Frigo per barca: come sceglierlo e come gestirlo

Per potersi godere una birra ghiacciata durante una veloce uscita di qualche ora, oppure per poter fare il pieno di verdure e di carne prima di partire per una lunga traversata. In entrambi i casi, quello che serve è un frigo per barca, da poterlo riempire – in modo razionale – con tutti gli alimenti e con tutte le bevande di cui avremmo bisogno dal momento in cui ci allontaneremo dalla banchina. L’obiettivo, come sempre, è quello di rendere la nostra barca quanto più confortevole e vivibile possibile, così da portarci anche lì, in mezzo all’acqua, buona parte degli agi ai quali siamo abituati a casa. E di certo, negli ultimi decenni, in questo senso si sono fatti passi da gigante: wc nautico, docce, fornelli e per l’appunto frigo per barca, tutti questi elettrodomestici hanno via via portato anche le imbarcazioni più piccole e meno lussuose a essere sempre più comode, riducendo il disagio dell’essere lontani dalla terra ferma. 

Scegliere il frigo per la propria barca, però, non è semplice come si potrebbe pensare. I fattori da tenere in considerazione sono parecchi, e molto spesso remano in direzioni opposte. Si desidererebbe nella maggior parte dei casi un frigo per barca potente e spazioso, ma al medesimo tempo si mirerebbe a un ingombro minimo, a consumi ridotti e, se possibile, a una spesa contenuta. Come sempre, è necessario trovare un compromesso, che nella maggior parte dei casi si riduce, per forza di cose, in un frigorifero piuttosto piccolo. Da qui nasce l’esigenza di organizzare al meglio i suoi spazi interni, così da sopperire alla mancanza di volume disponibile con l’ingegno. Ecco perché questo lungo articolo dedicato ai sistemi refrigeranti per barca si dividerà in due parti distinte: dapprima parleremo delle varie tipologie di frigoriferi per barca, abbozzando una guida per l’acquisto; in seconda battuta, invece, ci concentreremo sulla gestione del frigo per barca, mostrandoti i trucchi e le tecniche per ridurre i consumi e per farsi mancare il meno possibile.

Come deve essere un buon frigo per barca?

Partiamo dalle basi: come dovrebbe essere un buon frigo per barca? Tutti conosciamo i normali frigoriferi domestici, e ne conosciamo, pressapoco, le caratteristiche principali. Ma non si può certo pensare che basti trasferire il medesimo concetto dalla cucina di casa a una barca. E questo non per una questione di etichetta o di regole marinaresche: il fatto è che lì, su un imbarcazione, c’è un contesto del tutto diverso, che rende a di poco disagevole – ed inefficiente – l’utilizzo di un normale frigorifero. Prima di tutto, come è noto, in barca gli spazi sono sempre ridotti, e per questo è impensabile l’installazione di un frigorifero ampio come quello domestico – eccezion fatta per yacht di dimensioni importanti destinati a trasportare molte persone.

acquistare frigo per barca

Ma a cambiare non sono certamente solo le dimensioni di questo elettrodomestico. No, perché l’interno di una barca non è solo più ristretto rispetto a una normale abitazione. Spesso e volentieri si tratta di un ambiente più caldo, e per questo – senza alzare troppo i consumi – i frigoriferi nautici devono essere in grado di raffreddare gli alimenti in condizioni più difficili, il tutto senza essere troppo rumorosi. Questo perché, ovviamente, nella maggiori parte dei casi non si può contare su un grande isolamento o su una significativa distanza tra la zona dinette/cucina e le cabine, rendendo quindi un frigorifero rumoroso una vera maledizione per chi alla ricerca di sonni tranquilli. Ne consegue quindi che questi apparecchi devono avere un buon isolamento termico, nonché vantare un motore silenzioso. E ancora, non si deve dimenticare il fatto che un frigo per barca deve essere realizzato per resistere a lungo in un ambiente marino, e quindi deve essere realizzato con dei materiali resistenti alla salinità.

