Dove posizionare gli anodi sacrificali in barca

Pochi giorni fa abbiamo dedicato un articolo del nostro magazine alla sostituzione degli anodi sacrificali, spiegando quindi come capire quando cambiare i vecchi zinchi con dei nuovi zinchi. Si parla infatti di qualcosa che nella maggior parte dei casi è nascosto dalla nostra vista, e che è dunque difficile dimenticare. Va però sempre sottolineato che gli anodi sacrificali sono essenziali per la salute della propria barca, e chi dimentica di sostituirli va incontro a danni spesso estremamente costosi, che faranno rimpiangere il fatto di non aver speso qualche minuto – e sì, qualche decina d’euro – per sostituire gli zinchi al momento giusto, prima che fosse troppo tardi. Non basta però ricordarsi di mettere queste protezioni: è necessario infatti capire anche dove posizionare gli anodi sacrificali, per avere la certezza di proteggere davvero tutte le parti che possono essere vittima delle correnti galvaniche. Vediamo, quindi, dove devono essere installati gli zinchi.

L’importanza degli zinchi

Abbiamo già spiegato altrove perché è importante installare gli anodi sacrificali sulla propria barca, illustrando poi il loro effettivo funzionamento. Qui, dunque, faremo un riassunto velocissimo. Il nemico che andiamo a combattere, o meglio, a contenere con gli anodi in zinco – o in alluminio, oppure in magnesio – sono le corrente galvaniche, ovvero quelle correnti elettriche che attraversano la nostra barca. Questa è infatti immersa in un liquido, il quale guarda caso è un ottimo conduttore che mette in connessione le varie parti metalliche che costituiscono la nostra barca, nonché le catene usate per gli ormeggi, le parti metalliche del porto e vai dicendo. Fin qui niente di male, non fosse che, con l’instaurarsi delle correnti galvaniche, si crea un flusso di ioni, i quali passano dal metallo meno nobile a quello più nobile. Questo vuol dire, per esempio, che potremmo avere un’elica di bronzo che, settimana dopo settimana, va consumandosi senza nessun’altra minaccia che, per l’appunto, la corrente galvanica. Ed è qui che entrano in gioco gli anodi sacrificali, che si offrono sempre come “metallo meno nobile” pronto a corrodersi al posto delle parti in metallo della barca. A patto, ovviamente, di posizionare gli anodi sacrificali nei posti giusti.

Dove posizionare gli anodi sacrificali in barca: i luoghi principali

Ovviamente il numero di anodi sacrificali da posizionare sulla barca varia in base alle dimensioni dell’imbarcazione nonché in base al numero e al tipo di elementi da proteggere. Ci sono poi delle parti in cui la protezione deve essere particolarmente attenta, con il numero e le dimensioni degli zinchi che aumentano: si pensi per esempio al piede poppiero, lì dove durante l’utilizzo si trova dell’acqua emulsionata con delle particelle di ossigeno, pronta a rendere ancora più forte il processo di corrosione. In quella zona, dunque, sarà necessario posizionare più zinco che altrove. Detto questo, vediamo quelli che sono i luoghi classici in cui posizionare gli anodi sacrificali.

  • Asse del timone: l’asse del timone, e in particolar modo l’asse in acciaio che si trova al suo interno, necessitano di protezione dalle correnti galvaniche. È bene quindi posizionare uno zinco nella parte superiore;
  • Elica: esistono delle tipologie di anodi sacrificali appositamente pensate per essere posizionate sull’elica. Si tratta dei classici zinchi a ogiva;
  • L’asse dell’elica: spesso non è sufficiente l’anodo dell’elica, con la necessità quindi di “raddoppiare” con una apposito anodo a collare per l’asse dell’elica;
  • Chiglia: anche la chiglia della barca necessita tipicamente di un anodo, solitamente a placca;
  • Prese a mare: un luogo che merita degli zinchi è spesso quello delle prese a mare, per non rischiare di andare incontro a una dannosa corrosione;
  • Il sistema motore: è questo ovviamente l’elemento che abbisogna di maggiore protezione dalle correnti galvaniche, con kit pensati appositamente per i motori, con zinchi a pinna e via dicendo.
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Tipologie di zinco

Esistono tante tipologie differenti di anodi sacrificali, dalle ogive per le eliche fino ai collari in zinco per il Sail-Drive. Ci sono poi zinchi del tutto peculiari, come per esempio gli zinchi a candela da posizionare sullo scambiatore di calore, a forma di cilindro allungato. Talvolta invece non serve una forma particolare, come nel caso degli zinchi da inserire nei più piccoli filtri in ghisa per il raffreddamento del motore, che abbisognano semplicemente di un piccolo zinco da “appoggiare” al loro interno. Per ogni elemento che abbisogna di protezione catodica, in ogni caso, esistono degli anodi specifici o comunque adatti.

Raccomandazioni sull’uso corretto degli anodi

Abbiamo già ricordato l’importanza di sostituire regolarmente gli anodi. Va poi sottolineato che questi vanno controllati spesso: un anodo assolutamente intatto fa pensare a un posizionamento sbagliato, e spinge a controllare la salute delle parti metalliche che era chiamato a proteggere; un anodo troppo usurato in poco tempo denota correnti galvaniche troppo potenti, tali da richiedere, per esempio, l’uso di zinchi di massa o di zinchi supplementari. Chi lascia la propria barca in acqua dolce, infine, dovrebbe ricordarsi di pulire regolarmente gli anodi sacrificali dalla pellicola di calcare che si crea in questo contesto.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. Salve ho fatto sagomate una piastra di acciaio con altre contropiastre al fine di rinforzare lo specchio di poppa . Vi chiedo se è dove dovrei posizionare degli zinchi per proteggere chiglia e motore dalle correnti galvaniche??? Grazie in attesa di Vs autorevole riscontro saluto

    • Buongiorno Claudio, grazie per averci scritto.

      Per quanto riguarda il motore fuoribordo, per fare un esempio, le posizioni tipiche degli zinchi sono sul piede, sul cavalletto e all’interno del motore stesso, ricordandosi di controllare regolarmente lo stato di ognuno di essi, aggiungendone uno anche a livello della chiglia.

    • Buongiorno
      Ma oltre che su chiglia ed elica, avrebbe senso posizionarli anche su ancora e catena ove possibile?
      Grazie

      • Buongiorno Luca,
        non si tratta di certo di una pratica comune, ma è vero anche che ci sono molti diportisti che lamentano la corrosione della catena dell’ancora, soprattutto a livello degli ultimi due anelli, in particolar modo quando si parla di ancora zincata connessa a girelle in acciaio inox. Non a caso una delle prassi più comuni è quella di togliere a cadenza annua gli ultimi due anelli della catena. Più che una questione di anodi, in generale è una questione di scelta dei materiali di ancora e di catena, nonché in piccola parte di pulizia e manutenzione delle stesse.

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