I 6 nodi marinari più utili in barca

Ti sei mai chiesto quali sono i nodi marinari che chi va per mare deve conoscere assolutamente?
In questo articolo ti spiego quali sono i più usati, qual’è il loro utilizzo ed i loro pregi e difetti! Esistono tantissimi nodi per tantissimi usi ma innanzitutto…

Che cosa sono i nodi marinari?

“Il nodo consiste in uno o più avvolgimenti e ripiegature successive di una spira di corda sulla corda stessa o intorno ad un’altra corda o ad un oggetto.” Questa è la definizione che Wikipedia dà del nodo.

I nodi nella nautica sono protagonisti di tutti i giorni ma, molto spesso, chi va per mare non conosce esattamente pregi e difetti di un nodo creato per un dato lavoro rispetto ad un altro.

Impossibile risalire alla storia del nodo. Basti pensare ai Quipu Incas, un sistema di scrittura basato sull’intreccio ad una cimetta principale di più cime annodate tra di loro. Nell’antica Cina i nodi erano considerati di buon auspicio per augurare lunga vita, prosperità, salute, ricchezza e molto altro.

Ancora oggi i Pope Ortodossi utilizzano una specie di Rosario creato con i nodi intrecciati ad una corda principale.

E cosa sono i nostri vestiti se non sequenze di nodi? Vedi quindi come i nodi permeano la nostra vita da sempre. Quindi ecco i 6 Nodi da conoscere per chi va in barca, per un ormeggio a regola d’arte e non solo. Oltre troverai le classi di nodi più usati e il nodo principe di tale classe.

Ecco i 6 nodi marinari più utili in barca

Nodi di Arresto

I nodi d’arresto si eseguono all‘estremità dei cavi. Il loro scopo è impedire che cavi e cime si sfilino da fori e bozzelli. Nella Nautica i nodi d’arresto vengono impiegati nelle manovre correnti (scotte, drizze, ecc.) e a scopo decorativo. Alcuni di essi possono essere impiegati come nodi d’appesantimento per le cime o sagole da lancio.

I più importanti sono il nodo semplice, il nodo Savoia, il nodo del cappuccino, il nodo del francescano, il pugno di scimmia. Il pugno di scimmia è usato per appesantire cime ma anche per fare il classico portachiavi marinaro.

Il nodo semplice è usato raramente. Il nodo d’arresto più usato è invece il Nodo Savoia.

Nodo Savoia

È veloce da eseguire e si scioglie abbastanza facilmente. Ha la forma di un “otto” ed è comodo perché non stringe troppo e non rovina la cima. Il nodo Savoia può essere realizzato con molti tipi di materiale ma, come molti nodi, non ha una buona tenuta se realizzato con cime elastiche. È un nodo che può essere usato per grandi sforzi ma non ripetuti. Particolarmente indicato su cime di grosso diametro.

Nodi marinari di giunzione

La particolarità di questi nodi è data dalla possibilità di utilizzare la stessa cima più volte. La regola vuole che affinchè tali nodi possano essere sicuri bisogna usare cavi e cime che possiedono lo stesso diametro e le stesse proprietà. I più importanti nodi di giunzione sono il nodo piano, il nodo di scotta o bandiera, il nodo vaccaio, il nodo inglese, il doppio nodo inglese, le due gasse.

Alcuni nodi di giunzione si possono “ganciare“. Il ganciamento consiste in un doppino che forma un occhio da aggiungere al nodo stesso.

I nodi ganciati più importanti sono il nodo piano ganciato, detto altrimenti nodo di terzaruolo e il nodo bandiera ganciato. Esistono altri nodi di giunzione, con caratteristiche diverse da quelli usati nell’arte marinaresca, nodi che una volta stretti non possono più essere sciolti, come ad esempio il nodo del tessitore e il nodo di rete. Il più interessante è però il Nodo di Scotta. 

Nodo di Scotta

Come puoi ben desumere dal suo nome questo nodo serve a collegare ad esempio le vele del fiocco con gli occhielli in acciaio agli angoli delle stesse. Con questo stesso nodo vengono, due per la precisione, vengono anche inferite le bandiere sulla loro sagola ed a tale proposito è chiamato anche Nodo di Bandiera. Questo nodo viene usato in nautica sulle manovre correnti, per collegare gomene, sagole, sartie e stralli… ma anche per fissare l’amaca!

