Abbigliamento per le regate: vestiti a dovere!

Qual è l’abbigliamento giusto per la barca a vela? Come ci si deve vestire per un weekend in mezzo alle onde, cosa si deve mettere in borsone per una vacanza nel Mediterraneo, e ancora – e più difficile – qual è l’abbigliamento giusto per affrontare una regata? Queste sono tutte domande spinose, molto diffuse tra chi si ritrova a mettere il piede per la prima volta sul ponte di una barca a vela, ma non solo. No, perché anche chi è già abituato a solcare i mari con la sua unità da diporto, infatti, ha spesso qualche dubbio sull’abbigliamento perfetto per la barca a vela, così come chi passa i fine settimana in montagna è sempre alla ricerca dell’abbigliamento migliore. Insomma, dai pantaloni alla cerata, per arrivare fino alle scarpe da vela, sull’abbigliamento in barca a vela c’è sempre qualcosa da imparare. In questo articolo, partendo dalle regole generali per arrivare via via ai casi particolari, faremo dunque luce su questo interessante argomento, per capire quali sono di volta i vestiti giusti con i quali presentarsi in banchina.

Abbigliamento barca a vela: le regole generali

Ci soffermiamo un po’ sulle regole generali dell’abbigliamento in barca a vela soprattutto a beneficio dei principianti, ma non solo: ripassare quelle che sono le norme fondamentali che definiscono i nostri vestiti in barca può infatti essere utile anche a qualche lupo di mare che, con il tempo, ha finito per dimenticare perché dovrebbe preferire un capo d’abbigliamento a un altro.
A uso e consumo dei principianti, cominciamo con il dire che l’abbigliamento sbagliato, in certi casi, può compromettere la bellezza di un’uscita in barca. Sì, perché con il vestito sbagliato si può avere freddo o caldo – molto freddo o molto caldo – e ci si può sentire impacciati e perfino insicuri. E non solo, ci si può anche bagnare, con i schizzi delle onde, con il proprio sudore o con la pioggia.
Chi pensa che l’ambiente delle barche a vela sia un mondo formale o persino snob, sbaglia di grosso: qui l’importante è stare comodi, stare sicuri e riuscire a muoversi con comodità. L’eleganza, semmai, viene dopo.

Vestirsi in barca a vela: il sistema dei tre strati, buono in ogni stagione

Tutto parte dalla prima regola generale dell’abbigliamento in barca a vela, ovvero dal vecchio e caro sistema dei tre strati. Questo vale per le uscite in barca a vela – e per le regate – d’estate e d’inverno. In qualsiasi stagione, infatti, l’escursione termica in mezzo alle onde è molto accentuata, ed è dunque opportuno prepararsi a tutto, con un abbigliamento pronto ad alleggerirsi e ad appesantirsi in modo veloce, senza per questo perdere punti quanto a libertà di movimento. Ecco dunque che si mette in atto, per soddisfare tutti questi requisiti, il famoso sistema a tre strati.

Il primo strato è ovviamente quello a contatto con la pelle del velista. Qual è il suo scopo? Come ben sanno gli sportivi, l’obiettivo degli indumenti da tenere a bordo pelle è quello di proteggere, ma soprattutto di espellere il sudore. Proprio così: a tenerti caldo ci penseranno semmai il secondo e il terzo strato. Più precisamente, con una pelle sudata e quindi bagnata si può essere coperti da mille strati, ma sarà inutile, perché l’umidità non ci permetterà di mantenere il nostro calore naturale. Ecco dunque evidenziata l’importanza del primo strato, fatto tendenzialmente da capi estremamente aderenti, leggeri e in materiale tecnico.

Il secondo strato è composto invece da indumenti comodi, caldi ma allo stesso tempo leggeri. É il regno, insomma, delle maglie in pile e dei pantaloni tecnici per barca a vela, i quali puntano al compromesso tra una sufficiente protezione termica e un’eliminazione del sudore. Questo secondo strato può essere senz’altro utile per proteggere a dovere il corpo in una giornata normale. Ma quando subentrano il vento, l’aria fredda, la pioggia o gli schizzi delle onde, può poco o nulla. Ecco dunque che entra in gioco il terzo strato, quello che dona impermeabilità e protezione dal vento al nostro abbigliamento per barca a vela. Parliamo dunque di salopette e di giacche cerate per barca a vela, le quali però – soprattutto per chi deve affrontare una regata – devono essere assolutamente traspiranti. Manovre prolungate e continue fatte all’interno di una cerata vecchio stampo, infatti, non possono che trasformare questo involucro in una sauna!