Cos’altro? Ebbene, soprattutto nel caso delle barche a vela, è necessario che il compressore del frigorifero sia progettato e realizzato in modo da poter lavorare senza problemi anche se inclinato rispetto all’asse naturale. Questo ci porta poi a pensare anche alla chiusura del frigorifero, in particolar modo nel caso dei modelli con apertura frontale – come un normale frigo domestico. Visto il tipico inclinarsi delle imbarcazioni a vela è infatti necessario dotarsi di un frigorifero il cui sportello non si apra facilmente, dotato quindi di un particolare meccanismo che mantenga chiusa l’anta anche quando la forza di gravità spinge per aprirlo. Parallelamente, anche gli scaffali interni dei frigoriferi ad apertura frontale devono presentare degli appositi bordi anticaduta, così da trattenere al suo interno tutti i prodotti anche quando aperto.

Si sta inoltre parlando di un dispositivo elettrico con un consumo potenzialmente alto collegato a un impianto elettrico piuttosto limitato. Ecco quindi che, nella scelta del frigo per barca, è necessario pensare anche alla tensione di lavoro. Se infatti il normale frigorifero viene costruito per lavorare a 220 Vac (tensione alternata) gli apparecchi da collegare all’impianto elettrico di una barca devono lavorare tendenzialmente a 12 Vdc o 24 Vdc, e quindi a tensione bassa e continua. Si capisce quindi che, come minimo, un frigorifero pensato per una normale cucina sulla terraferma, per poter essere installato in una barca, dovrà come prima cosa trovare lo spazio adatto – quasi impossibile – quindi essere assicurato e modificato per non svuotarsi alla prima bolina, e quindi adattato a livello di motore, applicando un inverter oppure sostituendo completamente il motore. E anche così – dopo una spesa non indifferente per adattare l’elettrodomestico – si avrebbe comunque un frigorifero isolato in maniera ridotta, con consumi piuttosto alti, e non pensato per resistere in un ambiente marino, soggetto peraltro a continui movimenti.

Tipologie di frigoriferi per barca

Non sempre la soluzione più adatta è costituita da un vero e proprio frigo per barca. In certi casi – pensiamo per esempio ai natanti usati solo e unicamente per delle uscite brevi – al frigorifero vero e proprio è meglio preferire una semplice ghiacciaia passiva, per esempio ghiacciaia Igloo, e quindi un dispositivo che, senza la necessità di dover essere installato o collegato all’impianto elettrico, è in grado di mantenere fresco il proprio interno grazie al notevole isolamento termico dei materiali con cui è costituito.

Esistono poi dei frigoriferi portatili elettrici, con una capacità tendenzialmente ridotta, i quali possono essere collegati all’impianto elettrico della barca e quindi, terminata l’uscita, staccati e riportati a casa, così da non necessitare di nessuna installazione. Questa soluzione, per quanto disagevole da diversi punti di vista, garantisce alcuni vantaggi notevoli. In primo luogo, questi frigoriferi possono essere portati in barca solo durante determinate uscite, così da non creare ingombro sui natanti più piccoli quando non necessari; in secondo luogo, sono pensati per tutte quelle piccole barche che, pur non potendo contare su grandi sistemi di sicurezza, restano indifese al porto per la maggior parte del tempo.

I frigoriferi per eccellenza per le barche sono però quelli a incasso, che permettono quindi di essere installati nella cucina della barca. In questo caso, è possibile optare tra modelli con gruppo refrigerante integrato o separato: questa seconda opzione permette di guadagnare spazio per il frigorifero, posizionando il gruppo refrigerante – e quindi il motore del frigorifero che permette di abbassare la sua temperatura interna – in un altro luogo, tipicamente entro i 150 centimetri di distanza. Altro elemento distintivo è poi costituito dall’apertura del frigo per barca, la quale può essere frontale e dall’alto. Quest’ultima viene spesso ricordata come la soluzione migliore, per diversi motivi. Prima di tutto, l’apertura dall’alto si presta particolarmente per le barche a vela, in quanto mette totalmente al sicuro dallo svuotamento accidentale del frigorifero per un repentino cambio di inclinazione della barca; in secondo luogo, l’apertura dall’alto anziché frontale garantisce una minore dispersione dell’aria fredda interna. Va però detto che i frigoriferi con apertura dall’alto sono più difficile da organizzare in modo efficiente: nel momento in cui, per estrarre una lattina in fondo al frigorifero, dovremo svuotarlo quasi completamente, vanificheremo ovviamente gran parte del risparmio energetico garantito da questo modello.