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I pro del nodo di scotta, oltre alla possibilità di unire una cima ad un’altra, sono molteplici. Veloce da eseguire, non scorre, non stringe e la resistenza del nodo aumenta con l’aumentare della tensione. Ricordati che se usato per collegare due cime le stesse devono essere uguali pena lo scioglimento del nodo.

Nodi a occhio

I nodi a occhio detti anche gasse, sono delle asole chiuse e annodate quasi sempre all’estremità di un cavo. Questi nodi vengono spesso fatti in mano, e, preparato il doppino, vengono avvolti attorno a una bitta o ad un palo da ormeggio. I nodi a occhio rimangono perfetti anche una volta sfilati dall’oggetto a cui erano avvolti. Per questo motivo possono essere sfilati velocemente e riutilizzati in velocità. Ciò è particolarmente utile nelle manovre di ormeggio. I più importanti nodi a occhio sono la gassa d’amante, gassa d’amante doppia e tripla, gassa d’amante con cima doppia, la gassa spagnola, la gassa d’amante ganciata, il cappio del pescatore. Il nodo principe di questo gruppo è la Gassa D’Amante. 

Gassa d'amante

La gassa d’amante è sicuramente il nodo più importante e più usato nella nautica. Esercitati a fare questo nodo nei due sensi, verso l’interno e verso l’esterno. Ne va della tua buona reputazione di marinaio!

Nella nautica viene impiegato un po’ ovunque data la sua grande adattabilità. Io lo uso spesso per le cime d’ormeggio a livello della bitta di galloccia. A volte lo si può utilizzare anche al posto del nodo di scotta.

La particolarità più interessante di questo nodo è sicuramente data dal non stringere troppo. Questo comportamento ci permette di scioglierlo rapidamente anche se la cima è fradicia di acqua. Tale nodo va bene con quasi tutti i materiali di cui le cime possono essere composte.

Nodi marinari di accorciamento

Se devi fare un lavoro che necessita di una cima corta ma a bordo hai solo cime troppo lunghe hai due soluzioni. O tagliare la cima oppure utilizzare un nodo di accorciamento. Come suggerisce il nome questo particolare tipo di nodi devono essere utilizzato quando la lunghezza della cima non corrisponde a quella utile per eseguire un lavoro.  Puoi anche utilizzare questi nodi se hai una parte di cima danneggiata. La parte coinvolta nel nodo non sarà sottoposta a nessuno sforzo dato che rimane inoperante. Il più famoso dei nodi di accorciamento è sicuramente il Nodo Margherita.

Nodo Margherita

Nodi marinari d’avvolgimento

Il nodo parlato è il nodo più famoso per fissare i parabordi alle draglie. Questi nodi sono utilizzati proprio per fissare una oggetto su di una cavo o un’altra cima. Possiamo dire che i nodi d’avvolgimento vengono distinti in due categorie: alla prima appartengono tutti quei nodi che vengono creati passando due volte il cavo attorno all’oggetto e inserendo il corrente e il dormiente sotto le volte come ad esempio proprio il Nodo Parlato Semplice già menzionato.

Nodo Parlato Semplice

Alla seconda categoria appartengono quei nodi che vengono eseguiti passando due o più volte attorno all’oggetto e annodando il corrente attorno al dormiente con dei mezzi colli quale ad esempio il Nodo di Galloccia, utilizzato per fissare le cime alle bitte a galloccia.

Nodo di Galloccia

Questi sono i 6 nodi da conoscere per andare per mare in sicurezza. Imparali bene e in barca nulla potrà più scappare dal posto assegnatogli!

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Scritto da
Fabio Portesan
Fabio Portesan
Navigo nel Mediterraneo con la mia famiglia dal 2017. Fino al 2021 ho sperimentato il vivere in barca in tutte le stagioni accumulando un po' di esperienza marina. VideoMaker per passione e scrittore per necessità realizzo video di cultura marinara e manutenzione nautica dedicati ad un utilizzo più consapevole della barca ed alla salvaguardia dell'ambiente marino.

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