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Abbigliamento in barca a vela: le altre regole fondamentali

Visto il sistema dei tre stati per l’abbigliamento barca a vela, possiamo guardare velocemente anche alle altre regole fondamentali. Dobbiamo dunque pensare che i vestiti che indosseremo in barca, oltre a essere conformi a quanto visto sopra, dovrebbero essere anche pratici. Parliamo dunque di pantaloni ed eventualmente di bermuda con un buon numero di tasche, ma anche e soprattutto di vestiti leggeri, poco ingombranti, che permettono una buona libertà di movimento e, non ultimo, che si devono asciugare in fretta.
Durante un’uscita in barca di una giornata, il problema borsone non si pone. Durante le uscite più lunghe, invece, è necessario portare dei ricambi: in questo caso, bisogna sottolineare come sempre che la barca non è un albergo, e che lo spazio a disposizione dei passeggeri è limitatissimo. É quindi bene portare pochi indumenti, lasciare a terra tutto ciò che non è strettamente necessario ed eliminare dalla vista ogni trolley o borsa rigida. Il ‘bagaglio’ perfetto per la barca a vela è costituito dal classico borsone morbido – che dunque può essere ripiegato se semivuoto o completamente vuoto – impermeabile a antivento.

Bene, questi sono i principi fondamentali da tenere a mente ogniqualvolta si decide di salire su una barca a vela. Vogliamo andare a vedere più da vicino i casi specifici, con delle checklist da leggere prima di affrontare le onde d’estate, d’inverno o durante una regata?

abbigliamento barca a vela

Come vestirsi in barca a vela, d’estate

Quando i neofiti si immaginano le uscite in barca a vela d’estate non possono che pensare ai caldi raggi del sole che, senza ostacolo alcuno in mezzo al mare, riscaldano i passeggeri comodamente sdraiati sul ponte ad abbronzarsi. E sì, questa visione non è del tutto sbagliata. Ma non è sicuramente giusta! Anche d’estate, infatti, bisogna fare i conti con una buona escursione termica: pensare di imbarcarsi su una barca a vela con il solo costume e una t-shirt, insomma, non è affatto una buona idea. In barca a vela, inoltre, abbiamo sempre a che fare con il vento, che di fatto può disturbare anche nelle giornate più calde. Ecco dunque che, per uscire in barca a vela d’estate, ci serviranno vestiti (e accessori) come:

  • Scarpe da barca
  • Pantaloni comodi
  • Bermuda
  • T-shirt (meglio se polo con colletto, per evitare bruciature)
  • Pile leggero o felpa (soprattutto per la sera)
  • Costume da bagno
  • Giubbotto antivento da barca
  • Cappello per il sole
  • Guanti da vela (da mettere in borsa per poter maneggiare le scotte senza problemi)
  • Occhiali da sole (con il cordoncino da collo).
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Come vestirsi in barca a vela, in inverno

Le uscite in barca a vela, d’inverno, si fanno meno frequenti. Anzi, nella maggior parte dei casi sono escluse: parliamo di tutte le persone che, per il rimessaggio invernale, tirano a secco la barca, per poi rimetterla in acqua solamente l’anno successivo. Qualcuno, però, non riesce ad aspettare tanto, e approfitta dunque anche delle giornate di sole invernale per fare piccole o grandi uscite anche con delle temperature miti.
Chi è abituato a navigare solo d’estate teme un po’ le temperature invernali, ma va detto che, nelle giornate di sole e con l’abbigliamento tecnico da barca a vela giusto, non c’è davvero nulla di cui avere paura. Anzi! L’importante, per l’appunto, è vestirsi di tutto punto. Il sistema dei tre strati, in questo caso, diventa più importante che mai:

  • Scarpe da barca, o eventualmente, in circostanze del tutto particolari, stivali in gomma
  • Calzamaglia o intimo termico da barca, realizzato con materiale traspirante
  • Maglia in pile traspirante
  • Cerata traspirante (nei puoi trovare tantissime, dai giubbotti Slam in poi)
  • Guanti da vela
  • Occhiali da sole con il laccetto
  • Cappello di lana

Il costume da bagno, nelle uscite di mezza stagione e in quelle invernali, diventa ovviamente un optional inutile. Le cerate e i giubbotti impermeabili e traspiranti sono l’elemento fondamentale di ogni uscita invernale: nel nostro negozio online puoi trovare un’ampia selezione di giacche per la barca a vela, dalle cerate più classiche e rigide fino ai giubbotti che, all’impermeabilità e alla protezione dal vento uniscono comodità e stile.

