Ancora galleggiante: questa sconosciuta! Facciamo chiarezza.

Proviamo a fare chiarezza una volta per tutte? Oggi parliamo dell’ancora galleggiante: a cosa serve, come si usa e i vari tipi.
Come molti diportisti e appassionati sapranno, le ancore galleggianti servono a rallentare la barca o per stabilizze lo scarroccio in deriva. Gli skipper provetti, e più in generale chi ha conseguito da poco la patente nautica, dovrebbero averne una in dotazione, e più avanti vedremo perché.

L’ancora galleggiante può essere costituita da un cono di tela, in pvc o nylon, di dimensioni proporzionate alla stazza della barca e assicurata per mezzo di alcune sagole ad una cima.

Come funziona l’ancora galleggiante?

Il loro utilizzo può avere varie funzioni. Si può pescare a traina, o si può limitare l’azione del vento e posizionare la barca con la murata perpendicolare al vento e alla corrente.

Non tutte le unità natanti hanno in dotazione l’ancora galleggiante. Prima di addentrarci nell’uso di questo dispositivo nautico, cercheremo di fare chiarezza su due tipi di ancore galleggianti:

  • a paracadute (più usata nelle manovre di navigazione);
  • a trascinamento (utilizzata nella pesca a drifting del tonno, a traina e a bolentino per stabilizzare le esche).

Ancora galleggiante a paracadute

ancora galleggiante

Si tratta di un dispositivo che permette un rallentamento della barca, ma non il suo completo arresto. L’ancora galleggiante a paracadute è utilizzata a prua per mantenere lo scafo controvento e il più possibile fermo.

Ad esempio, l’ancora galleggiante a paracadute si usa quando si vuole proseguire la navigazione verso un approdo per ripararsi, ma il moto ondoso è così forte da rischiare continuamente la fuoriuscita dell’elica dall’acqua.

In tal modo, si scongiura il rischio che la prua possa finire nel cavo dell’onda. Questo modo di utilizzate l’ancora galleggiante a prua viene anche detto mettere la barca alla cappa, cioè prendendo il mare al mascone per consentire all’unità navale di scarrocciare.

Ancora galleggiante a trascinamento

ancora galleggiante

Per pescare, l’ancora galleggiante a trascinamento è la migliore soluzione. Questo dispositivo è messo in acqua a poppa e può prevedere più coni a seconda della velocità, della forza del vento e delle dimensioni dello scafo.

L’ancora galleggiante a trascinamento è utilizzata nella pesca in drifting. Serve per rallentare la barca quando la corrente o il vento gli imprimono una velocità tale da non permettere un’azione di pesca ottimale.

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Spesso può accadere che la velocità della barca in deriva sia tale da sollevare troppo le esche piombate, non garantendone il posizionamento sull’amo e allontanando troppo velocemente la scia di pastura.

In questi casi, l’ancora galleggiante a trascinamento, rallentando la barca, ripristina una corretta azione di pesca in drifting o al bolentino di profondità, per facilitare il calcolo dello scarroccio dal momento in cui vengono calate le esche, a quando raggiungono il fondo.

Come si usa l’ancora galleggiante

ancora galleggiante

Come si usa l’ancora galleggiante? Questo dispositivo si fila dalla poppa in mare aperto quando il vento è forte e si vuole manovrare più facilmente la barca rallentandone l’andatura.

L’ancora galleggiante si utilizzata soprattutto quando si è alle prime armi.

Gli skipper esperti sanno tenere la barca sul punto con i motori, ma per i diportisti con poca esperienza è preferibile rallentare lo scarroccio con una o due ancore galleggianti.

Bisogna fare molta attenzione a evitare che la cima dell’ancora galleggiante non sia ben tesa: quando vi è un particolare moto ondoso, c’è il rischio che l’elica possa fuoriuscire dall’acqua e la cima dell’ancora possa attorcigliarsi al suo asse.

Quale scegliere?

Ovviamente è un po’ come chiedere “Qual’è la barca giusta da comprare?”. Dipende da armatore a armatore, da esigenze diverse per utilizzi diversi dell’imbarcazione.

Un consiglio che ci sentiamo di dare è comunque di averne sempre una a bordo che ci aiuti in caso di tempo avverso, perchè come tutte le precauzioni in barca, non sono mai troppe.

Ci sono oggi sul mercato prodotti validissimi a prezzi ragionevoli, che vi consigliamo almeno di consultare.

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Scritto da
Alessandro Gigli
Alessandro Gigli
Tuderte, appassionato di nautica, mi sono avvicinato al mondo della vela in età giovanissima. Amo il mare e tutto ciò che ci galleggia sopra.

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