio della poppa sia sufficiente, e che non ci siano già degli accessori a occupare la zona, dai pannelli fotovoltaici per barca in poi. Non va poi dimenticato che le gruette, una volta presenti, modificheranno inevitabilmente l’estetica complessiva della barca, e che andranno comunque ad incrementare la lunghezza fuori tutto della barca. E ancora: va considerato il fatto che alloggiare il tender sulle gruette a poppa vuol dire interporre tutta la larghezza del tender tra la barca stessa e la banchina, fattore da tenere presente nella scelta della passerella.

Assicurarlo sulla piattaforma di poppa

Chi ha una piattaforma di poppa sufficientemente ampia, in realtà non dovrebbe avere grosse questioni su dove posizionare il tender a bordo dell’imbarcazione: questo piano ideato per prendere il sole e per fare il bagno diventa infatti il parcheggio ideale per il battello di servizio, permettendo peraltro delle operazioni di varo e di alaggio abbastanza comode, eventualmente senza la necessità di rimuovere il motore fuoribordo. Certo, tutto questo è condizionato dalle dimensioni attuali della spiaggetta, da confrontare con quelle del tender. È fondamentale anche qui fissare in modo sicuro il battello, con cime o cinghie apposite: chi utilizza abitualmente la piattaforma di poppa come alloggio per il tender potrebbe per esempio pensare di installare dei golfari agli angoli.

Da non perdere:   Pesca a casting: guida e consigli

Posizionare il tender nel garage dello yacht

Quando questo spazio è previsto, non ci sono davvero dubbi su dove posizionare il tender a bordo della barca: il garage per tender è una chicca che si trova tipicamente nelle sole barche dai 50 piedi in su. Uno spazio tecnico decisamente funzionale, che permette di stivare il tender ma – in caso di qualche centimetro libero – anche altri oggetti, dagli accessori per la manutenzione fino ai giochi acquatici. Fino a qualche anno fa il garage per il tender era un’esclusiva degli yacht più grandi, mentre oggi, anche grazie all’allargarsi dei cabinati, è possibile trovare queste aperture anche in barche di “appena” 15 metri. Posizionato nel garage, al di là della spiaggetta di poppa, il tender è così sempre pronto all’uso, senza dover né sgonfiare il battello, né togliere il motore fuoribordo.

Non a bordo, ma trainato

Chiudiamo la lista dei metodi per portare il barca il tender con il traino. Occhio: questa non è una soluzione che può essere contemplata per grandi spostamenti. Ma pensiamo a chi ha optato per mettere il tender sulla coperta, o per chi lo deve sgonfiare. Immaginiamo ora che, dopo aver messo il tender in acqua – per una gita o per fare rifornimento – ci si debba spostare di qualche miglio, magari per raggiungere la rada in cui passare la notte. Ecco, anziché portare il tender a bordo, si potrà certamente scegliere di portarlo a rimorchio per qualche minuto, a patto di navigare con calma, a velocità ridotte. Il rischio altrimenti è quello di vedere il tender rovesciarsi, con danni al motore fuoribordo e non solo, ma anche quello di rovinare i ganci di traino. Insomma, un’opzione da considerare solo per brevi spostamenti, anche in vista della manutenzione del tender.

quale posizione per il tender a bordo

La scelta del tender

Come si è visto, la scelta del luogo in cui posizionare il tender è connessa strettamente alla scelta del battello di servizio: chi acquista un tender con pagliolato rigido non potrà sgonfiarlo e riporlo in un gavone, così come chi acquista un gommoncino troppo lungo rispetto alla larghezza della propria barca non potrà posizionarlo a poppa. Meglio quindi prendere tutte le misure del caso e solo poi decidere qual è il tender più adatto: nel nostro store online certamente la scelta non manca, tra battelli di servizio dei marchi Plastimo, Zodiac, Eurovinil e Arimar. Imposta i filtri di ricerca per lunghezza, numero massimo di persone e tipo di fondo per trovare comodamente il tender più adatto per la tua barca!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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