Scegliere l’olio miscela fuoribordo 2 tempi: una guida

Come scegliere l’olio miscela fuoribordo 2 tempi? Per funzionare correttamente, i motori hanno bisogno di un lubrificante che vada a proteggere i componenti meccanici dall’attrito, così da contenere e limitare l’usura complessiva del propulsore. Ecco che allora, prima di tutto, è sempre bene avere la certezza di avere un livello sufficiente di olio motore nell’apposito serbatoio, controllando il livello con l’apposita asta oppure eventualmente attraverso il vetro di esposizione. Ed ecco che, in seconda battuta, è necessario scegliere l’olio miscela fuoribordo 2 tempi ideale, in base al tipo di propulsore e alle condizioni di esercizio. Oggi ci dedicheremo per l’appunto a questo tema, scoprendo come scegliere l’olio motore fuoribordo prendendo in esame la sua composizione nonché il suo grado di viscosità, così da avere la certezza di avere sempre la perfetta miscela carburante / olio! Buona lettura

Come scegliere l’olio motore per la barca

Per prima cosa, è necessario sottolineare che un motore fuoribordo ha bisogno di un olio miscela appositamente creato per l’ambiente marino. I lubrificanti pensati per il settore automotive infatti non hanno le caratteristiche sufficienti per lavorare a contatto con l’acqua salata e in generale in un ambiente salino, non contenendo gli appositi additivi. In linea di massima, è possibile dire che usare un olio miscela motore per auto in una barca non significa rompere automaticamente il motore; vuol dire però trattarlo piuttosto male.

Detto questo, per addentrarsi nel mondo della scelta dell’olio miscela fuoribordo 2 tempi è bene sapere che i lubrificanti per motore si dividono in 3 categorie:

  • Olio motore minerale: si parla in genere di oli caratterizzati da un alto livello di evaporazione e con un livello importante di viscosità. L’olio minerale è ottenuto in raffineria a partire dal petrolio greggio, con buoni livelli di compatibilità con i diversi materiali, ma con performance non particolarmente brillanti per quanto riguarda fluidità, pulizia e resistenza alla temperatura.
  • Olio motore semi-sintetico: si parla in questo caso di oli a base minerale che sono stati mescolati e rifiniti con dell’olio sintetico. Ecco che allora l’olio semi-sintetico risulta per essere un compromesso, con prestazioni migliori rispetto al minerale ma con prezzo minore rispetto all’olio propriamente sintetico. Può essere la soluzione ideale per chi usa la barca in inverni non troppo freddi e in estati non troppo calde: insomma, l’olio motore per un clima temperato, ma a livello di performance non la migliore tra le scelte possibili.
  • Olio motore sintetico: completamente sintetico, qui l’olio è ottenuto a partire dalla scomposizione della benzina grezza successivamente riassemblata in forma modificata. L’olio sintetico è caratterizzato da alta viscosità anche in inverno, e non si rovina nel tempo, mantenendo cioè le proprie proprietà originali anche quando esposto a temperature molto elevate. La viscosità stabile, la buona scorrevolezza, la resistenza nel tempo e la ridotta perdita causata dall’evaporazione sono i principali vantaggi dell’olio sintetico, il quale pecca unicamente per quanto riguarda la compatibilità con i materiali e la produzione più complessa, a determinare un prodotto tendenzialmente più costoso.
scegliere l'olio miscela per motore fuoribordo 2 tempi

La viscosità giusta per scegliere l’olio miscela fuoribordo 2 tempi

Qui sopra si è parlato della viscosità dell’olio miscela fuoribordo 2 tempi. Ma cosa significa nel concreto questa parola, e perché questo aspetto è così importante? L’Enciclopedia Treccani ci dice che la viscosità è quella “proprietà della materia per la quale le particelle di un corpo (tipicamente di un fluido) incontrano resistenza nello scorrere le une rispetto alle altre”. Nel caso specifico dell’olio motore, la viscosità indica il grado di resistenza allo scorrimento dell’olio all’interno del motore. Ecco, è bene sapere che il livello di viscosità non permane immutato. Questo infatti diminuisce all’aumentare delle temperature, e aumenta via via che cresce la pressione. Il problema è che un motore fuoribordo può essere freddo – durante le stagioni invernali come in generale all’avvio – e può essere molto caldo – durante l’utilizzo e durante la stagione estiva.

Da non perdere:   Come gestire i rifiuti in barca: guida e consigli

Dobbiamo immaginare che al momento della partenza, quando il motore è freddo, l’olio motore si presenta come molto viscoso, e quindi molto denso: ecco che allora più difficilmente andrà a lubrificare correttamente tutti i punti di attrito. Da qui la necessità di scegliere un motore marino che abbia una viscosità giusta, così da rimanere liquido anche a basse temperature, e all’occorrenza anche sotto lo zero.

Come capire qual è il livello di viscosità di un lubrificante per motore marino, così da scegliere l’olio miscela fuoribordo 2 tempi? Sull’etichetta di questi prodotti troviamo tipicamente un codice, composto da un numero, dalla lettera W e da un altro numero. Il primo indica il livello di viscosità dell’olio miscela a freddo, il secondo indica il suo livello di viscosità al caldo. A partire dalle indicazioni della SAE, ovvero della Society of Automotive Engineers, sappiamo quindi che un olio motore marino 10W-40 è pensato per lavorare a una temperatura (dell’aria) compresa tra i -30 gradi centigradi e i +40 gradi centigradi; nel caso di un olio 10W-30 tra i -30 gradi centigradi e i +35 gradi; nel caso di un olio 5W-30, invece, tra i -30 e i +35 gradi, e così via.

Leggere le specifiche del produttore per l’olio miscela perfetto

Per scegliere correttamente l’olio miscela fuoribordo 2 tempi, infine, è necessario leggere per bene le indicazioni del produttore, che indica di volta in volta i lubrificanti marini per motori raffreddati ad aria, per motori a iniezione, per miscelazione automatica o manuale, e via dicendo.  

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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