Cavetto d’acciaio da pesca: quando usarlo

Quando usare il filo in nylon? Quando usare invece il filo in fluorocarbon? E quando invece usare il cavetto d’acciaio da pesca?

Non ci sono dubbi, è proprio sul filo da pesca che si concentrano alcune delle domande più difficili poste dai pescatori. Quesiti che si fanno in banchina, che si fanno sui forum online, e che si fanno ovviamente direttamente nei negozi di accessori da pesca, online e offline. E sono quesiti che nella maggior parte dei casi non hanno una risposta secca, breve e valida per tutti i casi: i fattori da prendere in considerazione sono sempre tantissimi, anche per la scelta del filo da pesca e per la scelta del terminale.

Del resto è anche questo che rende l’attività di pesca così interessante: ogni pescatore ha la propria tecnica, le proprie abitudini e le proprie peculiarità, così da prendere scelte spessp differenti da quelle che prenderebbe un collega nelle medesime situazioni. Oggi vedremo quali sono le regole generali – se così vogliamo definirle – intorno all’uso del cavetto d’acciaio da pesca: quando non serve usarlo, e quando invece è bene impiegarlo per realizzare i nostri terminali?

Quando si pone il problema

In quali situazioni il pescatore si pone normalmente il problema di montare o meno il cavetto d’acciaio?

Ebbene, nella maggior parte dei casi questo eccezionale terminale entra in gioco quando si ha la possibilità di incrociare il pesce serra. Più nello specifico, l’ipotesi del terminale d’acciaio viene accarezzata sia quando si punta a questa specifica preda, sia quando il pesce serra – pur non essendo la preda designata – diventa una possibile variabile.

Il rischio è infatti quello di preparare un terminale in fluorocarbon, sapendo che nessuna delle proprie prede potrebbe tranciarlo, per poi incappare casualmente in un pesce serra, il quale potrebbe tranciare il filo e causare delle perdite anche consistenti al pescatore. Insomma, nella maggior parte dei casi l’ipotesi del cavetto d’acciaio per la pesca va a braccetto con la presenza del pesce serra, ed eventualmente del barracuda. Ma in quali casi è effettivamente il caso di usare il terminale d’acciaio?

Quali sono i vantaggi, e quali sono gli svantaggi?

Quando non serve usare il cavetto d’acciaio

Iniziamo con il parlare di un caso in cui si potrebbe essere tentati da usare un cavetto d’acciaio, senza però averne una reale necessità. Parliamo della pesca a spinning con la possibilità concreta di incrociare un pesce serra. In questi casi, per portare a casa questa preda e in ogni caso per salvare il proprio artificiale, si potrebbe essere tentati di montare automaticamente il terminale cavetto d’acciaio. Ma non deve andare per forza così: nel caso di artificiali di lunghezza importante, infatti, il cavetto d’acciaio potrebbe risultare superfluo.

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Va infatti sottolineato il fatto che, circa 9 volte su 10, il pesce serra andrà ad attaccare l’artificiale da sotto, o tutt’al più di lato, con i suoi denti che andranno a “rovinare” l’artificiale stesso, senza andare quindi a insidiare il filo da pesca. Il pescatore in questi casi, dopo l’attacco, dovrà prestare qualche secondo d’attenzione al terminale in fluorocarbon, per trovare eventuali segni di usura, i quali saranno in ogni caso rari.

Essendo molte basse le probabilità di avere il filo tranciato – per la presenza di un artificiale importante – si potrà quindi decidere di non usare il cavetto d’acciaio, così da mantenere il filo meno visibile e da mantenere il movimento dell’esca molto più naturale, potendo contare su un filo morbido ed elastico.

Quando è bene usare il cavetto d’acciaio

Il cavetto d’acciaio dovrebbe invece essere usato nella pesca a spinning quando le dimensioni dell’esca artificiale non sono tali proteggere il filo. Ma non è ovviamente tutto qui: questo terminale trova la sua applicazione anche nella traina al pesce serra. Vista la naturale aggressività di questo predatore, che attacca anche in assenza di reale fame, la pesca a traina dalla barca è la tecnica ideale per insidiarlo. Qui si tende a usare l’esca naturale con cavetto d’acciaio e amo ferrante, oppure nel caso di artificiali piume e esche artificiali.

Altra situazione in cui il cavetto d’acciaio è d’obbligo è poi per esempio la pesca di fondo, da riva, con canna da pesca potente e pesi importanti per tentare il pesce serra con dei tranci di cefalo.

Due parole sul pesce serra

Vale la pena ricordare che il pesce serra è una preda comune in particolar modo in primavera e in autunno. A distinguerlo è soprattutto la dentatura acuminata, che lo rende la prima causa d’acquisto del cavetto d’acciaio per la pesca. Pesce gregario che vive in branchi, lo si trova in tutto il Mediterraneo, ed è presente soprattutto lungo le coste campane, laziali e calabresi. Si trova usualmente in alto mare, ma in autunno e primavera si avvicina alle coste.

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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