Non basta, quindi, scegliere il frigorifero più adatto per la propria barca: è necessario anche gestirlo al meglio, così da ridurre i consumi energetici, sfruttare al massimo lo spazio disponibile e ridurre gli sprechi di cibo.

Da non perdere:   Navigare in Grecia Ionica: Rotte Nautiche Traversata Otranto - Corfù e porti dove ormeggiare

Come gestire in modo efficace il frigorifero in barca

Nella maggior parte dei casi, riempire il frigorifero della barca per le prime volte è frustrante. Questo accade perché, abituati agli standard dei nostri frigoriferi domestici, ci ritroviamo di colpo catapultati in un mondo in cui non c’è spazio per tutte le verdure, per tutte le bevande, per tutta la frutta e per tutta la carne che vorremmo portare con noi in barca. Ma come si fa, quindi, a fare il pieno prima di partire per una traversata tranquilla, senza farsi mancare nulla?

Ebbene, il primo luogo è capire cosa deve per forza essere messo nel frigorifero e cosa, invece, può starsene tranquillamente fuori. Ci sono infatti dei cibi che vengono molto spesso tenuti negli scaffali del frigo, quando invece potrebbero stare benissimo – anzi, meglio – su un semplice scaffale dalla cambusa: le patate, le banane, le uova, i pomodori, le cipolle, l’aglio, l’olio di oliva, sono tutti cibi che stanno meglio fuori dal frigorifero. Ma non è tutto qui: quando si va in barca è anche necessario farsi furbi, e optare, laddove possibile, per degli alimenti che non vanno messi in frigo. Non dunque latte fresco, per esempio, ma solo latte a lunga durata, da infilare nel frigo della barca solo nel momento in cui viene aperto. È poi consigliabile fare la spesa in modo oculato, stando ben attenti a non creare automaticamente degli avanzi: sempre meglio, quindi, optare per dei formati piccoli, così da finire in un solo utilizzo la maggior parte dei cibi. Tonno, latte UHT, salsa di pomodoro, fagioli in scatola, verdure sottolio, tutti questi alimenti, se acquistati in formati maxi, una volta aperti dovranno inevitabilmente trovare spazio in frigorifero. Molto meglio, dunque, optare per i formati più piccoli.

Non è tutto qui: quando si tratta di acquistare la verdura per la barca ci sono parecchi stratagemmi da usare. Pensiamo per esempio ai pomodori che, come detto, non vanno messi in frigorifero. Ecco quindi che, dall’ortofrutta, sceglieremo dei pomodori con diversi gradi di maturazione: alcuni, particolarmente rossi e maturi, saranno perfetti per essere consumati in giornata o il giorno successivo, mentre altri, quasi verdi, matureranno direttamente in barca, per poter essere consumati tra una settimana, senza dover ricorrere al frigo e senza rischiare di vederli marcire.

come organizzare frigorifero barca

In linea di massima, inoltre, è sempre bene mantenere lontani frutta e verdura. Se è vero che gran parte della frutta può benissimo essere conservata fuori dal frigo (pensiamo in primis ad avocado, mele, pere, manghi e meloni) è altrettanto vero che, sia fuori che dentro al frigo, è consigliabile mantenere separate frutta e verdura. Questo perché alcuni tipi di frutta, come per esempio le pesche e le banane, producono dell’etilene, il quale va a velocizzare la maturazione di altri prodotti (il che può essere un bene in caso di pomodori eccessivamente verdi per essere consumati).

Il primo trucco, banale ma non troppo, è quindi quello di mettere il meno possibile nel frigo per barca. Il secondo trucco sta nell’organizzare al meglio lo spazio interno, soprattutto nel caso di frigoriferi con apertura dall’alto. Per conservare al meglio i cibi, per trovarli in modo veloce e per risparmiare quindi energia elettrica – preziosissima in un’imbarcazione – è consigliabile usare dei contenitori di plastica di varie misure, assegnando a ognuno un contenitore preciso. Ci sarà quindi un contenitore per la carne, uno per le lattine di bevande, un altro per la verdura, un altro per la frutta, un altro per i formaggi e via dicendo. Ogni contenitore dovrà avere una posizione fissa all’interno del frigorifero, così da essere alla temperatura giusta. La carne, che ha bisogno di maggiore freddo, dovrà essere posizionata in basso, mentre la lattuga e in genere le verdure potranno prendere posto in alto. Questo ordine fisso, tra l’altro, ti aiuterà a trovare sempre in un attimo ogni cosa, così da tenere aperto pochissimo il frigo. E dove c’è ordine, ovviamente, non c’è spreco di spazio!

