Come montare uno staccabatterie in barca

Come montare uno staccabatterie in barca? E soprattutto, perché montare uno staccabatterie sulla nostra imbarcazione, qualsiasi essa sia, gommoni compresi? Indubbiamente le nostre barche, finanche i natanti, sono diventate via via sempre più elettroniche.

Certo, parliamo della batteria di avviamento della barca, ma anche di una gamma molto ampia di dispositivi elettronici che abbisognano di elettricità, come per esempio la radio VHF marino, il fishfinder per pescare in barca, i flap, l’indicatore trim, il frigo per barca, salpa ancora e via dicendo. Insomma, anche a bordo della barca più piccola c’è un discreto bisogno di elettricità, senza però potersi appoggiare, ovviamente, a una rete elettrica a profusione, come siamo abituati a terra. Ecco quindi che negli anni sono andati moltiplicandosi gli accumulatori di energia, così come sono andati via via potenziandosi gli alternatori dei motori fuoribordo. Ma non basta avere delle batterie a bordo: è ovviamente necessario che queste siano cariche al momento giusto, e che garantiscano un’autonomia sufficiente per permettere non solo la navigazione, ma anche una navigazione confortevole, con tutti i comfort e con tutta la sicurezza del caso. Entra quindi in gioco lo staccabatterie per barca!

Perché installare uno stacca batterie in barca

La gestione dell’elettricità in barca non è facile come si potrebbe pensare, per il semplice fatto che le necessità possono essere tante, ma il carico di energia è pur sempre limitato. É dunque necessario trovare il compromesso tra l’uso dell’energia per dispositivi non indispensabili per la navigazione, come il frigorifero, il riscaldamento e via dicendo, e la salvaguardia dell’autonoma elettrica dell’imbarcazione. Ma non è tutto qui, perché bisogna pensare alla tenuta dell’impianto elettrico anche durante i periodi di riposo.

Lasciando da parte il discorso della pompa di sentina – la quale dovrebbe sempre essere attiva, e quindi connessa alle batterie, per poter entrare in azione anche in caso di acquazzone in porto – è sempre da calcolare il fatto che anche da ferma una barca può avere un certo consumo di energia elettrica, andando di fatto a “svuotare” le batterie. Questo accade a causa della dispersione di corrente dei cavi che compongono l’impianto stesso, con un consumo di energia che – essendo il motore spento – non viene rimpiazzato da nuova elettricità. Il rischio, quindi, è quello di tornare alla barca dopo un periodo di riposo e di trovarsi con le batterie a terra.

Che fare quindi? Si potrebbe semplicemente decidere di staccare completamente le batterie, sconnettendo tutti i cavi, così da salvaguardare la carica. Ma ci sono degli svantaggi notevoli: prima di tutto, staccare e riattaccare i cavi tutte le volte non è né piacevole né veloce, e non fa di certo bene ai cavi stessi; in secondo luogo, così facendo si disattiva anche la pompa di sentina di cui sopra, andando così incontro a dei possibili allagamenti. Da qui, dunque, la necessità di montare uno staccabatterie in barca.

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La differenza tra uno staccabatterie e uno staccadeviabatterie

Il classico stacca batteria per barca è semplicemente un dispositivo che, per l’appunto, stacca la corrente, funzionando come un interruttore on-off. Nel momento in cui si setta su off, tutti i dispositivi che sono collegati allo stacca batterie vengono tagliati fuori dall’impianto elettrico: l’unico dispositivo a restare attivo, in caso di bisogno, sarebbe la pompa di sentina, collegata direttamente alla batteria senza passare per lo staccabatteria (un lavoro perfetto sarebbe quello di collegare la pompa alla batteria proteggendo questa utenza con un fusibile dedicato). Il classico staccabatteria nautico è un interruttore provvisto di “chiave” estraibile e di cappuccio stagno, di modo da evitare pericolose infiltrazioni di acqua.

Gli staccadeviabatterie, anche chiamati staccabatterie deviatori, sono invece pensati per chi vuole connettere a un unico dispositivo regolatore due batterie: in questo modo sarà possibile agire sulla manopola del comando e tenere attive entrambe le batterie, collegare solo la batteria primaria oppure scollegare tutto.

Come montare uno staccabatterie in barca?

Vediamo quindi come montare uno staccabatterie in barca. Ipotizziamo di optare per un deviatore, leggermente più ingombrante del semplice staccabatteria. Deve essere installato in un luogo sicuro, protetto, lontano dagli sguardi e da contatti accidentali, ma facile e veloce da raggiungere. Non di rado, nei natanti, viene installato nel gavone di poppa, fissando semplicemente le viti al vetroresina, dopo aver preparato in precedenza i fori necessari con un trapano. Partendo dalla batteria designata come primaria, si passa a collegare il filo positivo, tipicamente rosso, al polo positivo, e il filo negativo, nero, al polo negativo della batteria; si possono ora collegare i due cavi alle posizioni corrette dello staccadeviabatterie, per poi ripetere l’operazione con la batteria secondaria.

Una volta collegate le batterie nel modo giusto (un modo per evitare errori è quello di contrassegnare ogni cavo con delle scritte indelebili, tipo “batteria 1” e “batteria 2”) si dovranno collegare i cavi del motore e delle altre utenze elettriche della barca, stringendo per bene tutti i morsetti e chiudendo la scatoletta del deviatore.

Il gioco è ora fatto: non bisogna fare altro che testare il lavoro!

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Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.

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