Le scarpe da barca a vela

Meritano un capitolo a parte le scarpe da barca a vela. Prima di tutto, a prescindere dalla tipologia delle calzature, è necessario sottolineare che è vietato indossare le stesse scarpe che si usano a terra per salire su una barca: in questo modo si evita di portare a bordo sporcizia e soprattutto sassolini, i quali potrebbero rovinare inesorabilmente – o quasi – eventuali ponti (soprattutto quello con delle pregiate e delicate coperture in teak).Ma come devono essere le scarpe da usare in barca, e nello specifico le scarpe tecniche da barca a vela? Partiamo dall’elemento fondamentale, ovvero dalla suola: questa deve essere realizzata in gomma bianca e deve essere liscia e morbida, così da non lasciare brutti segni sul ponte e da offrire un ottimo grip. Si potrebbe dunque pensare che le classiche scarpe da tennis possano andare bene, ma non è affatto così: le scarpe tecniche da barca a vela offrono una migliore funzione anti-scivolo, soprattutto sulle superfici bagnate. E non è tutto qui, in quanto le scarpe per la barca a vela – come per esempio le classiche scarpe vela Slam – sono pensate per asciugarsi molto velocemente se bagnate.
In caso di brutto tempo, alle scarpe tecniche per la barca a vela sono talvolta preferibili gli stivali in gomma da vela, da accoppiare ai pantaloni in cerata per stare perfettamente asciutti.

I guanti per la barca a vela

guanti per barca a vela

Per il freddo durante le uscite invernali, ma anche e soprattutto per maneggiare cime, scotte e drizze senza temere abrasioni e scottature. La scelta dei guanti per la barca a vela deve essere fatta con molta attenzione, perché una volta a bordo, durante le manovre, è necessario avere una presa sicura, pur senza perdere sensibilità. Ecco dunque che nella maggior parte dei casi si opta per dei guanti da vela con le dita tagliate, così da proteggere le mani senza sacrificare l’usabilità di pollice e indice. Per proteggere totalmente le mani dal freddo durante le uscite invernali, invece, si deve optare per i guanti a dita lunghe.

Scegliere i guanti per la barca a vela: un approfondimento

Vale la pena spendere qualche minuto in più sulla scelta de giusti guanti per barca a vela. Partiamo dal materiali: quali sono i materiali ai quali puntare? Ovviamente i guanti dovrebbero essere traspiranti ma allo stesso tempo stagni. Ecco quindi che si hanno guanti in nylon, neoprene e via dicendo, per proteggere dal freddo, dal vento, dall’acqua, dal sale e dai raggi ultravioletti. Alcuni modelli, più completi, presentano un cinturino a livello del polso, tipicamente in neoprene, per bloccare l’eventuale entrata d’acqua. Ha importanza ovviamente anche il materiale usato per proteggere il palmo: qui di solito si incontra un rivestimento in gomma, che assicura il grip necessario e allo stesso tempo protegge la pelle dalle ustioni provocate dallo sfregamento della corda. Va peraltro sottolineato che i guanti da barca a vela possono essere utilizzati anche per usare le pagaie da kayak senza andare incontro a dolorose vesciche.

Per quanto riguarda le dita, va detto che non esistono solamente i due estremi con dita intere e dita corte. Esistono anche dei compromessi, per chi vuole proteggersi dal freddo ma non vuole compromettere mai la manualità, nemmeno nella stagione fredda: in questo caso i guanti con due dita corte (ovvero pollice e indice) assicurano il compromesso ricercato tra comfort ed efficienza.

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Quando il gioco si fa duro: l’abbigliamento giusto per le regate

Un conto è vestirsi per un’uscita in barca, un altro è, invece, vestirsi per una regata. Qui tutto si fa più difficile: i movimenti devono essere assolutamente liberi, la presa deve essere del tutto sicura, ogni scivolone può essere fatale. È assolutamente necessario calzare scarpe tecniche da barca a vela oppure, durante le regate invernali, degli stivali altrettanto tecnici. Durante le regate in inverno o in mezza stagione bisogna tener conto del windchill, il quale abbassa di parecchio la temperatura percepita: in una bella giornata invernale di sole, con 10 gradi, veleggiare a 20 nodi ci può dare la sensazione di essere a circa 0 gradi: diventa dunque indispensabile essere vestiti alla perfezione dal primo all’ultimo strato, privilegiando le giacche in Gore-Tex per bloccare acqua e vento ma non il sudore. Nello specifico, il regatista che si muove con temperature basse dovrebbe partire da un intimo tecnico per barca a vela in poliestere, da un mid-layer in pile e da pantaloni e cerate in Gore-Tex. D’estate, ovviamente, diventa tutto più semplice: anche in questo caso, però, bisogna pensare a dei vestiti in grado di proteggere dal vento e di far traspirare il sudore.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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