Frigorifero in barca e pannelli fotovoltaici

Abbiamo accennato sopra velocemente ai consumi di un frigorifero per barca. In questi anni, quando si parla di elettrodomestici da installare a bordo della barca, vale sempre la pena prendere in considerazione anche l’installazione di pannello solare per barca, così da poter avere un supporto prezioso – e pulito – per alimentare ogni apparecchio. Sappiamo infatti che, laddove è possibile ottimizzare i consumi di tanti dispositivi a bordo, dalla pompa di acqua dolce alle luci di navigazione, è pressoché impossibile cambiare in modo decisivo i consumi del frigorifero (pur facendo attenzione a tenerlo aperto il meno possibile, e a non inserire al suo interno dei cibi caldi). Possiamo quindi stimare che, in media, un frigorifero per barca consumi circa 2,4 ampère, i quali sulle 24 ore si traducono in 48 ampère. Si capisce dunque quanto può essere utile poter contare su dei pannelli fotovoltaici in grado di alimentare – perlomeno quando il sole è prossimo allo zenit e il cielo è ben sgombro dalle nuvole – il frigorifero e gli altri elettrodomestici presenti a bordo. Tutto sta, ovviamente, nel calcolare a spanne i consumi in rada e in navigazione per la propria barca, per poi individuare i pannelli fotovoltaici più adatti per la propria barca!

Ora non ti resta che scegliere il frigo per barca perfetto nel nostro negozio online per la nautica, e riempirlo in modo oculato!

Ti è piaciuto l'articolo?

Clicca sulle stelle per votare

Media voti 1 / 5. Numero di recensioni 1

Nessun voto per ora. Sii il primo a valutare questo post.

Scritto da
Nicola Andreatta
Nicola Andreatta
Copywriter dal 2014, trentino dal 1987. La passione per la nautica è nata sulla prua di una piccola barca a vela sfrecciante nel lago di Caldonazzo: da allora è continuata a crescere, insieme alla sempre presente voglia di imparare - e condividere - qualcosa di nuovo su questo affascinante mondo.
  1. Buongiorno, ho un impianto danfoss molto vecchio con compressore raffreddato ad acqua. Ho bisogno di sostituire la pompa a mare per il raffreddamento delle testate dei comprossori e sto cercandone una silenziosa. Gradirei un suggerimento. Attualmente c’è una a girante da 24v che viene fatta girare con 12v. Inoltre vorrei sapere se esiste una soluzione più efficente in termini di consumi, al giorno d’oggi.
    Cordiali saluti
    FF

Cosa ne pensi? Dicci la tua

Non hai inserito nessun commento
Inserisci il tuo nome prima di commentare

Contenuti che potrebbero interessarti

- -pubblicità - -

Accessori nautici e pesca sportiva

1 store online di accessori nautica e articoli per la pesca sportiva qualità: i migliori brand e tanto made in Italy, catalogo con più di 50.000 articoli.

Resta aggiornato


Su promozioni e novità riguardo il mondo della nautica.

Iscrivendoti accetti le condizioni generali e l'Informativa Privacy.
Ultimi articoli

Sci nautico: guida per principianti per imparare a cavalcare le onde

Oggi torniamo a parlare di una disciplina sportiva sinonimo...

Scarpe da barca: i migliori brand

Quali sono le migliori scarpe da barca? O meglio:...

Nicolò e la barca di Simone Bianchetti in viaggio verso la Sicilia

Nicolò è giovane, è nato e cresciuto a Cervia...

Tutto sui gavitelli: guida all’uso e alla scelta

Chi ha solcato diversi mari sa molto bene che...
Condividi