Impianto audio per nautica – guida alla scelta del sistema audio per la tua imbarcazione

Un viaggio di piacere in barca è già di per sé un’esperienza estremamente godibile e rilassante, ma come la saggezza popolare ci insegna, si può sempre migliorare. Non sarebbe dunque grandioso se, mentre lo scafo viene cullato dalla dolcezza del moto ondoso, la nostra canzone preferita risuonasse in sottofondo allietando la permanenza a bordo? O se i nostri amici potessero mettere proprio quel pezzo che profuma di estate e funge da perfetta cornice alla nostra gita a bordo? 

Tutto questo è possibile grazie a un impianto audio appositamente studiato per le barche e la nautica, e nell’approfondimento di oggi vedremo alcuni dei criteri che sarebbe bene seguire nella scelta di quello più adatto alle esigenze di ciascuno. Nel caso volessi concentrarti solo sulle casse, abbiamo già dedicato un articolo specifico alla guida per scegliere i migliori altoparlanti marini.

Procediamo e…vediamo come suona il tutto!

Caratteristiche particolari di stereo e impianti audio nautici

A prima vista, le apparecchiature che compongono l’impianto audio di una barca potrebbero non mostrare evidenti differenze rispetto alle loro controparti “da terraferma”, ma questa affermazione farebbe ridere di gusto coloro i quali sono incaricati di progettare amplificatori, altoparlanti, subwoofer e radio specificamente per la nautica.

L’attrezzatura marina, infatti, è oggetto di interminabili ore di test prima di venire ufficialmente lanciata sul mercato. Le simulazioni di cui la strumentazione viene fatta oggetto servono a verificarne la reazione rispetto agli elementi atmosferici con cui si troverà quotidianamente a contatto per svariati anni. Nello specifico, i componenti audio per la nautica vengono testati e progettati per resistere a:  

  • Acqua: più la resistenza all’acqua è alta, più si può stare tranquilli nel vedere pioggia o schizzi partiti da onde colpire la propria strumentazione. Esistono anche apparecchiature completamente impermeabili per andare sul sicuro.
  • Raggi UV:  la lunga esposizione al sole può vulcanizzare plastica e gomma, perciò è importante che i nostri componenti siano ben schermati dai raggi UV, soprattutto se parliamo di altoparlanti, telecomandi e mascherine dei ricevitori.
  • Salsedine: il sale è poco amico dell’elettronica, e i progettisti lo sanno bene. Un buon altoparlante o stereo marino deve essere capace di resistere alla corrosione implicata dalla salsedine sia nel telaio che nei circuiti stampati.

Caratteristiche da valutare nella scelta dell’impianto 

Fatta chiarezza su ciò che differenzia un normale impianto stereo da uno progettato specificamente per la nautica, vediamo quindi quali caratteristiche è bene considerare per una scelta il più possibile oculata.

Potenza in Watt

Probabilmente l’indicatore più importante di cui tenere conto. La potenza in Watt quantifica il livello di energia che gli altoparlanti possono ricevere dall’amplificatore. Più questo valore (misurato di solito in RMS o “Root Mean Square”) è alto, più la qualità del suono sarà nitida e precisa.

Da non perdere:   Prezzo antivegetativa: cosa tenere in considerazione

Bisogna come sempre prestare attenzione a non esagerare verso i due estremi. Una potenza troppo bassa rispetto alle dimensioni della barca potrebbe portare a un suono poco pulito e debole, mentre l’estremo opposto potrebbe danneggiare gli altoparlanti prima del tempo e distorcere il suono.

Espandibilità 

Per qualsiasi ragione, una persona potrebbe volere non investire subito molto tempo o risorse nell’ installare un impianto estremamente completo. A questo proposito, è importante valutare l’espandibilità dell’impianto, ovvero il numero di set di uscite del preamplificatore del ricevitore. Questo da la possibilità di aumentare progressivamente non solo il numero di altoparlanti, ma anche i componenti dell’impianto. Per esempio, nel caso in cui si volessero valorizzare maggiormente i bassi, un impianto ad alta espandibilità permetterà di attaccare un subwoofer marino più potente.

Tipo di controllo remoto e connessione (USB, Bluetooth ecc.)

Comodità e funzionalità devono senza dubbio essere al primo posto. Occorre sempre sincerarsi che il telecomando che si sceglie per il proprio impianto sia impermeabile e soprattutto abbia una buona portata (in particolare per le imbarcazioni più grosse). La presenza di porte USB e predisposizioni AUX sono inoltre delle buone aggiunte per poter connettere più facilmente il proprio smartphone o la propria chiavetta e accedere alle rispettive librerie audio. Ormai è quasi scontato che questi dispositivi abbiano anche la connessione Bluetooth, ma è sempre meglio verificare prima.

Numero di altoparlanti e posizione a bordo

Quanti altoparlanti andremo a installare a bordo? In teoria, ce ne dovrebbero essere a sufficienza per far arrivare il suono sull’intera area dell’imbarcazione, in modo che musica o altro possano essere udite chiaramente in ogni luogo a bordo. Se parliamo di una barca di ridotte dimensioni o di un piccolo gommone, un paio di casse saranno sufficienti, mentre per una barca più grossa ci sarà bisogno di almeno quattro altoparlanti. 

Collegamenti dell’impianto

Una volta che la scelta dei migliori componenti per le proprie esigenze è stata fatta, bisogna tenere in considerazione come effettivamente costruire i collegamenti dell’impianto. Nell’ideazione della struttura, si può fare uso di cavi audio o cavi ottici, con i primi che risultano migliori nel trasmettere al meglio la potenza conferendo benefici alla qualità del suono, mentre i secondi rappresentano una scelta più indicata se a preoccuparvi maggiormente sono le interferenze o i rumori di fondo come la statica.

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Scritto da
Luigi Oriani
Luigi Oriani
Nato a Milano nel 1992, la pianura che circonda la sua città non gli impedisce di sviluppare una grande passione per il mare. Chiedetegli di descrivere il suo momento ideale e vi parlerà di un tramonto in barca, sorseggiando un bicchiere di bianco nella baia di Corfù mentre il pesce sfrigola sulla griglia.

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