Guida a manutenzione e uso della zattera di salvataggio

Di certo, tra gli articoli nautici a bordo della nostra barca, non è tra gli accessori più utilizzati. Anzi, si tratta di uno strumento che la maggior parte dei diportisti non dovrà usare mai. E per fortuna! L’uso della zattera di salvataggio è infatti molto, molto raro, e si rende necessario solamente in caso di gravi incidenti al largo. È però certa anche un’altra cosa: nel momento in cui serve, questo accessorio nautico deve essere perfettamente pronto all’utilizzo. Ne va, di fatto, della vita di tutte le persone presenti a bordo. Per questo oggi vedremo insieme una veloce guida a manutenzione e uso della zattera di salvataggio. E non pensiamo all’uso nel momento dell’emergenza (a quello ha già pensato Fabio con una serie di preziosi post su come sopravvivere a un naufragio) quanto invece all’uso e alla manutenzione quotidiani: una zattera che non è stata curata nel tempo, infatti, può rivelarsi inutile o persino dannosa al momento del bisogno.

La zattera giusta

Prima di tutto, a bordo della nostra barca ci deve essere la zattera di salvataggio giusta. Come abbiamo ricordato nella nostra guida dedicata alle dotazioni di bordo obbligatorie, la zattera è obbligatoria per tutte le barche da diporto che navigano oltre le 6 miglia dalla costa. Più nello specifico, chi naviga tra le 6 miglia e le 12 miglia dalla costa deve avere a bordo una zattera di salvataggio costiera (che ha preso il posto del vecchio atollo), mentre chi oltrepassa tale limite deve obbligatoriamente avere a bordo una zattera di salvataggio vera e propria. Ma non basta: la zattera deve essere anche a norma, e quindi omologata, e sufficientemente grande per ospitare tutte le persone che si troveranno a bordo della barca. Nel momento in cui si acquista la zattera di salvataggio è quindi necessario anche pensare a quante persone si troveranno a bordo della baracca, e nel dubbio prendere qualcosina di più spazioso. Non è affatto errato, per barche che ospiteranno tra le 10 e le 14 persone, prendere direttamente due zattere da 8 persone l’una!

La posizione della zattera di salvataggio a bordo

Ecco un punto cruciale della guida all’uso e manutenzione della zattera di salvataggio. Dove dovrebbe essere posizionata? Ebbene, il buonsenso ci spingerebbe a posizionare la barca in un posto facilmente raggiungibile al momento dell’emergenza. Posizionare la zattera di salvataggio sottocoperta è una mossa kamikaze, così come può esserlo metterla in fondo a un gavone disordinato e poco accessibile. La scelta ottimale è quella di avere la zattera nella propria custodia in coperta, fissata alla perfezione con apposite cinghie, le quali devono essere ben salde e, allo stesso tempo, devono essere facili e veloci da togliere in caso di emergenza. Mai e poi mai, insomma, fare dei nodi che richiederanno minuti – o coltelli – per essere eliminati.
Non sempre, su barche in cui non è stata pensata a livello progettuale una posizione per la zattera di salvataggio, è possibile posizionare questa dotazione d’emergenza nel luogo più propizio, e si finisce quindi per infilarla in posti più scomodi, e quindi per esempio in un gavone o su una tuga alta. In tal caso, è bene rimediare preparando un piano d’emergenza che preveda anche il recupero immediato della zattera, con una o più persone incaricate di cambiare la sua posizione nel momento in cui si ha la sensazione che sia in arrivo una burrasca.

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Manutenzione e uso della zattera di salvataggio: la revisione

Punto essenziale della manutenzione e dell’uso della zattera di salvataggio è ovviamente la revisione, che deve essere fatta da dei professionisti, autorizzati in tal senso dal produttore della zattera stessa. La revisione di questa dotazione di sicurezza deve essere fatta ogni due anni, e di volta in volta è bene conservare a bordo il certificato che riporta tutti i controlli fatti: chi viene pescato a navigare con la zattera di salvataggio a bordo ma senza certificato di revisione da esibire immediatamente viene multato con sanzioni piuttosto salate. Sul nostro e-commerce di articoli per barca puoi richiedere la revisione delle zattere di salvataggio Arimar, Eurovinil, Zodiac, Plastimo e via dicendo

 

La grab bag

L’ultima voce della lista di azioni necessarie per la manutenzione e uso della zattera di salvataggio è relativa alla grab bag, ovvero a quella sacca stagna di emergenza che va lanciata nella zattera prima di abbandonare la barca. La grab bag, anche detta ditch bag, è una sacca di sopravvivenza che deve contenere tutto il necessario per affrontare l’emergenza, Cosa dovrebbe contenere? Ebbene, non ci sono regole scritte, ma si parla tendenzialmente di una radio VHF portatile, di un GPS portatile, di batterie di ricambio, dell’EPIRB, di un fischietto, di un kit di sopravvivenza composto da accendini, cotone, coperta isotermica, bussola, coltello, binocolo e via dicendo.

 

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. salve ,a mio avviso ,la zattera dovrebbe essere custodita esclusivamente in contenitori stagni adatti per questo uso,con apertura a stappo per velocizzare il gonfiaggio .
    questo contenitore ,sara il mio prossimo acquisto tra breve quando farò revisionare la zattera .
    saluti

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