Additivi diesel per barca: a cosa servono?

Tra le priorità del diportista, in fatto di manutenzione della barca, c’è sicuramente anche la cura del motore. La quale come sappiamo prevede tante attenzioni, tanti passaggi: il propulsore è pur sempre la parte più delicata e più complessa a bordo della barca. Ecco che allora è bene verificare il livello dell’olio, cambiare regolarmente i filtri, controllare le candele, spurgare i circuiti, controllare l’usura della cinghia, e via dicendo. Tutto questo sapendo peraltro che ci possono essere anche alcune minacce aggiuntive alla salute del motore, provenienti per esempio dal carburante, o meglio, dal serbatoio. Hai mai sentito parlare, per esempio, della peste del diesel, e più in generale della corrosione del gasolio ai danni del motore marino? Se la risposta è sì, molto probabilmente avrai anche sentito parlare dell’importanza degli appositi additivi diesel per le barche. Ma a cosa servono effettivamente questi prodotti, e perché è bene utilizzarli nella propria barca? Vediamo quindi come proteggere il motore della barca e quando è bene utilizzare gli additivi diesel nel motore marino!

A cosa servono gli additivi diesel?

A rendere particolarmente preziosi gli additivi diesel per i motori marini – e non solo – è stato un cambiamento avvenuto nel mondo dei carburanti all’alba del nuovo millennio. L’obiettivo, va  sottolineato, è assolutamente virtuoso, ovvero ridurre l’inquinamento prodotto dai motori alimentati a gasolio. Per raggiungere questo traguardo il legislatore ha introdotto una nuova soglia massima di zolfo che può esser presente nei carburanti diesel: se fino ad alcuni anni fa si parlava di un livello consentito pari a 350 milligrammi per ogni chilogrammo di carburante, con la nuova norma si è passato a un limite massimo di 10 milligrammi ogni chilo. E se questa è stata una mossa ottima per l’ambiente, lo è stata un po’ meno per l’efficacia del diesel: con l’abbassarsi del livello di zolfo, infatti, il livello di lubrificazione “naturale” del diesel si è ridotto in modo importante. Ecco che allora i produttori di diesel, a livello di raffineria, hanno dovuto compensare la riduzione del zolfo con l’introduzione di appositi additivi: per ripristinare la viscosità precedente, nel dettaglio, è stata utilizzata una sostanza composta da idrogeno, ossigeno e carbonio, un biodiesel idrosolubile. E sta qui il problema: il biodiesel riesce a mescolarsi con l’acqua, generando dell’umidità nel serbatoio, così da dare il via alla proliferazione di corrosione e di ruggine a livello di serbatoi, tubi e persino motori. E, sempre a causa del biodiesel, questi luoghi diventano terreno di coltura per muffe, funghi e batteri, i quali fanno a intasare i filtri del carburante e gli iniettori.

additivi motore barca diesel

Quando usare gli additivi diesel per il motore della barca?

Si capisce quindi che il motore diesel di una barca può essere a rischio. Ci si potrebbe infatti trovare con un flusso del diesel fortemente ostacolato o rallentato, per arrivare a un motore che fatica ad accendersi, oppure che borbotta poco convinto: in gergo, in questi casi, si parla di peste del diesel, data per l’appunto dalla presenza importante di componenti biodiesel all’interno del carburante presente in commercio. Con gli additivi diesel si mira a prevenire e a risolvere questo problema, impedendo la formazione di ruggine e il proliferare di funghi, muffe e batteri, così da proteggere il serbatoio, i tubi e il motore, prevenendo l’intasamento dei filtri e l’imbruttimento della camera di combustione. Si capisce quindi che il ruolo fondamentale degli additivi per motori marini diesel è quello di mantenere puliti e sì, salubri i propulsori e i componenti a essi collegati.

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L’additivo può essere utilizzato a scopo preventivo, nonché nel momento in cui si manifestano i primi sintomi di “peste del diesel”. Pensiamo per l’appunto a un motore che fatica ad accendersi, a un visibile aumento dei gas di scarico emessi dal motore, all’incrementare dei consumi durante l’utilizzo, nonché a un cambiamento dell’accelerazione, che non è più fluida.

Scegliere gli additivi per il motore marino

Va detto che sul mercato, così come sul nostro e-commerce esistono diversi additivi per i motori nautici. Fatta la ovvia distinzione tra additivi per motori diesel e additivi per motori a benzina, è bene dire che i diversi prodotti presentano spesso differenti peculiarità. Si pensi per esempio al marchio Liqui Moly, che presenta diverse tipologie di additivi diesel per barca. Il prodotto Super Diesel è una combinazione di sostanze detergenti, migliorative e protettive, che va a migliorare la combustione del carburante, a elevare le performance e a ridurre i consumi e le emissioni, andando ad aumentare il numero dei cetani. L’additivo dello stesso marchio nella versione Diesel Shutz, invece, ha una chiara funzione antibatterica, essendo di fatto un biocida antibatterico che va ad eliminare non solo batteri, ma anche muffe e funghi, andando così a cancellare il terreno di coltura generati dai biodiesel presenti. Va peraltro detto che questo preciso additivo va in ogni caso, oltre che a disinfettare, anche a detergere il serbatoio, migliorando quindi le prestazioni del motore della barca.

Altri passaggi per evitare la peste del diesel

Utilizzare degli additivi diesel per barca non è, va detto, l’unica attenzione da tenere presente per assicurarsi un motore pulito e protetto dalla corrosione. Per facilitare la vita a questi prodotti e per prevenire corrosione e peste del diesel sarebbe per esempio bene evitare di lasciare a ristagnare il carburante all’interno del serbatoio per lunghi periodi di tempi. Ma non è tutto qui. A livello generale, la perfezione si potrebbe ottenere svuotando regolarmente i serbatoi del carburante, per poi procedere con una pulizia: questa operazione sarebbe da fare all’inizio del rimessaggio invernale della barca, impedendo così i prodromi dell’inquinamento del serbatoio e successivamente del motore. Vale inoltre la pena ricordare che il diesel, contenendo il già citato biodiesel, non dovrebbe mai essere utilizzato tardi nel tempo: la scadenza di questi carburanti è infatti fissata a circa 6 mesi. Sarebbe quindi bene evitare di utilizzare del diesel più vecchio.

L’utilizzo di additivi diesel biocidi, quindi, è solo una delle attenzioni da avere per assicurarsi di avere un motore marino a gasolio ben funzionante, con buone performance, consumi ridotti ed emissioni contenute!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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