Navigazione con la nebbia e segnali sonori

Chi è abituato a navigare d’inverno sa che molto spesso la nebbia può arrivare in qualunque momento. Io credo che non ci sia nulla di peggio della navigazione in queste condizioni. Bisogna forzatamente affidarsi alla strumentazione e quindi Radar, AIS, GPS e VHF sotto agli occhi in ogni momento. 

Ma, nonostante tutti gli ausili tecnologici di cui la tua barca può essere dotata, devi disporre di alcune capacità basilari per timonare nella proverbiale “nebbia che si taglia con un coltello”.

Cos’è la nebbia?

La Nebbia si ha quando una nube si forma a contatto con il suolo. È formata da gocce di acqua o cristalli di ghiaccio sospesi in aria.

Grazie alla diffusione della luce da parte dell’acqua in sospensione, la nebbia si palesa come un alone biancastro che limita la visibilità dello scenario circostante. L’espressione nebbia si applica quando la visibilità è inferiore a 1km. Per visibilità da 1 a 5km si usa foschia.

 

Tipologie di nebbia

Per prima cosa è importante saper distinguere fra i vari tipi di nebbia in cui ti puoi trovare. Ci sono vari tipi di nebbia ma noi prenderemo in esame quelli che interessano direttamente la navigazione.

Nebbia frontale(o nebbia da precipitazione): quando piove nell’aria secca dietro alle nubi, le goccioline liquide evaporano in vapore acqueo.

Nebbia da irraggiamento: la classica nebbia che noi tutto sperimentiamo dopo il tramonto, dopo che il suolo ha ceduto calore allo spazio tramite irraggiamento, raffreddandosi, assorbe calore dall’aria più a contatto con la superficie (generando inversione termica). Difficile trovarla in mare ma possibile trovarla in zone di navigazione fluviale.

Nebbia da avvezione: si forma quando l’aria umida passa per avvezione, movimento orizzontale dei flussi d’aria sopra il terreno freddo e viene così raffreddata. Questo fenomeno è frequente sul mare quando l’aria tropicale incontra ad alte latitudini acqua più fredda. Questo tipo di nebbia si dissolve quando il sole comincia a scaldare l’aria.

Nebbia da umidificazione:è un fenomeno localizzato tipico delle regioni polari o dei grandi laghi. Si forma quando dell’aria molto fredda passa su una massa di acqua più calda.

Nebbia congelantesi: si forma quando le gocce di nebbia sono allo stato liquido nonostante la temperatura sia inferiore a 0 °C; quando queste gocce si depositano formano una crosta ghiacciata.

Nebbia ghiacciata(o nebbia velata): difficile da vedere, è quella nebbia dove le gocce si sono congelate a mezz’aria in minuscoli cristalli di ghiaccio.

 

La nebbia è classificata in base alla densità;

Nebbia densa: visibilità inferiore a 30 metri.

Nebbia fitta:visibilità compresa tra 30 e 50 metri.

Nebbia spessa:visibilità compresa tra 50 e 200 metri.

Vista Aerea della nebbia in baia

 

Navigare nella nebbia

Ecco per te alcuni consigli dettati dal buon senso e dall’esperienza.

 

Se sei ancora in porto e hai intenzione di uscire in mare ma la visibilità è inferiore ai 500 metri aspetta che le condizioni migliorino.

Ma, dato che a volte è necessario dover navigare anche in queste condizioni ecco alcuni consigli che potranno tornarti utili.

In primo luogo cerca di non allarmarti. La nebbia solitamente è un fenomeno locale e presto o tardi scomparirà. Quindi abbi pazienza.

In una situazione del genere dove la vista non è il senso principale in gioco affidati al tuo udito.

Se stai navigando ascolta tutti i rumori intorno a te.

Il rumore della risacca indicherà che sei vicino alla spiaggia, il verso dei gabbiani che sei vicino a terra, e via così.

Da non perdere:   Varo della barca sullo scivolo: come evitare errori

Nebbia Fitta in mare

 

In secondo luogo cerca di andare a vela! Infatti il rumore del motore nella nebbia altererà irrimediabilmente la tua capacità di percepire suoni che non provengano dalla tua barca. Quindi, vai a vela.

Se devi usare necessariamente il motore spegnilo ad intervalli regolari ed ascolta i suoni del mare.

Cerca di risalire il vento dato che i rumori ti arriveranno invece di essere dispersi da una navigazione sottovento.

VAI PIANO. Questo consiglio sembrerà ovvio ma spesso non è così. Anche alcuni marinai che conoscono a menadito le loro zone spesso combinano qualche guaio. A maggior ragione quindi rallenta.

 

Segnali sonori e come usarli

Prioritario possedere a bordo un segnalatore acustico. Il modo migliore per evitare le collisioni nella nebbia è sempre quello di fare rumore. Tieni sempre presente però che in caso di nebbia molto fitta i segnali sonori possono letteralmente rimbalzare da un banco di nebbia all’altro.

In caso di nebbia fitta lancia un segnale sonoro ogni due minuti. Se sei su una barca a vela il tuo segnale sarà un colpo lungo e due brevi della tua tromba. Le navi di grossa stazza usano un solo lungo colpo. Usa sempre questo metodo se sai di avere molto traffico intorno.

Se ti senti in pericolo di collisione, o hai un segnale sul radar fai esplodere dal tuo avvisatore cinque colpi da un secondo l’uno.

Il Radar per barche ed il sistema AIS sono un buon ausilio alla navigazione ed una tranquillità in più in caso di nebbia. Sappi però che barche di sezione ridotta non appariranno sullo schermo dello Radar.

Anche il tuo VHF è un’arma preziosa contro la nebbia. Effettua una chiamata periodicamente sul canale 16 per dare la tua posizione, la rotta che stai mantenendo , la velocità e la tua destinazione.

Cerca un porto o una rada

Quando la nebbia diventa molto fitta la tentazione è quella di virare e tornare o cercare di entrare nel porto più vicino. Questo comportamento è normale. Sappi però che è ciò che cercheranno di fare anche tutte le altre barche e quindi, in una regata improvvisata nella nebbia,  l’entrata in porto potrà essere molto pericolosa. Anche qui comunica sempre con il VHF con le altri navi sul canale 16.

Porto nella nebbia

In alcuni casi la nebbia potrebbe essere veramente fitta e quindi il mio consiglio è di cercare un punto in cui poter ancorare ed aspettare che questo fenomeno meteorologico passi senza fare danni.

E’ buona norma avere almeno un GPS di rispetto a bordo. Se dovesse capitare qualcosa alla strumentazione elettronica almeno sarai sicuro di poter sempre fare un punto nave tracciando la tua rotta vecchio stile su una carta della zona (obbligatoria a bordo).

Al prossimo articolo!

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Scritto da
Fabio Portesan
Fabio Portesan
Navigo nel Mediterraneo con la mia famiglia dal 2017. Fino al 2021 ho sperimentato il vivere in barca in tutte le stagioni accumulando un po' di esperienza marina. VideoMaker per passione e scrittore per necessità realizzo video di cultura marinara e manutenzione nautica dedicati ad un utilizzo più consapevole della barca ed alla salvaguardia dell'ambiente marino.
  1. Caro Fabio bravo per l’articolo, ma hai dimenticato di consigliare di tenere una velocità che ti consenta di fermarti in metà della visibilità. Il perché è chiaro. Ciao Pino Massa

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